Regionali 2019, Giacomo Mameli (SardiNews): risultati ci portano a metamorfosi politica sarda
Intervento delle 16.14 del 25.02.2019
I risultati vanno rispettati ed accettati per quello che sono.
Nonostante ciò mi sorprendono moltissimo perchè, per l’analisi che posso fare io che è quella di un cittadino comune, ci portano ad una metamorfosi della politica in Sardegna.
Il Partito Sardo d’Azione che è sempre stato di sinistra, il partito di Camillo Bellieni, uno dei più grandi federalisti europei di inizio ‘900;
il partito di Emilio Lussu che ha subito il carcere fascista;
pensare che un partito con questa tradizione si sia alleato con la destra xenofoba, che semina l’odio, che ha definito noi sardi pastori con disprezzo;
pensare che oggi la Sardegna ha dato questo consenso ad un partito con radici solide quale il PsdAz (pensiamo alla recente esperienza di Mario Melis) ed alla sua alleanza contro natura, per me, che ho 78 anni, significa uno stravolgimento totale dei princìpi politici.
Questa è la scelta che ha fatto l’elettorato e bisogna prenderne atto.
La presenza di Matteo Salvini in Sardegna (un ministro dell’Interno che governava in campagna elettorale) a colazione, pranzo, merenda e cena è stata ossessionante.
Bisogna prenderne atto anche se a me personalmente non piace questo risultato perchè derivato da una campagna elettorale giocata sull’odio e non sulla ragione della politica.
Il centrosinistra sardo riparte dalla figura di un amministratore a tutto tondo quale Massimo Zedda che ha saputo raccogliere i consensi nella città di Cagliari ma anche in altre parti della Sardegna come nel nuorese e in alcune parti del sassarese.
Il centrosinistra in generale può ripartire se finiscono le divisioni interne e la figura di Zedda può rilanciarlo perchè in questo momento è necessario all’Italia.