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Anno: 2018

Giù le mani dagli appelli

di Alessandro PiluduVice direttore College Universitario Sant’Efisio e Responsabile Area Sociale della Cooperativa Starter

Premetto che il diritto di sciopero è sacrosanto, difendere e/o reclamare i propri diritti è giusto e doveroso.

I docenti universitari hanno indetto uno sciopero nazionale che sta interessando la corrente sessione di esami estiva per ottenere lo sblocco definitivo degli scatti stipendiali, 80 milioni di euro per le borse di studio, 6 mila concorsi per professori associati, 4 mila per ordinari e altrettanti per ricercatori a tempo determinato di tipo B.

Tutto ciò è corretto e condivisibile. Il nostro è un paese nel quale l’insegnamento è vituperato e scarsamente considerato come degno di cura ed attenzione. Ci si ricorda degli insegnanti solo quando, purtroppo, finiscono loro malgrado sulle pagine della cronaca per risse con studenti o genitori. Ed a poco vale la considerazione comune dei docenti universitari come agiati signori di mezza età seduti su polverosi e spesso poco utilizzati scranni ottocenteschi.
Non sono tutti così, tanti sono precari, e lo scatto contrattuale vale per l’operaio come per il cattedratico.

Ma il rovescio della medaglia sono gli studenti.
Migliaia di ragazzi spaesati girano per le nostre università carichi di ansia e frustrazione per appelli saltati, esami rimandati, sessioni di laurea posticipate. Tanti devono rimodulare il proprio vivere per conseguenza dello sciopero. Qualcuno ne pagherà forse care conseguenze (pensate a chi non potrà partecipare ad un concorso perché laureatosi la sessione successiva all’ultima utile alla partecipazione causa sciopero).

Le promesse di appelli suppletivi non stanno trovando piena realizzazione e le difficoltà aumentano per tutti. Lo sciopero è iniziato durante il governo vacante conseguentemente alle elezioni politiche di marzo, speriamo che dopo quella ci sia anche la risoluzione di questa vertenza che colpisce tante famiglie: dei docenti e degli studenti.

#giùlemanidagliappelli è l’hashtag con cui gli studenti contestano lo sciopero sui social scattandosi selfie con cartelli di protesta, come sono lontani i cortei studenteschi.

Sciampitta: suoni, musiche e colori per il Festival Internazionale del Folklore

Tutto pronto per Sciampitta, il Festival Internazionale del Folklore organizzato dall’Associazione “Città di Quartu 1928” e arrivato quest’anno all’edizione numero trentadue.

La manifestazione prende il nome da una delle più antiche danze sarde “Sa Sciampitta” in cui viene simulata una lotta tra due contendenti a suon di calci.

“Nel ballo – racconto il sito sciampitta.com – i calci vengono sostituiti da passi aerei, cadenzati e ritmati, che dimostrano l’abilità dei ballerini, ed essendo “Sciampitta” appuntamento per gruppi folkloristici provenienti da tutto il mondo, altro nome non poteva essere più appropriato”

La rassegna ha già avuto il suo prologo lo scorso 30 giugno all’Ex Convento dei Cappuccini con il laboratorio “L’arte dell’intreccio” e con il convegno “Il ciclo della vita nel canto delle donne sarde” e si concluderà ufficialmente Sabato 6 ottobre alle ore 18.30 con il convegno “S’Accabadora”.

Come da qualche edizione a questa parte, il festival nato a Quartu nel 1985 girerà le piazze delle Sardegna e per il terzo anno consecutivo, gli spettacoli quartesi si terranno Operà Alma Beach Arena al Poetto di Quartu.

Il tour partirà venerdì 13 luglio da Carbonia nell’Anfiteatro di Piazza Marmilla, poi sabato 14 nel Teatro Si’e Boi a Selargius, domenica 15 e lunedì 16 a Quartu e in contemporanea anche in Piazza dei Nuraghi a Sant’Anna Arresi; martedì 17 in Piazza Europa a Muravera.

Serata finale mercoledì 18 luglio al Poetto. Sul palco i gruppi provenienti dalla Colombia “Compania America Danza di Bogotà”, dal Perù “Associacion Cultural Perù di Lima” “Sentimiento y Tradicion”, dalla Russia “Tanok Folk Ensemble di Udmurtia” e dalla Svizzera “Gruppo Folklorico les Zacheos di Riddes”.

Numerosi anche i gruppi folk sardi che arriveranno da Serbariu, Muravera, Villacidro ai quali si aggiungeranno anche i quartesi Froris de Beranu, Su Idanu, Associazione Città di Quarto 1928.

Il programma quartese. Domenica 15 luglio alle ore 19.00 nella Basilica di Sant’Elena verrà celebrata la Messa dei Popoli, presieduta dall’Arcivescovo di Cagliari Mons. Arrigo Miglio alla quale parteciperanno i gruppi folk. Dopo la deposizione dei fiori nel Monumento ai Caduti (ore 20), partirà la sfilata e l’animazione al centro città da Piazza Sant’Elena, poi via Marconi e viale Colombo con i Tamburini e Trombettieri di Oristano, il gruppo Città di Quarto, Colombia, Su Idanu, Gruppo folk di Villacidro, Russia, Froris de Beranu e Svizzera. In serata, alle ore 21.15, spettacolo all’Operà Alma Beach Arena con protagonisti i gruppi folk che hanno sfilato per le vie della città ai quali si aggiungerà anche il gruppo musicale “I Karma” con Francesca Lai e Davide Guiso.

Lunedì 16 luglio alle ore 11 nella Sala del Consiglio Comunale l’incontro tra i rappresentanti dei gruppi e le autorità cittadine.

La rassegna tornerà a Quartu mercoledì 18 luglio con lo spettacolo di chiusura – in diretta su Videolina – con I Karma, il gruppo del Perù, Noemi Balloi Progetto Tramas, Svizzera, Cuncordia a Launeddas, Colombia, Città di Quarto, Russia, Afrodanza di Donatella Padiglione e Carly.

Il programma completo sul sito sciampitta.com.

La “strana” rotta di Strange For Life

Abbiamo combattuto il tumore, supereremo anche questa avventura.
Sono le donne del team di Strange For Life a parlare della nuova e “strana” sfida che hanno lanciato per raccogliere fondi in favore dell’Ospedale Oncologico Businco di Cagliari.

Un equipaggio di 10 donne e 2 uomini il prossimo 5 agosto salperà dal capoluogo sardo su una canoa polinesiana in direzione San Teodoro, di fronte a loro solo il mare e 360 km da affrontare.

L’impresa è sicuramente difficile, come ha dichiarato Daniele Strano, a capo del progetto, poiché le donne a bordo hanno da poco superato la patologia tumorale.

Manca meno di un mese alla partenza e sicuramente gli allenamenti non potranno essere assidui e costanti ma tutto l’equipaggio è convinto di potercela fare.

E ovviamente lo siamo anche noi.

Letteratura, Premio “D.H. Lawrence” a Francesco Abate e all’Associazione Prometeo AITF

«”Torpedone trapiantati” è un inno alla gioia di vivere e alla speranza. Una riflessione divertente sul significato profondo del saper donare affinché il viaggio della vita possa continuare»

È questa la motivazione data dalla giuria del Festival di Letteratura di Viaggio D.H. Lawrence che ha assegnato il premio di quest’anno allo scrittore Francesco Abate e all‘Associazione Prometeo Onlus, Associazione Italiana Trapiantati di Organi presieduta da Pino Argiolas. «È quell’umanità che il mondo contemporaneo sta smarrendo – prosegue la motivazione – È invito alla condivisione di se stessi in aiuto al prossimo. È semplicemente un’esortazione a non fermarsi mai”.

Il premio è stato consegnato dal coordinatore artistico della manifestazione, Giovanni Follesa, nella giornata finale del Festival tenutasi nel Compendio Culturale San Francesco a Mandas.

È il primo riconoscimento per il libro dello scrittore cagliaritano, edito da Einaudi, pubblicato lo scorso 12 giugno.

A dieci anni esatti dal suo trapianto di fegato, Abate racconta con la sua ironia il viaggio con una “comitiva di sopravvissuti”: cento trapiantati insieme alle loro rispettive famiglie tra acciacchi, fobie, farmaci indispensabili.

Punto in comune tra tutti loro il fatto di essere nati due volte “che è un dono immenso, ma anche una responsabilità.

Quella di dover essere felici

Filo conduttore dell’undicesima edizione del Premio sono state le migr/Azioni.

Numerose le sedi della tre giorni della manifestazione: il Compendio culturale San Francesco, la stazione e il Complesso medioevale Sant’Antonio di Mandas, il parco Aymerich e il Castello di Laconi.

Tra gli ospiti, oltre ad Abate anche Bruno Arpaia, Josephine Sassu, Giacomo Mameli, Violetta Bellocchio, Maria Tiziana Putzolu Mura, Francesco Bachis, Mariangela Sedda, Patrizia Manduchi, Carlo Deffenu.

Tra le attività collaterali anchce un laboratorio per i piccoli lettori e un workshop di fotografia di viaggio.

Il Festival è stata l’occasione per ripercorrere a bordo del Trenino Verde parte del tragitto compiuto dallo scrittore inglese nel gennaio del 1921.

A bordo del Trenino sulla tratta Mandas-Laconi è stata presentata la graphic novel dedicata ai ragazzi “La memoria delle tartarughe marine” di Simona Benni (Tunuè).

Videosorveglianza: dalla Regione, 20 milioni di euro per 267 comuni

Un servizio di videosorveglianza per tutti i 377 comuni della Sardegna, caso unico in Italia.

Dopo un primo finanziamento di sette milioni destinato a 110 comuni – trenta hanno già completato l’opera – nella giornata di oggi, la Regione ha presentato un bando “a sportello” da 20,2 milioni per gli altri 267 comuni: si va da un minimo di 35mila euro per i comuni sino a mille abitanti fino a 200mila euro per quelli oltre i ventimila abitanti. I lavori dovranno essere ultimati entro luglio 2020.

Per il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, il bando risponde alla crescente domanda di sicurezza da parte dei territori e rappresenta una esigenza che riguarda tutti gli amministratori locali troppo spesso vittime di intimidazioni.

“Se per tutti la videosorveglianza, come strumento di dissuasione e prevenzione, è un essenziale passo in avanti sul fronte della sicurezza, per le zone interne, in particolare, ha un ruolo importante nella lotta allo spopolamento” afferma Pigliaru in una nota sul sito della Regione Sardegna.

Per l’assessore regionale agli Affari Generali, Filippo Spanu, i punti di partenza sono stati il precedente bando e la valorizzazione delle associazioni tra Comuni che portano vantaggio per gli enti locali “ Il nuovo bando – ricorda Spanu nella nota – risponde alle istanze e alle esigenze più volte manifestate dalle comunità locali e nasce sulla base degli accordi sottoscritti con il Ministero dell’Interno, le Prefetture, l’Anci e il Consiglio Autnomie Locali.

Gli obiettivi del progetto sono stati illustrati dall’assessore degli Enti Locali, Cristiano Erriu “Prevenzione dei reati di vandalismo contro il patrimonio pubblico e privato, di episodi di criminalità organizzata o di atti intimidatori contro gli amministratori locali e i cittadini: sono alcuni dei principali obiettivi che ci siamo posti.

È un progetto unico in Italia perché in nessun’altra regione tutti i Comuni sono legati in rete per garantire la pubblica sicurezza”.

All’interno del bando sono stati stanziati anche 50mila euro per il Comune di Macomer, dove che entro sei mesi verrà realizzata una rete di monitoraggio e controllo collegata al Centro per la permanenza e il rimpatrio (Cpr).

Alla presentazione erano presenti anche il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, il sindaco della Città Metropolitana Massimo Zedda e l’assessora all’Industria del Comune di Oristano Pupa Tarantini.

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