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Autore: Alessandro Atzeni

Lavoro accessibile, lavoro per tutti

di Alessandro Atzeni – intervista ad Andrea Ferrero

Nel 1998 a 26 anni stavo con una ragazza che, mentre guidavo, notò i miei primi problemi di vista notturna. In famiglia non si era mai presentato un caso del genere, io negavo l’evidenza e anzi dicevo fosse ovvio che di notte col buio si vedesse di meno. Nel luglio di vent’anni fa fissai un appuntamento con un’oculista amica di famiglia che notò qualcosa nel fondo dei miei occhi. Prima di esprimere una diagnosi mi consigliò di prendere un appuntamento col professor Fossarello, al tempo il maggior esperto di retinite a Cagliari, che ad ottobre dello stesso anno mi visitò e disse che ero affetto da una malattia degenerativa progressiva, incurabile, che mi avrebbe portato alla cecità completa.

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Il lavoro in Sardegna

di Claudia Sarritzu

Per le strade del capoluogo sardo spuntano come funghi nuovi locali dove fare l’aperitivo e ancora ristoranti, pizzerie, gelaterie, sempre pieni di turisti e cittadini. Se non prenoti non trovi posto. Le serrande chiuse di molti negozi sono state riaperte con nuove insegne. L’idea che uno si fa in giro per Cagliari è che la crisi sia finita. Un brutto incubo lontano. Ma è realmente così? Sette anni di crisi economica hanno messo in ginocchio l’Isola: industrie fallite, inquinamento senza precedenti, campagne abbandonate, record di disoccupazione, mobilitazione dei lavora- tori per mesi, corruzione, negozi chiusi, peculato, una profonda crisi della politica. Un terremoto che ha spazzato via una Sardegna che oggi cerca in qualche modo di rinascere ma che non ha le risorse sia finanziarie che umane (pensate alla classe dirigente della nostra Regione) per riprendersi.

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Dignità e diritto alla felicità della vita, firmata in Sardegna la legge che tutela le donne vittime di violenza

La Regione autonoma della SARDEGNA opera attivamente affinché ogni donna vittima di violenza domestica in condizione di povertà, superi la condizione di dipendenza economica, soprusi, ricatto, povertà, e sia posta in condizione di accedere ai beni essenziali e di partecipare dignitosamente alla vita sociale, disponendo di un reddito sufficiente a garantire la dignità e il diritto alla felicita’ della vita.

Abbattere la paura di denunciare e reinserirle all’interno della società.
Questi solo alcuni degli obiettivi che si pone la nuova legge firmata anche in Sardegna per le donne vittime di violenza domestica, votata all’unanimità dal consiglio regionale.

Verranno programmati corsi di reinserimento personalizzati per tutte coloro che chiederanno l’aiuto delle istituzioni e resi disponibili fondi per un reddito di inclusione sociale (il cosiddetto reddito di libertà) della durata variabile da uno a tre anni, più altre agevolazioni che permetteranno ad ogni vittima di ripartire dignitosamente.

Un grande salto in avanti per la Sardegna, in Europa e nel mondo.
Le domande potranno essere presentate nel comune di residenza che disporrà una verifica della condizione domestica da parte dei servizi sociali.

BtBecome: laboratori creativi per i giovani a Is Mirrionis

Parte il progetto Btbecome, promosso dal Comune di Cagliari con la realizzazione di laboratori creativi dedicati a giovani tra i 18 e i 25 anni dell’area metropolitana di Cagliari che non studiano e disoccupati.
Mercoledì 25 luglio, al Centro polisportivo di via Monte Acuto nel quartiere di Is Mirrionis, partiranno le attività del progetto finanziato da ReStart.
L’opzione Is Mirrionis come quartier generale di Btbecome è stata fortemente voluta poichè rientra a pieno titolo nell’idea di “città policentrica” che ha l’Amministrazione comunale per lo sviluppo di Cagliari.
In linea con le pratiche di social innovation, l’iniziativa vuole realizzare un quadro dei bisogni giovanili, rilevati attraverso diverse espressioni e linguaggi creativi come graffiti, musica e tecnologia, per poi farle fruttare, grazie alla formazione, in una collocazione lavorativa.
Partner del progetto il CRS4, Poliste, Libriforas e 5 associazioni che cureranno la realizzazione dei laboratori: Urban Center, Vox Day, Inmediazione, Faber Aus e Sardinia Open Data.
Per iscriversi c’è tempo fino al 27 agosto cliccando su questo link.

Matricola Starter Pack

di Alessandro Piludu – Vice direttore College Universitario Sant’Efisio e Responsabile Area Sociale della Cooperativa Starter

L’esame di maturità è alle spalle, complimenti!
Un capitolo importante della vostra vita si è chiuso ed ora è il momento di pensare al prossimo, e se avete scelto l’università avremmo qualche consiglio da darvi.

#1 – Vi sentite smarriti? Nessun problema
Aule enormi, corridoi giganteschi, 200 persone a lezione, lezioni a tutte le ore.
Non fatevi spaventare, l’impatto sarà forte, ma passate le prime settimane vi sembrerà di esserci sempre stati.

#2 – Parlate con gli altri
Create un gruppo di colleghi, cercate il confronto, scambiate appunti e passate informazioni, è un modo per socializzare ed anche per affrontare il nuovo mondo.

#3 – Parlate con Tutor e Docenti
Questo è molto importante, si possono capire meglio le lezioni ed avere informazioni sulle modalità di esame. Capire cosa si aspetta un insegnante non è mai sbagliato, dopotutto lo sapete dai tempi delle medie.

#4 – Conoscete l’università
Informatevi sulle opportunità universitarie, consultate il sito web dell’Università e dell’ente per il diritto allo studio, potreste aver diritto ad agevolazioni importanti come l’esonero o la riduzione delle tasse, le borse di studio, gli sconti per i trasporti pubblici e il servizio mensa. In molti casi il semplice fatto di essere iscritti all’università garantisce, grazie ad apposite convenzioni, sconti per il cinema, per gli spettacoli teatrali e per i musei.

#5 – Vivete la facoltà
Non solo per le lezioni. Usate la biblioteca, partecipate ad attività culturali o ricreative, non sprecate opportunità. La vita universitaria va vissuta appieno, perché può aiutarvi a crescere come persone oltre che come futuri professionisti. Se vi è possibile partite in Erasmus, è un’opportunità di crescita importantissima, e farla, oltre a poterla mettere in CV, vi sarà di aiuto per sempre.

#6 – Il fuori sede
Se vivete lontano da casa non tramutatevi in bestie. I vostri genitori un minimo di nozioni igieniche ve le hanno insegnate:
non pulite la camera una volta all’anno il giorno prima della visita di vostra madre;
i piatti si lavano dopo che vengono usati (anche se esiste la mensa universitaria);
i vostri piedi sono importanti, non fateli riempire di funghi non lavando doccia e bagno.

#7 – Il fuori sede 2
Trovare casa non è semplice e non fidatevi dei prezzi stracciati. Ricordate che solitamente dovete sommare all’affitto la corrente, l’acqua, il condominio ed il riscaldamento, quindi chiedete bene.
Il contratto è un obbligo di legge!
Se poi preferite situazioni più comode esistono le case dello studente o il College Sant’Efisio a Cagliari.

#8 – Studiate con metodo
Il fattore più importante con cui bisogna imparare a prendere confidenza per preparare gli esami all’università è il tempo: un errore di valutazione sulla difficoltà e/o la lunghezza del programma da studiare può compromettere il buon esito della prova. Prendere appunti a lezione, fare schede riassuntive dei libri e fissare gli argomenti attraverso mappe concettuali sono tutti validi strumenti per prepararsi: è importante avere il tempo per metabolizzare queste nuove conoscenze, dunque bisogna cercare di non ridursi all’ultimo momento.

#9 – Non demordete
Capiterà di non passare un esame. Non è una tragedia, si riprova, organizzate il vostro tempo e la prossima volta andrà meglio.

#10 – 18
Lo prendo o non lo prendo? Non iniziate col piede sbagliato, un 18 non è un buon biglietto da visita.

In bocca al lupo! Vedrete che l’università sarà una bellissima esperienza!

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