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Regionali 2019, Giacomo Mameli (SardiNews): risultati ci portano a metamorfosi politica sarda

Giacomo Mameli – Elezioni Regionali Sardegna 2019

L'analisi in diretta di Giacomo Mameli, giornalista direttore di #Sardinews sulla tornata elettorale in Sardegna.

Pubblicato da Profilo Sociale su Martedì 19 marzo 2019

Intervento delle 16.14 del 25.02.2019

I risultati vanno rispettati ed accettati per quello che sono.

Nonostante ciò mi sorprendono moltissimo perchè, per l’analisi che posso fare io che è quella di un cittadino comune, ci portano ad una metamorfosi della politica in Sardegna.

Il Partito Sardo d’Azione che è sempre stato di sinistra, il partito di Camillo Bellieni, uno dei più grandi federalisti europei di inizio ‘900;

il partito di Emilio Lussu che ha subito il carcere fascista;

pensare che un partito con questa tradizione si sia alleato con la destra xenofoba, che semina l’odio, che ha definito noi sardi pastori con disprezzo;

pensare che oggi la Sardegna ha dato questo consenso ad un partito con radici solide quale il PsdAz (pensiamo alla recente esperienza di Mario Melis) ed alla sua alleanza contro natura, per me, che ho 78 anni, significa uno stravolgimento totale dei princìpi politici.

Questa è la scelta che ha fatto l’elettorato e bisogna prenderne atto.

La presenza di Matteo Salvini in Sardegna (un ministro dell’Interno che governava in campagna elettorale) a colazione, pranzo, merenda e cena è stata ossessionante.

Bisogna prenderne atto anche se a me personalmente non piace questo risultato perchè derivato da una campagna elettorale giocata sull’odio e non sulla ragione della politica.

Il centrosinistra sardo riparte dalla figura di un amministratore a tutto tondo quale Massimo Zedda che ha saputo raccogliere i consensi nella città di Cagliari ma anche in altre parti della Sardegna come nel nuorese e in alcune parti del sassarese.

Il centrosinistra in generale può ripartire se finiscono le divisioni interne e la figura di Zedda può rilanciarlo perchè in questo momento è necessario all’Italia.

Regionali 2019, Marzia Piga (SardiniaPost): più donne in consiglio regionale

Marzia Piga – Elezioni Regionali Sardegna 2019

L'analisi in diretta di Marzia Piga, giornalista di SardiniaPost sulla doppia preferenza di genere.Leggi l'intervento completo sul nostro sito:⤵️https://www.profilosociale.it/regionali-2019-marzia-piga-sardiniapost-piu-donne-in-consiglio-regionale/

Pubblicato da Profilo Sociale su Martedì 19 marzo 2019

Intervento delle 15.56 del 25.02.2019

Le donne in regione sono ancora troppo poche, probabilmente l’introduzione della doppia preferenza di genere potrebbe dare un’inversione di tendenza.

Risulta importante anche iniziare a parlarne e Giulia Giornaliste ha fatto un bellissimo lavoro in questo ambito e fra cinque anni chissà…

Chissà, certo 4 donne come nello scorso consiglio regionale risultano veramente poche, la presenza era quasi nulla.

Purtroppo da tutte le schede che stiamo vedendo con errori e quindi voti nulli, è probabile che ci sia anche questo problema:

la doppia preferenza e il voto disgiunto potevano trarre in inganno l’elettore non completamente informato.

Speriamo almeno che le donne siano più della scorsa legislatura.

Regione, il consiglio dei “nuovi”: 40 consiglieri su 60 al primo mandato

Dopo 24 giorni dalle elezioni regionali, Christian Solinas è ufficialmente il nuovo Presidente della Regione Sardegna. Nella giornata di mercoledì, l’Ufficio centrale della Corte d’appello di Cagliari ha proclamato gli eletti della sedicesima legislatura.

Il consiglio dei “nuovi”. Un consiglio regionale “nuovo” con quaranta consiglieri su sessanta al primo mandato. La prima riunione del nuovo consiglio sarà convocata entro venti giorni e sarà presieduta da Giorgio Oppi, il consigliere più anziano.

Antonello Peru (FI) è il più votato. L’ex vice presidente del Consiglio Regionale, Antonello Peru (Forza Italia) è il consigliere regionale più votato. In un primo momento, il conteggio dei voti nei verbali aveva dato “la vittoria” a Piero Comandini (PD) con 5225 voti. Nel pomeriggio di giovedì, l’Ufficio elettorale della Corte d’Appello ha comunicato la rettificato dei verbali e il forzista è passato dai 3638 ai 5741 voti. . La consigliera eletta con meno voi è Laura Caddeo della lista Noi la Sardegna con Massimo Zedda con 620 voti.

Gruppi consiliari. Fanno il loro ingresso in consiglio regionale i gruppi della Lega (primo partito della coalizione con 8 seggi), Sardegna 20Venti. Secondo le prime indiscrezioni, il centrosinistra potrebbe avere due gruppi consiliari: il primo, formato dal Partito Democratico (8 seggi) e il secondo che mette i gruppi di Campo Progressista, Futuro Comune, Noi La Sardegna, Sardegna Comune (7 seggi) mentre è ancora incerto il destino dei due consiglieri di Leu.

Donne. La doppia preferenza di genere non ha portato i risultati sperati. Le donne in consiglio regionale raddoppiano, passando da quattro a otto, ma il numero non raggiunge in 15% del consiglio. Il gruppo con il numero più alto di donne è quello del M5S con tre onorevoli su sei posti. La donna più votata è stata Alessandra Zedda con 3321 voti, all’undicesimo posto tra i consiglieri con più preferenze.

Questa la composizione del nuovo consiglio regionale:

Centrodestra – Christian Solinas (presidente); Lega, 8 seggi: Andrea Piras; Sara Canu; Michele Pais; Annalisa Mele; Dario Giagoni; Ignazio Manca; Pierluigi Saiu; Michele Ennas; Partito Sardo d’Azione:, 7 seggi: Gianni Chessa; Gianfranco Lancioni; Piero Maieli; Stefano Schirru; Franco Mula; Giovanni Satta; Fabio Usai; Forza Italia;, 5 seggi: Angelo Cocciu; Alessandra Zedda; Antonello Peru; Giuseppe Talanas; Emanuele Cara; Riformatori:, 4 seggi: Michele Cossa; Alfonso Marras; Aldo Salaris; Giovanni A. Satta; Fratelli d’Italia:, 3 seggi: Nico Mundula; Paolo Truzzu e Francesco Mura; UdC:, 3 seggi: Andrea Biancareddu; Giorgio Oppi e Gian Filippo Sechi; Sardegna 20Venti , 1 seggio Stefano Tunis; Fortza Paris:, 1 seggio: Valerio de Giorgi; Sardegna Civica: 1 seggio: Roberto Caredda.

CentrosinistraMassimo Zedda; Partito Democratico, 8 seggi: Piero Comandini; Cesare Moriconi; Valter Piscedda; Gianfranco Ganau; Salvatore Corrias; Gigi Piano; Giuseppe Meloni; Roberto Deriu; LeU – Liberi e uguali , 2 seggi: Eugenio Lai e Daniele Cocco; Campo Progressista: 2 seggi: Gian Franco Satta e Francesco Agus; Futuro Comune:, 2 seggi: Antonio Piu e Franco Stara; Noi La Sardegna:, 2 seggi: Laura Caddeo e Diego Loi; Sardegna Comune:1 seggio: Maria Laura Orrù.

Movimento 5 Stelle , 6 seggi: Michele Ciusa; Carla Cuccu; Alessandro Solinas; Elena Fancello; Desirè Manca e Roberto Li Gioi.

[Foto da pagina facebook: Consiglio regionale della Sardegna]

Regionali 2019, Alessandra Carta (Sardinia Post): M5S dovrà rivedere organizzazione interna in Sardegna

Alessandra Carta – Elezioni Regionali Sardegna 2019

L'analisi in diretta di Alessandra Carta, giornalista di SardiniaPost sulla tornata elettorale in Sardegna.Leggi l'intervento completo sul nostro sito:⤵️http://www.profilosociale.it/regionali-2019-alessandra-carta-sardinia-post-m5s-dovra-rivedere-organizzazione-interna-in-sardegna/

Pubblicato da Profilo Sociale su Mercoledì 13 marzo 2019

Intervento delle 15.38 del 25.02.2019

Il voto sardo non sarà insignificante nei prospetti del riquadro nazionale anche perchè a maggio si apriranno le urne delle elezioni europee ed il Movimento 5 Stelle non può permettersi di dissolvere nel giro di un anno e qualche mese, il grande risultato che hanno fatto alle politiche di marzo 2018.

La posizione di Conte, premier scelto dai pentastellati, non può che essere uguale alle stesse dichiarazioni che sta facendo il capo politico degli M5S.

Nonostante questo non ci si può nemmeno aspettare che facciano il mea culpa anche se il risultato di queste elezioni regionali avrà degli effetti importantissimi perchè in Sardegna, in un anno, hanno perso circa 3/4 del proprio elettorato.

Migliaia di voti che impongono al partito di rivedere anche la stessa organizzazione interna in Sardegna.

Desogus è stato un candidato considerato debolissimo da subito che è stato scelto perchè avrebbe potuto rappresentare il movimento e far rimanere invariati i vertici regionali.

Mi riferisco ovviamente a Mario Puddu, l’ex sindaco di Assemini che ha dovuto lasciare le regionali in seguito alla condanna per abuso d’ufficio, ed è stato proprio lui a volere Desogus a tutti i costi.

Un candidato che alla base non è piaciuto e questi sono i risultati.

Ma analizzando ciò che è successo sul fronte centrodestra e centrosinistra, quelli che hanno votato M5S alle scorse politiche forse si sono spostati per lo più verso destra.

Regionali 2019, Emanuele Garzia (Fortza Paris): serve una voce importante per il commercio

Emanuele Garzia – Elezioni Regionali Sardegna 2019

L'intervento di Emanuele Garzia di Fortza Paris Sardegna sui cambiamenti del commercio negli ultimi anni e le relative necessità per questa nuova legislatura.Leggi l'intervento completo sul nostro sito:⤵️http://www.profilosociale.it/regionali-2019-emanuele-garzia-fortza-paris-serve-una-voce-importante-per-il-commercio/

Pubblicato da Profilo Sociale su Martedì 12 marzo 2019

Intervento delle 15.10 del 25.02.2019

L’exit poll pre spoglio era quasi devastante, per fortuna ci siamo svegliati con un dato più confortante.

Evidentemente non c’è stato in tutti i settori un cambiamento reale e positivo ma tutt’altro.

L’esempio lampante è quello della sanità dove l’ATS unica ha creato grandi disagi alle persone che devono prenotare le visite e si son viste allungare le liste d’attesa.

Io lavoro nel commercio, in questi ultimi anni ho notato che non c’è nessuna attenzione nei confronti del settore locale anche perchè la Regione ha concesso l’apertura di grandi distributori con i quali non possiamo competere.

Un esempio a Cagliari è quello di Africa Stand, uno storico negozio di via Dante che chiude dopo cinquant’anni.

Questa è una ferita mortale al commercio cittadino e non lo possiamo tollerare.

Causa di questo calo è anche la questione parcheggi, ne sono stati eliminati tanti e, come sappiamo, il cagliaritano ama parcheggiare davanti alla bottega ma non trovando posto si rifà ai grandi centri commerciali.

Mi ha spinto ad intraprendere questo nuovo cammino un pizzico di insana follia, ma soprattutto il mio vissuto degli ultimi quattro anni in Confcommercio in cui ho potuto raccogliere tante problematiche del settore sia cittadino che regionale a causa di un dialogo impossibile con le alte cariche regionali.

Per questo mi sono chiesto perchè non provare a candidarmi a servizio del terziario e dargli finalmente voce.

Questa campagna elettorale è stata entusiasmante per me anche se molto faticosa.

I miei interlocutori erano i titolari e dipendenti d’impresa, un terreno molto fertile perchè probabilmente il politico con la P maiuscola forse non aveva più la dignità di andare a chiedere voti dopo aver deluso per anni il commercio locale.

Ci ho creduto veramente perchè il commercio ha bisogno di una voce importante sul tavolo regionale, voce che fino ad ora non c’è stata.

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