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Autore: Alessandro Atzeni

Regionali 2019, Alessandra Carta (Sardinia Post): M5S dovrà rivedere organizzazione interna in Sardegna

Alessandra Carta – Elezioni Regionali Sardegna 2019

L'analisi in diretta di Alessandra Carta, giornalista di SardiniaPost sulla tornata elettorale in Sardegna.Leggi l'intervento completo sul nostro sito:⤵️http://www.profilosociale.it/regionali-2019-alessandra-carta-sardinia-post-m5s-dovra-rivedere-organizzazione-interna-in-sardegna/

Pubblicato da Profilo Sociale su Mercoledì 13 marzo 2019

Intervento delle 15.38 del 25.02.2019

Il voto sardo non sarà insignificante nei prospetti del riquadro nazionale anche perchè a maggio si apriranno le urne delle elezioni europee ed il Movimento 5 Stelle non può permettersi di dissolvere nel giro di un anno e qualche mese, il grande risultato che hanno fatto alle politiche di marzo 2018.

La posizione di Conte, premier scelto dai pentastellati, non può che essere uguale alle stesse dichiarazioni che sta facendo il capo politico degli M5S.

Nonostante questo non ci si può nemmeno aspettare che facciano il mea culpa anche se il risultato di queste elezioni regionali avrà degli effetti importantissimi perchè in Sardegna, in un anno, hanno perso circa 3/4 del proprio elettorato.

Migliaia di voti che impongono al partito di rivedere anche la stessa organizzazione interna in Sardegna.

Desogus è stato un candidato considerato debolissimo da subito che è stato scelto perchè avrebbe potuto rappresentare il movimento e far rimanere invariati i vertici regionali.

Mi riferisco ovviamente a Mario Puddu, l’ex sindaco di Assemini che ha dovuto lasciare le regionali in seguito alla condanna per abuso d’ufficio, ed è stato proprio lui a volere Desogus a tutti i costi.

Un candidato che alla base non è piaciuto e questi sono i risultati.

Ma analizzando ciò che è successo sul fronte centrodestra e centrosinistra, quelli che hanno votato M5S alle scorse politiche forse si sono spostati per lo più verso destra.

Regionali 2019, Emanuele Garzia (Fortza Paris): serve una voce importante per il commercio

Emanuele Garzia – Elezioni Regionali Sardegna 2019

L'intervento di Emanuele Garzia di Fortza Paris Sardegna sui cambiamenti del commercio negli ultimi anni e le relative necessità per questa nuova legislatura.Leggi l'intervento completo sul nostro sito:⤵️http://www.profilosociale.it/regionali-2019-emanuele-garzia-fortza-paris-serve-una-voce-importante-per-il-commercio/

Pubblicato da Profilo Sociale su Martedì 12 marzo 2019

Intervento delle 15.10 del 25.02.2019

L’exit poll pre spoglio era quasi devastante, per fortuna ci siamo svegliati con un dato più confortante.

Evidentemente non c’è stato in tutti i settori un cambiamento reale e positivo ma tutt’altro.

L’esempio lampante è quello della sanità dove l’ATS unica ha creato grandi disagi alle persone che devono prenotare le visite e si son viste allungare le liste d’attesa.

Io lavoro nel commercio, in questi ultimi anni ho notato che non c’è nessuna attenzione nei confronti del settore locale anche perchè la Regione ha concesso l’apertura di grandi distributori con i quali non possiamo competere.

Un esempio a Cagliari è quello di Africa Stand, uno storico negozio di via Dante che chiude dopo cinquant’anni.

Questa è una ferita mortale al commercio cittadino e non lo possiamo tollerare.

Causa di questo calo è anche la questione parcheggi, ne sono stati eliminati tanti e, come sappiamo, il cagliaritano ama parcheggiare davanti alla bottega ma non trovando posto si rifà ai grandi centri commerciali.

Mi ha spinto ad intraprendere questo nuovo cammino un pizzico di insana follia, ma soprattutto il mio vissuto degli ultimi quattro anni in Confcommercio in cui ho potuto raccogliere tante problematiche del settore sia cittadino che regionale a causa di un dialogo impossibile con le alte cariche regionali.

Per questo mi sono chiesto perchè non provare a candidarmi a servizio del terziario e dargli finalmente voce.

Questa campagna elettorale è stata entusiasmante per me anche se molto faticosa.

I miei interlocutori erano i titolari e dipendenti d’impresa, un terreno molto fertile perchè probabilmente il politico con la P maiuscola forse non aveva più la dignità di andare a chiedere voti dopo aver deluso per anni il commercio locale.

Ci ho creduto veramente perchè il commercio ha bisogno di una voce importante sul tavolo regionale, voce che fino ad ora non c’è stata.

Essere se stesse al massimo, l’8 marzo a Cagliari

di Alessandro Atzeni

L’8 marzo a Cagliari come in tantissime città del mondo si è svolta la manifestazione a favore dei diritti delle donne e contro il ddL Pillon, in Italia con la sigla Non Una Di Meno, a cui si aggiungeva qui in Sardegna quella nostrana Manc’Una De Mancu.

Le parole di seguito sono quelle di una ragazza, ma non sono solo le sue, sono le parole gridate per tutta la mattina, parole che hanno bisogno di una cassa di risonanza, finchè non saranno ascoltate per davvero.

«Siamo qui per manifestare a favore dei diritti delle donne che verranno danneggiati in futuro e sono costantemente minacciati in tempi recenti dal disegno di legge Pillon.

In questo periodo storico ed in questa fase politica che stiamo vivendo è necessario protestare contro un disegno di legge che chiaramente è a sfavore delle donne, soprattutto vittime di violenze e delle famiglie.

Non bisogna mai perdere di vista la strada che è stata fatta in questi secoli, le donne hanno ottenuto dei diritti che prima erano inimmaginabili, ma il cammino non finisce mai.

La lotta per i diritti continua e non si deve mai fermare, quindi è in torto chiunque pensi che ormai abbiamo raggiunto il livello massimo o che non abbiamo nulla di cui lamentarci perchè viviamo in un paese occidentale e tutto ci è concesso.

Noi siamo ragazze e non siamo ancora entrate nel mondo del lavoro ma abbiamo già avuto esperienza in moltissimi contesti di quanto possa essere limitante l’essere donna.

Ovviamente non per nostra volontà, noi cerchiamo di combattere contro questa concezione, però molte persone imponendoci delle categorie, ci impediscono di essere noi stesse al massimo».

In diretta dai Giardini Pubblici Cagliari la #manifestazione dell’ #8marzo#nonunadimeno #mancunademancu

Pubblicato da Profilo Sociale su Venerdì 8 marzo 2019

Marco Deplano (TPI News): il nuovo consiglio regionale tra novità e note stridenti

Marco Deplano – Elezioni Regionali Sardegna 2019

L'analisi di Marco Deplano, giornalista di TPI sul nuovo consiglio regionale della RAS – Regione Autonoma della Sardegna tra novità e note stridenti.Leggi l'intervento completo sul nostro sito:⤵️http://www.profilosociale.it/marco-deplano-tpi-news-novitanotestridenti/

Pubblicato da Profilo Sociale su Lunedì 11 marzo 2019

Intervento delle 14.48 del 25.02.2019

Quale consiglio regionale si formerà?

Sappiamo che c’è una legge elettorale che è stata molte volte criticata ma mai modificata in radice, a parte un recente intervento che riguardava l’interruzione della parità di genere.

Sappiamo anche che chi supererà il 40% avrà un premio di maggioranza che garantirà una governabilità piuttosto solida, almeno teoricamente, all’interno del consiglio regionale perchè si raggiungerà il 60%.

Questo è il primo elemento su cui potersi concentrare perchè in effetti questa legge elettorale già nella scorsa legislatura aveva visto una forza che aveva raccolto diverse decine di migliaia di voti, Sardegna Possibile di Michela Murgia rimanere fuori dal consiglio regionale.

Oggi abbiamo una nuova composizione dei competitor che vede Centrodestra e Centrosinistra con il terzo posto per la prima volta occupato dal Movimento 5 Stelle che la scorsa tornata elettorale delle regionali non si era presentato, questo è un elemento di novità.

Ciò che è rimasto di quel vocabolario, di quelle forze indipendentiste con gradazione differente ci racconta ancora una volta un problema di sintesi che sembrava superato, Autodeterminatzione si poneva come una espressione di varie sigle ma fuori sono rimaste Sardi Liberi con Mauro Pili e Maninchedda che aveva un esperienza tutto sommato assimilabile a quella di altre sigle che stavano dentro il partito di Murgia.

L’elemento della Lega è uno dei più distorti, rispetto anche alla nostra collocazione geografica.

Ebbene oggi questa Lega si presenta come uno dei capisaldi della politica italiana con un riverbero importante in Sardegna (passando dallo 0% al 13%).

Per quanto riguarda il futuro è difficile fare un pronostico perchè c’è un termine stridente, la storia del Partito Sardo d’Azione era certamente diversa, distinta o antitetica rispetto a quella di un partito come la Lega e invece oggi sono appaiate.

Questa è una tornata elettorale che poteva essere rivoluzionaria.

Nei contenuti non lo è stata, invece vengono confermate delle usanze che poi di fatto non sono state sconfessate neanche questa volta.

Il voto strutturato in Sardegna funziona ancora e quindi i partiti che sono più radicati, almeno come organizzazioni, continuano ad essere estremamente concreti nel portare voti (un po’ meno nel consenso).

Regionali 2019, Luciano Uras (Campo Progressista): noi continuiamo a costruire per il futuro, Zedda realtà nazionale

Luciano Uras – Elezioni Regionali Sardegna 2019

Il commento di Luciano Uras, Campo progressista sulla figura di Massimo Zedda e i principi del partito di cui è presidente.Leggi l'intervento completo sul nostro sito:⤵️http://www.profilosociale.it/regionali-2019-luciano-uras-campo-progressista-noi-continuiamo-a-costruire-per-il-futuro-zedda-realta-nazionale/

Pubblicato da Profilo Sociale su Giovedì 7 marzo 2019

Intervento delle 14.31 del 25.02.2019

Noi costruiamo per il futuro, non siamo solo una formazione, una coalizione, un’idea del presente.

Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda è ormai una realtà della politica nazionale.

Un giovane molto capace e concreto nell’amministrazione, di grandi valori morali, grandi principi di solidarietà, di pace e non violenza che ha sempre manifestato coerentemente sia con la sua azione di governo che politica,

Pensiamo che questa sia la strada per fare un’Italia, un’Europa ma anche un mondo migliore,

Noi non usiamo linguaggi violenti, offensivi.

Cerchiamo di lavorare con tutti nel dialogo attraverso la condivisione e la soluzione dei problemi .

Per quello che mi riguarda, non credo che i nostri figli e i nostri nipoti debbano crescere in un mondo aggressivo, penso che debbano farlo in un mondo positivo, dove le relazioni umane siano improntate al rispetto reciproco e non alla sguaiatezza alla quale ci ha abituato un certo tipo di comunicazione.

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