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Anno: 2022

È morto Benedetto XVI

La Chiesa di Cagliari in preghiera

La Chiesa è in lutto per la morte di Benedetto XVI. Dopo una lunga malattia e grande sofferenza è tornato alla casa del Padre all’età di 95 anni.

Il messaggio dell’Arcivescovo Giuseppe Baturi

«Il dolore per la morte dell’amato Benedetto XVI – afferma il vescovo di Cagliari e segretario generale della Cei monsignor Giuseppe Baturi – si accompagna all’ammirazione per la sua straordinaria figura di teologo, pastore, uomo di Dio e della Chiesa. È con gratitudine che lo accompagniamo all’incontro ultimo e lo raccomandiamo alla misericordia di Dio. Abbiamo imparato molto, e per molto continueremo a farlo, dalle sue parole e dai gesti della sua vita. La rinuncia al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, in quell’indimenticabile 11 febbraio 2013, a causa dell’“incapacità di amministrare bene il ministero” affidato, resta un atto eccezionale, animato esclusivamente dall’amore alla Chiesa, che “significa anche avere il coraggio di fare scelte difficili, sofferte, avendo sempre davanti il bene della Chiesa e non se stessi”. A noi, qui a Cagliari, il 7 settembre 2008, in occasione del centenario della proclamazione della Madonna di Bonaria quale Patrona Massima della Sardegna, Benedetto XVI si diceva ammirato dalla “commovente manifestazione della fede” che anima il nostro popolo. Rivolgendosi alla Nostra Signora, diceva che “Mai resterà deluso chi si affida a Nostra Signora di Bonaria, Madre misericordiosa e potente. Maria, Regina della Pace e Stella della speranza, intercedi per noi”.
Adesso preghiamo per lui, chiedendo alla Vergine Madre di accoglierlo nel regno dove tutto è pace, di permettergli di immergersi “nell’oceano dell’infinito amore, nel quale il tempo – il prima e il dopo – non esiste più, … nella vastità dell’essere”, dove “siamo semplicemente sopraffatti dalla gioia” (Encicl. Spe Salvi, 30 novembre, n. 12)».

L’invito alla preghiera di suffragio

L’Arcivescovo esorta i sacerdoti affinché, nelle sante messe del pomeriggio del 31 dicembre e dell’intera giornata del 1 gennaio, non manchino nelle Chiese della diocesi le preghiere in suffragio di Benedetto XVI.

Le comunità locali sono invitate a riunirsi in preghiera e a celebrare la messa in suffragio del papa emerito Benedetto XVI. Secondo le indicazioni dell’Ufficio liturgico nazionale, è opportuno utilizzare uno dei formulari proposti dal messale romano per le messe dei defunti “Per il Papa” (pp. 976-977). Nei testi si dovrà aggiungere la dicitura “il papa emerito Benedetto XVI”. Si precisa, inoltre, che nella colletta dello schema B e nell’ orazione sulle offerte dello schema A si dovrà dire “il tuo servo, il papa emerito Benedetto XVI”.

La visita di Benedetto XVI presso il Santuario di N.S. di Bonaria nel 2008

Il 7 settembre 2008 rappresenta una data impressa nella memoria della Chiesa cagliaritana e sarda, ricorda infatti la storica visita del Papa Ratzinger a Cagliari. Una giornata intensa che lo ha visto celebrare la santa messa sul sagrato del santuario della basilica di Bonaria, dove successivamente ha recitato l’Angelus. Incontrare sacerdoti e seminaristi e la comunità della Pontificia facoltà teologica della Sardegna ed infine i giovani in piazza Yenne.

Di seguito un passaggio dell’Omelia del Santo padre a Bonaria il 7 settembre 2008.

«Cari amici di Cagliari e della Sardegna –  anche il vostro popolo, grazie alla fede in Cristo e mediante la spirituale maternità di Maria e della Chiesa, è stato chiamato ad inserirsi nella spirituale “genealogia” del Vangelo. In Sardegna il cristianesimo è arrivato non con le spade dei conquistatori o per imposizione straniera, ma è germogliato dal sangue dei martiri che qui hanno donato la loro vita come atto di amore verso Dio e verso gli uomini. (…) E poi, ovviamente, l’amore per la Madonna. Siamo infatti qui, oggi, a commemorare un grande atto di fede, che i vostri padri compirono affidando la propria vita alla Madre di Cristo, quando la scelsero come Patrona massima dell’Isola. Non potevano sapere allora che il Novecento sarebbe stato un secolo molto difficile, ma certamente fu proprio in questa consacrazione a Maria che trovarono in seguito la forza per affrontare le difficoltà sopravvenute, specialmente con le due guerre mondiali. Non poteva essere che così. La vostra Isola, cari amici della Sardegna, non poteva avere altra protettrice che la Madonna. Lei è la Mamma, la Figlia e la Sposa per eccellenza: “Sa Mama, Fiza, Isposa de su Segnore”, come amate cantare. (…) A Maria in Sardegna sono dedicate ben 350 chiese e santuari. Un popolo di madri si rispecchia nell’umile ragazza di Nazaret, che col suo “sì” ha permesso al Verbo di diventare carne».

I sette vescovi sardi designati da Papa Ratzinger

L’attenzione verso la Chiesa sarda e quella di Cagliari è stata intensa sin dal principio del suo pontificato, durante il quale papa Benedetto XVI ha provveduto alla nomina di sette vescovi. Innanzitutto quella di monsignor Mosè Marcia, vescovo ausiliare di Cagliari, eletto il 3 giugno 2006 e consacrato il successivo 8 settembre. Nello stesso anno Ratzinger nominò vescovo di Ozieri il presbitero oristanese Sergio Pintor, e Ignazio Sanna, originario della diocesi di Nuoro, venne destinato come arcivescovo di Oristano. Sempre nel 2006 decretò il trasferimento di Sebastiano Sanguinetti da Ozieri a Tempio-Ampurias. L’anno successivo, nel 2007, fu la volta di Giovanni Paolo Zedda, del clero di Ales-Terralba, nominato vescovo di Iglesias. Infine, nel 2011, Benedetto chiamò a guidare la diocesi di Alghero-Bosa il Salesiano Mauro Maria Morfino. Fu di Benedetto XVI anche la nomina di Arrigo Miglio ad arcivescovo di Cagliari nel 2012.

Adottato il PUMS della Città Metropolitana di Cagliari: al via la fase di consultazione pubblica

Cittadini, enti e altri portatori di interesse potranno inviare le proprie osservazioni entro il 31 dicembre 2022

Con decreto del sindaco metropolitano n. 222 del 21 novembre 2022 è stato adottato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della Città Metropolitana di Cagliari.

Il PUMS definisce i progetti strategici della mobilità della Città Metropolitana di Cagliari dei prossimi anni. L’obiettivo del Piano è quello di raggiungere entro il 2030 una riduzione significativa degli spostamenti in auto, attraverso una transizione verso mezzi sostenibili. Attualmente gli spostamenti in auto rappresentano il 77% degli spostamenti giornalieri nel territorio metropolitano.

L’organizzazione di una nuova mobilità sostenibile nella Città Metropolitana di Cagliari è una sfida che il PUMS intende sostenere su diversi livelli, con differenti azioni e linee di intervento, configurando un’offerta di mobilità alternativa all’auto diretta verso il trasporto pubblico e la mobilità dolce.

La finalità del PUMS è quella di orientare le politiche e la programmazione della mobilità urbana nel breve, medio e lungo termine con un orizzonte di 10 anni.

Queste azioni sono concepite per innalzare la qualità della vita di chi all’interno dell’area metropolitana vive, lavora o passa del tempo libero. Il PUMS è l’insieme di interventi pensati per queste persone e per l’ambiente in cui si muovono: mobilità sostenibile significa aumentare la qualità dell’aria, valorizzare il paesaggio e la sua competitività turistica. Non solo, significa anche salvaguardare il tempo e le risorse di ogni cittadino e cittadina. È questa la differenza con i precedenti PUM (Piano Urbano della Mobilità): il PUMS mette al centro le persone e non la gestione del traffico automobilistico.

Il PUMS ha 4 obiettivi principali:

    • Efficacia ed efficienza del sistema di mobilità
    • Sostenibilità energetica ed ambientale
    • Sicurezza della mobilità stradale
    • Sostenibilità socio-economica

Il PUMS della Città Metropolitana di Cagliari si integra con le altre funzioni fondamentali della Città Metropolitana: la tutela dell’ambiente, la pianificazione territoriale, lo sviluppo economico e sociale, la pianificazione del trasporto, la gestione delle strade ex provinciali, l’edilizia scolastica, le pari opportunità, la sicurezza.

Si apre ora la fase di consultazione che consente agli enti, agli attori locali e ai cittadini di inviare i propri contributi relativamente al Piano adottato.

Le osservazioni dovranno pervenire entro il 31 dicembre 2022 all’indirizzo pec protocollo@pec.cittametropolitanacagliari.it.

Tutta la documentazione relativa al PUMS è disponibile sul Portale della trasparenza della Città Metropolitana (link PUMS Decreto sindaco metropolitano).

Cagliari in festa per Suor Giuseppina Nicoli

Le Figlie della Carità e il quartiere de La Marina in festa Domenica 23 ottobre per suor Giuseppina Nicoli. 

Un triduo di preparazione precede come sempre la celebrazione solenne della domenica, nella quale non mancano i prediletti della religiosa, quei «marianelli», ai quali suor Nicoli voleva davvero bene. 

«La parrocchia di sant’Eulalia – si legge sul sito delle religiose vincenziane – le Figlie della Carità, i Marianelli, i padri Lazzaristi, le varie Associazioni che a lei si ispirano, sono impegnati nello storicizzare il culto della Beata Nicoli e includerlo nelle devozioni locali, in particolare laddove è diffusa la presenza vincenziana e nelle parrocchie i cui parroci ne conoscono e apprezzano la santità della vita».

Con il concerto del coro «Collegium Kalaritanum», nella chiesa di Sant’Eulalia mercoledì 19 ottobre alle 20 e con le celebrazioni del 20, 21, 22 ottobre, si entra nel vivo dei festeggiamenti. 

Giovedì 20 don Sandro Zucca, parroco di San Biagio a Dolianova, celebra la Messa vespertina, venerdì 21 la celebrazione serale dell’Eucaristia di don Gianmarco Lorrai, vice-parroco di Sant’Elena a Quartu e sabato 22 la celebrazione presieduta da don Elenio Abis, parroco dei SS. Giorgio e Caterina.

La Messa di domenica sera alle 18 è celebrata dal Vicario generale, monsignor Ferdinando Caschili.

In tanti è ancora vivo il ricordo della beatificazione di suor Nicoli. 

«Sono trascorsi quattordici anni – si legge sul sito delle Figlie della Carità – dal giorno della sua beatificazione – 3 febbraio 2008 – quando la Sardegna tutta, la nostra Chiesa di Cagliari in primis, per la prima volta nella sua storia vede, proprio a Cagliari, nella piazza dei Centomila a due passi dal santuario di Nostra Signora di Bonaria, elevare agli onori degli altari, Suor Giuseppina Nicoli, lombarda di origine, sarda di adozione».

Il nome della beata suor Giuseppina Nicoli, ha varcato i confini nazionali.

Segni di venerazione e di attenzione verso questa Figlia della Carità, arrivano da Albania, Spagna, Polonia, perfino dall’India e dalle Filippine.

Suor Giuseppina era nata a Casatisma, in provincia di Pavia, il 18 novembre 1863, battezzata pochi giorni dopo, il 22 del mese, a vent’anni entrò tra le Figlie della Carità e l’anno successivo fu inviata in Sardegna come insegnante nelle scuole magistrali, presso il Conservatorio della Provvidenza.

Appena trentenne fu colpita da TBC polmonare che lentamente la consumerà nei successivi trent’anni di vita. A 36 anni fu nominata Suor Servente all’ Orfanotrofio di Sassari, che con lei fiorì di opere in favore delle giovani e dei poveri.
Nel 1910, venne nominata Economa Provinciale a Torino e, 18 mesi dopo, fu scelta come Direttrice del Seminario per formare le giovani che entravano in Comunità.
Dopo appena nove mesi, per nuovi problemi di salute, fu ancora inviata in Sardegna. Qui ebbe una grande prova: fu accusata ingiustamente e rifiutata dal presidente dell’ Orfanotrofio. Suor Nicoli, in silenzio, si affidò ai Superiori, che la destinarono all’Asilo della Marina, a Cagliari. La sua sofferenza fu feconda per altre opere esemplari: si dedicò, oltre che ai ragazzi di strada, all’educazione della gioventù femminile.

Tessuto digitale metropolitano: nuove soluzioni per una città di Cagliari più “intelligente”

Presente all’evento è intervenuto anche Giorgio Angius, vicesindaco del Comune di Cagliari

nella sala congressi della Manifattura Tabacchi di Cagliari, in occasione della chiusura del progetto TDM – Tessuto Digitale Metropolitano, sono stati presentati dal CRS4 e dall’Università di Cagliari i risultati delle attività di ricerca, formazione e trasferimento tecnologico portate avanti in cinque anni a partire dal 2017. TDM è stato finanziato da Sardegna Ricerche e realizzato dal CRS4 e dall’Università di Cagliari, mentre la città metropolitana di Cagliari è stata utilizzata quale campo sperimentale delle attività.

Lo scopo del progetto era quello di concepire nuove soluzioni per rendere le città più intelligenti grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate quali, la raccolta e l’elaborazione di grandi moli di dati, l’intelligenza artificiale, l’accesso ai dati aperti, la rappresentazione tridimensionale dei dati, al fine di migliorare la gestione delle aree urbane da parte dei decisori preposti e allo stesso tempo per una loro più efficace ed efficiente fruizione da parte dei cittadini in termini di sicurezza e qualità della vita. Le soluzioni ideate sono state utilizzate per la protezione dai rischi ambientali, l’efficientamento energetico e la fruizione dei beni culturali. Metodi ed applicazioni sono stati sperimentati e validati nella città di Cagliari, sfruttando infrastrutture di comunicazione avanzate e sensoristica distribuita su scala metropolitana.

Durante il progetto, inoltre, sono state attivate tre scuole scientifiche, rispettivamente sulle tematiche: Big Data (2019), Visual Computing (2021) e Transizione energetica nelle città digitali (2022), che hanno visto tra i docenti anche ricercatori dell’Università di Cagliari e del CRS4, come pure di altre università italiane e straniere. I partecipanti, prevalentemente studenti, dottorandi e post doc, dipendenti delle PA e PMI, sono stati circa 140.

All’evento sono intervenuti: Giacomo Cao, amministratore unico del CRS4; Luciano Colombo, prorettore alla ricerca dell’Università di Cagliari; Maria Assunta Serra, direttrice generale di Sardegna Ricerche; Giorgio Angius, vicesindaco del Comune di Cagliari.

Giacomo Cao, amministratore unico del CRS4: “Il progetto è un esempio virtuoso di come un adeguato gioco di squadra tra istituzioni a livello regionale possa garantire ad un’area urbana reti e servizi tradizionali più efficaci ed efficienti mediante l’uso di soluzioni digitali a beneficio dei suoi abitanti e delle imprese. Il plauso va a tutti i ricercatori coinvolti che hanno profuso negli anni un significativo impegno consci delle aspettative che il territorio nutriva nei riguardi di questo innovativo progetto”.

Luciano Colombo, prorettore alla ricerca dell’Università di Cagliari: “Questo progetto rafforza le collaborazioni tra l’Università di Cagliari e gli enti di ricerca presenti sul territorio, in particolare il CRS4 già nostro partner in molte iniziative. Le tematiche di ricerca sviluppate sono non solo interessanti e attuali, ma anche di grande impatto e utilità per il territorio regionale e i cittadini che lo abitano”.

Maria Assunta Serra, direttrice generale di Sardegna Ricerche: “Sardegna Ricerche, su mandato della Regione Sarda, ha finanziato con oltre 3 milioni di euro l’importante progetto complesso Tessuto Digitale Metropolitano – TDM. Un progetto partito a giugno 2017 e concluso in questi giorni, che mira a sviluppare metodi e tecnologie innovative per creare soluzioni intelligenti per la gestione delle grandi città. Una sperimentazione su scala urbana di infrastrutture avanzate per la comunicazione e la sensoristica. Siamo certi – conclude la direttrice di Sardegna Ricerche – che queste innovazioni favoriranno una crescita intelligente delle città e il miglior utilizzo delle risorse, nonché una maggior sicurezza dei cittadini”.

Ulteriori informazioni sul progetto TDM al sito: www.tdm-project.it

Arrigo Miglio eletto cardinale

Nel pomeriggio di sabato 27 agosto 2022, presso la basilica di San Pietro in Vaticano, durante il Concistoro presieduto da papa Francesco, l’arcivescovo emerito di Cagliari monsignor Arrigo Miglio è stato creato cardinale con il titolo di San Clemente, menzionato per la prima volta da san Girolamo nella sua “Vita di San Clemente”, contenuta nel De Viris illustribus.

La sede assegnata è dedicata a papa Clemente I, sorge nella valle tra l’Esquilino e il Celio, sulla direttrice che unisce il Colosseo al Laterano nel rione Monti, ed ha la dignità di basilica minore. La presa di possesso da parte del nuovo porporato avverrà nei prossimi mesi.

Durante l’allocutio, pronunciata subito dopo la lettura del vangelo, papa Francesco ha citato l’immagine del fuoco, quello dello spirito e quello di brace: «fiamma potente dell’immagine di Dio, amore appassionato che tutto rigenera e purifica con cui il Signore vuole comunicare e avvicinarci con mitezza. Nella luce e nella forza cammina il popolo fedele al quale siamo stati inviati come ministri del Signore. Un cardinale – conclude – ama la Chiesa sempre con il medesimo fuoco spirituale, sia incontrando i “grandi” di questo mondo, che i piccoli, sempre grandi davanti a Dio».

I nomi dei nuovi cardinali, venti in tutti, erano stati annunciati dal Papa dalla finestra del palazzo apostolico durante l’Angelus del 29 maggio, insieme alla richiesta di pregare per loro «affinché, confermando la loro adesione a Cristo, possano aiutarmi nel mio ministero di Vescovo di Roma per il bene di tutto il santo popolo fedele di Dio». La lista di nomi ha confermato il duplice criterio che ha animato i precedenti sette Concistori del pontificato di Jorge Mario Bergoglio. Quello della internazionalità, con una speciale attenzione al Sud del mondo, e il superamento delle sedi un tempo considerate tradizionalmente “cardinalizie” con una predilezione per le periferie, ovvero i territori di confine che storicamente non hanno mai visto un cardinale.

Tutti insieme, lunedì e martedì (29 e 30 agosto) si riuniranno per la due giorni di approfondimento della Praedicate Evangelium, suggellata, martedì alle 17.30, con la Messa del Pontefice sempre nella Basilica di San Pietro.

Nella mattina di domani, domenica 28 agosto, alle 12, presso la basilica papale di San Paolo fuori le mura, Arrigo Miglio celebrerà la santa messa con i fedeli e gli amici presenti a Roma.

Domenica 2 ottobre 2022 alle 19, presso la cattedrale di Cagliari, il cardinale presiederà la celebrazione eucaristica di ringraziamento con il clero e la comunità ecclesiale diocesana.

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