A partire da Martedì 15 Marzo si terrà la diciottesima Settimana D’Azione contro il Razzismo finanziata da UNAR e coordinata dall’associazione di volontariato Arcoiris ODV ETS. L’associazione ha articolato il progetto in una serie di eventi educativi e di sensibilizzazione. Inoltre viene presentato giornalmente il podcast ONDE sulla piattaforma Spotify.
ONDE – Orizzonti Non Discriminatori Esperienziali – è il nome del progetto presentato da Arcoiris e coordinato da Nicola Murgia, mediatore interculturale e volontario di Servizio Civile presso l’associazione. Si divide in cinque incontri: i primi due coinvolgono studentesse e studenti del Liceo Brotzu in un cineforum sulla tematica del razzismo, a partire dal film “Dimmi che destino avrò” di Peter Marcias. I due eventi del 15 e 16 Marzo vedono la collaborazione della fondazione Anna Ruggiu e della FICC.
Segue il laboratorio di Lettura Educativa all’interculturalità e il laboratorio ludico ricreativo rivolto a bambine e bambini del doposcuola di Arcoiris e a studentesse e studenti del progetto SPACE. Il laboratorio, a cura di Nicola Murgia e Giulia Marini, si terrà nella sede di Arcoiris ODV ETS il 17 di Marzo.
Invece, il 18 Marzo l’iniziativa si rivolge all’Istituto Comprensivo quattro di Quartu Sant’Elena. L’evento coinvolgerà studentesse e studenti in un laboratorio di Disegno Creativo Interculturale in collaborazione con l’associazione ArtCobaleno degli Angeli.
Chiude la serie di iniziative il 21 Marzo con la proiezione del documentario “Madri in terra straniera” di Gabriele Meloni e Marco Spanu e del documentario “Permesso?” di Antonio Maciocco. L’evento, in collaborazione con AIDOS Sardegna, InMediAzione, ASCE e FICC è coordinato da Nicola Murgia. L’appuntamento è per le ore 17 nella sede di Arcoiris ODV ETS.
Ogni giorno, una volta al giorno a partire dal 15 Marzo, verrà pubblicato il podcast ONDE. Ascoltabile gratuitamente su Spotify, il podcast affronterà delle “chiacchierate” con alcuni protagonisti di storie legate alla tematica del razzismo, consigliando al termine una lettura sull’argomento.
Quartu, il Liceo G. Brotzu è la prima scuola della città a introdurre la Carriera Alias. L’iniziativa permette alle persone in transizione di aver riconosciuto l’utilizzo del nome e dei pronomi che ritengono più adatti.
La carriera Alias è una procedura che consente a una persona iscritta al liceo e che sta affrontando un percorso di transizione di utilizzare all’interno dell’istituto il proprio nome scelto e i pronomi correlati. La procedura nasce dalla risposta a un bisogno concreto. “Ci siamo attivati partendo dal bisogno pratico di una studentessa” ci racconta Gabriele, rappresentante d’istituto. “Ma quando siamo andati a parlare con la dirigete, aveva già attivato la procedura. Collaborando, è stato facile portare avanti l’iniziativa”.
La dirigente Greca Piras si è mossa “per rispondere a un bisogno. Se nella comunità scolastica qualcuno non sta bene è nostro dovere migliorare la situazione”. La dirigente ha “accolto le richieste dei ragazzi, ma ci stavamo già muovendo come consiglio d’istituto. Abbiamo iniziato le procedure di attivazione e il consiglio ha approvato la proposta all’unanimità”.
“Penso che sia giusto lasciare spazio a loro” ha continuato prima di lasciare la scrivania ai rappresentanti, che specificano come “non ci siano stati casi di discriminazione. Il corpo docenti si è dimostrato estremamente rispettoso e ha accolto la proposta con entusiasmo. Molti docenti utilizzavano un linguaggio inclusivo anche prima di questa possibilità”.
“Abbiamo in progetto l’idea di trasformare un bagno in disuso in un bagno gender-free, per chi avesse bisogno di uno spazio ulteriormente sicuro” conclude la dirigente Greca Piras, che mira a un liceo sempre più “inclusivo e rispettoso, dove la comunità scolastica stia bene”.
In occasione del World Wetlands Day, la giornata mondiale delle zone umide che verrà celebrata il 2 febbraio, la fondazione MEDSEA lancia il concorso sulle zone umide in Sardegna #WWDSardegna per sensibilizzare sul tema dell’ambiente e promuovere habitat preziosi per la loro biodiversità.
Tema di quest’anno è quello di agire per le zone umide, da qui l’hashtag internazionale #ActForWetlands, un appello a investire capitale finanziario, umano e politico nel salvataggio delle zone umide del mondo, evitandone la scomparsa e ripristinando quelle che l’uomo ha degradato.
Dal 2 al 9 febbraio, tutte le foto a tema stagni e lagune di Sardegna postate sui profili pubblici Instagram con l’hashtag #WWDSArdegna e #ActForWetlands e indirizzate a @medsea_foundation, accompagnate da un breve pensiero , verranno selezionate e valutate da una giuria di esperti che sceglierà le migliori sulla base dell’efficacia del messaggio.
In palio dei premi tra cui una GoPro Hero 7 – Action Camera Digitale 4K HD e alcuni kit da “wetlanders”, per esplorare e conoscere meglio questi ambienti naturali e le loro produzioni a cura delle aziende sarde Nieddittas e Riso iFerrari e dell’Associazione fotografi naturalisti della Sardegna (AFNI).
In giuria siederanno le responsabili della comunicazione e marketing Francesca Mattana di Riso iFerrari e Francesca Figus dell’azienda ittica Nieddittas, il coordinatore dell’AFNI Sardegna Gianluca Doa, lo scrittore Fabrizio Caramagna, tra i massimi esperti di aforismi in Italia, e la vicepresidente della fondazione MEDSEA ed economista dell’ambiente, Vania Statzu. L’obiettivo del concorso è quello di accrescere la conoscenza sull’importanza delle zone umide e valorizzare il loro ruolo ai fini di una maggiore tutela e promozione.
In Italia si contano 57 siti designati come Zone Umide di Importanza Internazionale (Siti Ramsar), con una superficie di 73.982 ettari. Di questi, la Sardegna ne conta ben 9, tra cui l’ultimo nato alla foce del Rio Posada: questa peculiarità rende la Sardegna una delle Regioni con più superficie di zone umide RAMSAR in Italia con il 17% della superficie nazionale.
Basti pensare allo Stagno di Cagliari (Santa Gilla) e al Parco Regionale Molentargius-Saline, entrambi siti di importanza internazionale. Sono tra le più importanti aree umide d’Europa, riconosciute negli elenchi ufficiali delle aree umide da sottoporre a tutela: “Siti di Importanza Comunitaria” e “Zone di Protezione Speciale” per l’Unione Europea[6] e “Zona umida di importanza internazionale” ai sensi della convenzione di Ramsar.
La giornata delle zone umide è stata istituita dalla convenzione di Ramsar (Iran) già nel 1971. Il trattato intergovernativo fornisce il quadro guida per la conservazione e l’uso corretto delle zone umide e delle loro risorse, per sensibilizzare sull’importanza di stagni e lagune per il nostro ecosistema. Entrata in vigore nel 1975, la convenzione ha visto quasi il 90% degli Stati membri delle Nazioni Unite da tutto il mondo diventare presto parti contraenti.
Negli ultimi 50 anni si stima che il 35% delle zone umide mondiali siano andate perdute, l’85% negli ultimi 3 secoli. Spesso bonificate e degradate perché ritenute zone malsane e poco attraenti. La scomparsa di questi habitat è tre volte più veloce di quella delle foreste.
Ambienti preziosissimi in grado di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici in corso, le zone umide costiere proteggono ad esempio dall’impatto delle tempeste marine, sono in grado di raccogliere velocemente le acque alluvionali in caso di piogge estreme e mitigare gli effetti disastrosi per l’uomo. Inoltre, stagni e lagune sono capaci di assorbire e immagazzinare grandi quantità di CO2. Non in ultimo, sono casa per una moltitudine di specie di uccelli, alcune delle quali a rischio estinzione.
La perdita di questi ambienti porta, tra i vari effetti, ad una maggiore esposizione alle inondazioni ed eventi meteorologici estremi, alla perdita di biodiversità del pianeta e all’aumento del carbonio ed emissioni di metano nell’atmosfera.
Crediti:
La Fondazione MEDSEA, con base a Cagliari, lavora per la tutela degli ecosistemi marini e costieri del Mediterraneo e la protezione del patrimonio culturale. Dal 2015 si occupa di numerosi progetti di salvaguardia delle zone umide costiere e riduzione della plastica monouso.
Quasi 137 milioni di euro nel 2022 per sostenere oltre 5.000 ricercatori. 741 progetti di ricerca, 93 borse di studio e 22 programmi speciali, per rendere il cancro sempre più curabile. Sono questi i numeri della Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro. Per permettere che i progetti possano continuare, per dare un futuro migliore a chi soffre, i volontari saranno nelle piazza di tutta Italia per l’iniziativa “Le Arance della Salute” in programma sabato 29 gennaio. Con un contributo di 10€ sarà possibile ricevere una reticella di 2.5 Kg di arance, e anche una pratica shopper da usare ogni giorno.
AIRC in Sardegna. Nell’isola sono stati deliberati 412mila euro a sostegno di tre progetti di ricerca: all’Università di Cagliari con il professor Amedeo Columbano, attivo nel campo del carcinoma epatico; all’Università di Sassari con Professor Mario Sechi, che si occupa di tumore del pancreas.
Le piazza del cagliaritano. In Sardegna, i volontari AIRC saranno presenti in 59 comuni: a Cagliari presso la Chiesa San Carlo Borromeo (sabato e domenica orari messe), presso La Plaia Centro Commerciale (sabato e domenica mattina), in Piazza Repubblica Angolo Via Deledda (sabato mattina), presso la Parrocchia di San Sebastiano (sabato e domenica orari messe), in Piazza Emanuele Ravot (sabato mattina), in Piazza Giovanni XXIII fronte Via Dante (sabato e domenica mattina), in Piazza Yenne (sabato mattina), in Via Cettigne fronte Farmacia (sabato mattina), presso il GF di Via Campioni d’Italia (sabato mattina), al Carrefour di Quartu Sant’Elena (sabato mattina e pomeriggio); davanti al CRAI di Capoterra (sabato) e all’MD di Frutti D’oro (sabato) ; a Monserrato presso il sagrato della Chiesa S. Redentore (sabato e domenica orari messe); a Uta presso la Gioielleria Arcobaleno (sabato). Nel Sud Sardegna, l’appuntamento nei comuni di Barumini, Carbonia, Dolianova, Iglesias, Lunamatrona, Orroli, Samassi, Sardara, Selegas, Villamar, Villanovafranca; a Sassari e provincia a Aggius, Alghero, Arzachena, Badesi, Benetutti, Bono, Budoni, Calangianus, Cannigione, Castelsardo, La Maddalena, Luras, Olbia, Olmedo, Ozieri, Pattada, Porto Torres, Santa Maria Coghinas, Santa Teresa Gallura, Sassari, Sorso, Tempio Pausania, Trinità D’agultu e Vignola, Valledoria e Viddalba.
Il progetto prevedere la partecipazione di settanta scuola di vari ordini scolastici. Il Comitato Regionale prevede la distribuzione di 5600 reticelle di arance, 4000 vasetti di miele e circa 3700 vasetti di marmellate.
Anche quest’anno la Città di Quartu Sant’Elena celebra la ricorrenza del 27 gennaio, “Giornata della Memoria” dedicata alle vittime dell’Olocausto e delle leggi razziali. Una giornata per non dimenticare e per riflettere sul valore insopprimibile della democrazia e della libertà, nel nostro paese e nel mondo.
Il punto all’Ordine del Giorno del Consiglio comunale del 25 gennaio
Approvato all’unanimità, impegna il Sindaco e la Giunta ad istituire nel bilancio comunale un capitolo di spesa dedicato al sostegno di iniziative, incontri e viaggi da attuarsi a favore delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado del Comune di Quartu Sant’Elena riguardanti la Giornata della Memoria e la Giornata del Ricordo.
Le celebrazioni del 27 gennaio
Nella mattinata del 27 gennaio, alle ore 9:00, la Presidente del Consiglio Rita Murgioni ed una delegazione di rappresentanti comunali hanno deposto una rosa ai piedi della targa dedicata alla Giornata della Memoria in Piazza Azuni.
Alle 10:30, in piazza XXVIII Aprile, si è tenuto l’incontro fra gli studenti dell’Istituto Primo Levi e le autorità comunali.
Dopo i saluti dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Cinzia Carta e del Presidente della Commissione istruzione Maria Caterina Giua, sono seguiti gli interventi e le letture di alcuni passi e poesie scelte dai docenti e dagli studenti, fra cui la lettura del celebre passo di “Se questo è un uomo” di Primo Levi: «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate, anche le nostre».
Una selezione di brani musicali a tema, selezionati dai docenti e dai ragazzi della scuola e suonati dagli studenti, ha accompagnato la manifestazione.
Intervento dell’Assessore all’Istruzione del Comune di Quartu Sant’Elena, Cinzia Carta, in occasione delle celebrazioni per la Giornata della memoria 2022
Intervento della Presidente della Commissione permanente all’Istruzione del Comune di Quartu Sant’Elena, Maria Caterina Giua, in occasione delle celebrazioni per la Giornata della memoria 2022