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Si alzò e andò in fretta

I giovani verso la Giornata Mondiale della Gioventù

“Avrebbe potuto concentrarsi su se stessa, sulle preoccupazioni e i timori dovuti alla sua nuova condizione. Invece no, lei lei si fida totalmente di Dio. Pensa piuttosto ad Elisabetta”

Con le parole di Papa Francesco in centinaia hanno, come da tradizione, attraversato le vie della città di Quartu Sant’Elena nella notte del giovedì santo nella visita agli Altari della Reposizione.

La Forania di Quartu Sant’Elena, con i suoi sacerdoti, in cammino o nelle Chiese, hanno guidato i giovani, ma non solo, attraverso l’esempio di Maria, ad interrogarsi se quando tutto ciò che ci circonda personalmente sembra avere la priorità si possa veramente trovare la forza e il tempo di guardare oltre e vedere chi ha bisogno del nostro aiuto, a saper cogliere quell’aiuto, familiare, ragazzo, ragazza, moglie, marito o amici, a volte non richiesto ma necessario e presentato da Dio e dallo Spirito Santo.

Una città per lo più dormiente, dalla Comunità missionaria di Villaregia a San Giovanni Evangelista, da Sant’Antonio al Sacro Cuore, da Santo Stefano alla Basilica di Sant’Elena, che ha aperto non poche finestre o si fermata per lasciar passare una folla silenziosa e composta, fatta di tanti giovani, oratori, scout, azione cattolica, gruppi, ma anche meno giovani e famiglie, anche con bambini, che tappa dopo tappa si sono fermati a riflettere e adorare il Cristo esposto nelle chiese, aperte tutta la notte, oltre che cantare e pregare per le comunità che incontravano e partecipavano, come anche quelle di San Luca e Santa Maria degli Angeli.

Dopo diversi km e circa due ore e mezzo di cammino, con la guida degli scout per garantire la sicurezza, dove ad ogni tappa qualcuno si aggiungeva, si è arrivati alla fine del percorso oltre quattrocento partecipanti, un risultato straordinario che dimostra la voglia e la necessità di incontrarsi e trovare momenti di riflessione, sopratutto dopo gli anni che abbiamo passato, le tragedie e le sofferenze che stiamo vivendo.

Il messaggio del Papa, rivolto ai giovani nelle riflessioni, in particolare con lo sguardo rivolto a Lisbona e alla Giornata mondiale dei giovani di questa estate, è stato quello di capire che il dono che ci è stato fatto, come cristiani e membri della comunità, sia Gesù Cristo, con il suo amore infinito verso ognuno di noi,  e come Maria sia “il modello di come accogliere questo immenso dono e comunicalo agli altri” senza paure e senza ripensamenti.

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