fbpx
bboy

CONOSCER-SI: A Quartu cinema e breakdance contro il disagio giovanile

Quartu Sant’Elena partecipa al progetto Conoscer-Si con due iniziative sui mondi della danza e delle immagini: breakdance e cinema low cost. I destinatari sono i ragazzi residenti che intraprenderanno il percorso nella scuola di Via Vespucci. Le iscrizioni sono aperte fino all’11 aprile.

Dopo l’esperienza delle precedenti edizioni l’organizzazione ha deciso di ampliare la platea e la fascia di età dei beneficiari. Infatti, nell’edizione 2020/2021 si partiva dagli undici anni 11 mentre da quest’anno si parte dai 6 per arrivare ai 19 anni). I giovani rappresentano infatti la fascia di età più condizionata dall’emergenza sanitaria da Covid -19.

Attraverso i percorsi formativi il progetto intende favorire le relazioni fra i partecipanti senza dimenticare l’importanza del benessere personale realizzato attraverso le modalità artistiche. A partecipare a quest’edizione sono i Comuni di Teulada, Monastir, Donori e Quartu Sant’Elena attraverso il coordinamento dell’ Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo e delle scuole.

“I giovani infatti stanno percorrendo un cammino verso l’età adulta che necessita di particolare attenzione verso la valorizzazione e lo sviluppo delle competenze individuali.” ha riferito l’Associazione Enti Locali. “Ancora, il progetto mira allo sviluppo di alcune capacità fondamentali come la coscienza delle proprie azioni, la capacità di apprendere da ciò che si vive, la disponibilità al confronto e al cambiamento.”

Le due pratiche fondanti del progetto saranno il cinema a basso costo e la breakdance. La prima vuole guidare gli allievi attraverso lo studio e l’analisi delle varie fasi di realizzazione di un cortometraggio mettendo i giovani a conoscenza del processo filmico e generando, se possibile, spettatori sempre più consapevoli del cinema e dei suoi media di trasmissione . Il tutto verrà studiato e realizzato tramite smartphone e altre attrezzature facilmente reperibili, in modo da azzerare i costi di produzione dell’opera cinematografica.

“Durante il laboratorio, gli allievi realizzeranno una breve produzione cinematografica all’interno della quale si divideranno i compiti secondo criteri di funzionalità e, dopo aver elaborato soggetto e sceneggiatura, dirigeranno e riprenderanno le scene del loro progetto di cinema che verranno montate insieme ai docenti” spiega Artisti fuori posto, responsabile dell’attività. L’insegnante sarà Alessandro Pani, attore e video-maker nonchè docente ai corsi di Cinema a basso costo diretti dallo scrittore e regista Fabio Sanna e con l’Umanitaria di Alghero.

Inoltre, la Breakdance è stata scelta perchè “una delle 4 discipline della cultura hip hop, che piace molto ai giovani. Il percorso che andremo a intraprendere sarà vario: si passa dalla teoria alla pratica in maniera fluida e a volte contemporanea” spiega Mattia “Nippon” Campagnola, il maestro che si occuperà dei laboratori di breakdance e lavorerà con i giovani di Quartu Sant’Elena, Donori e Teulada. “Obiettivo è imparare a usare il proprio corpo, andare a tempo con la musica – trattandosi di danza è molto importante- il divertimento e la conoscenza di tutti i passi base, e ancora puntiamo alla cultura della danza in oggetto. Imparare a stare con i propri compagni e fare gruppo, essere positivi e non buttarsi mai giù se un passo e un movimento non viene appreso subito. Ci vuole tanta pazienza, tenacia e dedizione. Io dico sempre che questa disciplina nasce in strada e ha come obiettivo quello di togliere i ragazzi dalla strada” continua Campagnola.

Giornata Avara

Giornata Avara: quattro chiacchiere con Michele Atzori.

Giovedì 16 dicembre Michele Atzori, noto come Dr.Drer (lo storico frontman della CRC Posse), ha presentato la sua prima opera cartacea, Giornata Avara, nella sede dell’associazione multiculturale Arcoiris Odv Ets.

Il libro si compone di venticinque racconti autobiografici nei quali l’autore va avanti e indietro nel tempo e nello spazio, senza perdere mai il filo rosso che caratterizza ognuno di essi. Uffici e palchi, manifestazioni, spiagge e birrerie, storie urbane, feste di paese e capitali europee: l’ambientazione cambia più volte all’interno dello stesso racconto, ma poi si ritorna sempre al punto di partenza.

Il personaggio principale é proprio lo sfondo sociale e culturale nel quale questi racconti vivono, la Sardegna di questi ultimi decenni. Gli aneddoti personali autoironici sono un pretesto per raccontare una storia più grande, quella della Sardegna recente e dei movimenti che cercano di opporsi allo sfruttamento della terra e delle comunità.

Abbiamo parlato con Michele Atzori in occasione della presentazione del libro.

“Non è partito tutto da me” inizia a raccontare. “Un’amica, che mi ha dato una grossa mano correggendo le bozze, mi ha fortemente consigliato di raccogliere quegli aneddoti, racconti e riflessioni che ripetevo da anni” continua Michele Atzori. “Il filo conduttore è venuto naturale, ho messo insieme ricordi vividi e riflessioni che iniziano dagli anni ’80 e arrivano a poco tempo fa. Non sono io il protagonista, io faccio da pretesto. Al centro c’è la Sardegna, le sue contraddizioni, l’idea che ci cibiamo dei nostri stessi stereotipi. Con il racconto cerco di analizzarli, sfiorando antropologia, sociologia, storia ed esperienza”.

Il primo racconto analizzato durante la presentazione, “La poesia salverà il mondo”, è il pretesto per iniziare a parlare proprio dell’Isola e dell’esperienza autoriale. “La poesia campidanese è viva è vegeta, ma soffre di un mancato ricambio generazionale del pubblico” afferma Atzori, prima di introdurre un aneddoto sulla lezione di un professore cubano. “Mi aveva impressionato come la Decima cubana fosse simile nel concetto all’Ottava logudorese. Nella poesia cantata e improvvisata, concepita identica nella composizione, sembra palesarsi una sorta di archetipo in comune tra le culture”.

La versata e su muttetu si fanno così ponte per parlare di Sardo e di scuola. Ricordando la sua canzone “Su Sardu Alfabetu” Dr. Drer racconta l’esperienza laboratoriale del Sardo negli istituti scolastici. Scritta con un certo intento didattico, il brano ebbe successo, anche grazie al suo utilizzo come mezzo per l’apprendimento scolastico. “Una cosa del genere è in grado di ribaltare la situazione. Tutti i luoghi comuni dagli anni ’60 a oggi venivano cancellati, sembrava un videoclip degli anni novanta. La prima della classe era quella che utilizzava un Sardo accademico e rigido, ma sapeva tutto e interveniva con entusiasmo” racconta l’autore. “E ‘is mauccheddus’, i casinisti, erano tutti al primo banco consci della loro esperienza con la lingua”.

E ancora ci si lascia andare alla narrazione. “La canzone, la poesia, sono modi perfetti per introdurre le grandi storie nell’ambito educativo. Storie poco raccontate, come lo sciopero di Torino del 1919 in cui il Generale Sanna mandò la Brigata Sassari a sparare i torinesi in lotta, dicendo loro che erano i ‘ricchi'” racconta Atzori “fu il Gramsci e mediare con le truppe, fermandole. Con la musica, la memoria di queste storie non si perderebbe”.

Parlando di memoria, non si può non toccare il tema dell’identità: “non può essere tutta questione di DNA. Nel DNA ha ragione la Deledda, potremmo serenamente essere Bizantini, Greci, e via dicendo. Ma la genetica non spiega gli sguardi significanti, la postura, i modi di fare e di essere che ci definiscono. Noi Sardi abbiamo un problema riguardo i luoghi comuni sul nostro popolo. Li fagocitiamo, anche quando sono estremamente contraddittori. Come possiamo amare il concetto di essere legati alla comunità e contemporaneamente quello del non saper collaborare tra noi?” conclude il Dr. Drer, che ci invita a scoprire le altre storie, compresa l’omonima del libro, “Giornata Avara”.

L’autore ha in programma un’ulteriore presentazione questo pomeriggio alle 17.30 ad Oristano, in Via Sebastiano Mele 5, organizzato da Movidi Assòtziu Culturali. Presenta la Professoressa Isabella Tore.

Per ulteriori info: https://www.facebook.com/giornatavara

loc1

Natale a Quartu 2021: spettacolo, arte e cultura

10 dicembre – Ufficializzato il programma di eventi per le Festività e inaugurata la mostra “Goya, Los Proverbios”. Tra gli altri eventi l’accensione del grande albero di Natale in PiazzaXXVIII Aprile e il videomapping della chiesa di Sant’Agata. Tornano anche “Lollas” e “Musica sulle Ruote”.

La formula è quella già sperimentata nel primo segmento di azioni dedicate a “Quartu Ripresa 2021”, andate in scena questa estate: un programma di eventi istituzionali, ideati in collaborazione con l’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo. Il programma comprende al suo interno anche una quinta edizione, in chiave natalizia, di “Lollas”, la festa delle Case Antiche di Quartu. Ospiterà al suo interno esposizioni artigiane, artistiche e culturali legate alla tradizione e alle produzioni tipiche del territorio quartese. Accanto a Lollas una serie di eventi di accompagnamento proposti dalle associazioni di spettacolo e culturali cittadine.

Conferenza Stampa programma Natalizio
Conferenza Stampa programma Natalizio

“Investire in cultura significa mettere in moto energie, idee e processi di rigenerazione in grado di ridare funzione e ruolo a questa città, non più periferia, ma parte integrante del contesto metropolitano” ha affermato il Sindaco Graziano Milia in conferenza stampa. “Pensiamo che la cultura sia una priorità sottovalutata, che troppo spesso passa in secondo piano. Proprio la pandemia ha dimostrato quanto essa sia invece un elemento aggregante e positivo, in grado di farci superare anche i momenti più difficili”.

L’ottica vuole essere quella del rilancio e della rivitalizzazione dell’identità locale da un punto di vista culturale e commerciale. Inoltre, nel programma di quest’anno è degno di nota l’allestimento di una mostra esclusiva dedicata al grande pittore spagnolo Goya, con 18 incisioni originali abbinate ad un’esposizione d’arte moderna secondo i modelli contemporanei nazionali e internazionali. L’evento, curato dal Direttore del Museo MAGMMA Walter Marchionni, rappresenta un’esclusiva per la città con 18 incisioni originali del grande pittore e incisore spagnolo, provenienti dalla prestigiosa Collezione Ceribelli di Bergamo.

L’esposizione riguarda l’ultima, più enigmatica, delle quattro principali serie di incisioni di Francisco Goya (Fuendetodos 1746 – Bordeaux 1828) nota come Los Proverbios (Proverbi) o Los Disparates (Follie). Visioni da incubo, immagini grottesche popolate da figure fantasticheo mostruose sembrano caricarsi di significati politici, sociali e religiosi legati a quel difficile momento storico vissuto dalla Spagna e al tempo stesso alla problematica situazione esistenziale dell’autore.

La mostra sarà il centro focale per la realizzazione di numerosi laboratori didattici aperti alle scuole e alle famiglie lungo tutto il periodo dell’esposizione. In contemporanea alla mostra, sarà fruibile al piano inferiore del Chiostro dei Cappuccini un’esposizione di 20 artisti selezionati dalle ultime due edizioni del “Premio Internazionale Marchionni”, che reinterpretano secondo i propri stili l’arte di Goya, focalizzandosi sul tema della tauromachia. Il percorso si è aperto al pubblico venerdì 10 dicembre alle ore 12,00 e sarà visitabile fino al 10 gennaio, dal lunedì al sabato dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 19,00. “Investire nella cultura non è solo un bene in sé ma è anche il punto di partenza di un ingranaggio che deve aiutarci a cambiare questa città, a ripensare i suoi spazi e i suoi luoghi, attraverso una fruizione collettiva e identitaria che può innescare processi di rigenerazione urbanistica ed economica” ha continuato il primo cittadino”

Il Natale quartese prosegue con gli eventi itineranti per le vie della città e i percorsi diffusi di “Lollas” che quest’anno comprendono le sedi di Sa Dom’e Farra,Casa Olla, il Teatrino dell’Oratorio e Casa Basciu in via Eligio Porcu e Casa Puxeddu in via Martini. Fra gli appuntamenti fissi previsti ogni pomeriggio dalle 18,00 alle 20,00 troviamo “La Casa Racconta”, storia e promozione delle attività tradizionali; “Artisti e Artigiani all’opera”, spazi a disposizione di creativi e artisti, nonché dimostrazioni di lavoro ed esposizioni di prodotti; ed ancora “Amici animali” in collaborazione con le associazioni animaliste con possibilità di affido, adozione, vendita gadgets e raccolta fondi.

Riparte anche l’Ape itinerante di “Musica sulle Ruote” per le vie della città. Un evento in movimento, per trasformare le passeggiate e lo shopping natalizio in un’esperienza vivace con l’intreccio tra eventi/animazione e realtà imprenditoriali. Il progetto, pensato per supportare e arricchire lo sviluppo locale, toccherà tutti i principali punti della città.

Domenica 12 dicembre verrà acceso il grande albero di Natale in Piazza XXVIII Aprile e inizierà il videomapping sulla facciata della chiesa di Sant’Agata. Presso la Sala Affreschi dell’ex Convento alle ore 18,00 presentazione del libro “Storie Barocche” di Piemme editore, con Nicolò Migheli e Carlo Augusto Melis. Al Teatrino dell’Oratorio a partire dalle ore 20,00 il Palazzo d’Inverno presenta “Cantus de Paschixedda” con canti natalizi, religiosi e filastrocche in lingua sarda, con Gianluca Podda alla chitarra e tastiere, ad accompagnare la voce di Giusi Murgia e Mauro Atzeni. Il 14 dicembre nella Basilica di Sant’Elena alle ore 21,00 si terrà il concerto “Cantata di Natale”: produzione originale sulle musiche sacre natalizie della Sardegna e del Mediterraneo, con musiche e arrangiamenti a cura di Elena Ledda, Mauro Palmas, Silvano Lobina, Alessandro Foresti.

Al programma istituzionale gestito dall’Associazione Enti locali e dalla Pro Loco, si affiancano una miriade di iniziative proposte all’amministrazione dalle associazioni culturali locali attraverso un bando pubblico e un concorso di idee. Tra i vari appuntamenti inseriti nel cartellone di Natale si segnalano performance e spettacoli o iniziative culturali in un cartellone ricco di eventi concentrati nel periodo delle feste. Secondo il Sindaco, infatti “La cultura trasmette il senso di appartenenza ai cittadini. La collaborazione di tante persone, anche delle parrocchie, è emblematica in tal senso. Tutta la società partecipa a questo Natale di ripresa. Perché senza cultura non si va da nessuna parte: è lo strumento da cui ripartire.”

OIKOS piazza 4

I volontari riqualificano Piazza IV Novembre

Sabato 4 e Domenica 5 Dicembre un folto gruppo di volontari e attivisti si è impegnata per riqualificare Piazza IV Novembre a Quartu Sant’Elena.

OIKOS Cittadinanza Attiva e CleanQua hanno radunato un gruppo di cittadini, volontari e attivisti per riqualificare la Piazza IV Novembre della città di Quartu. L’area, nodo centrale della vita della città, giaceva in condizioni di degrado e di grigiore. Le fioriere della piazza erano infatti comunemente utilizzate come posacenere dai cittadini meno responsabili, mentre gli alberi e gli angoli delle aiuole hanno a lungo subito il peso deli rifiuti abbandonati ai loro piedi.

Però, con il patrocinio del Comune di Quartu, i volontari di OIKOS Cittadinanza Attiva e CleanQua hanno iniziato il lavoro di riqualificazione restaurando i muretti e verniciando le panchine di colori diversi. “Un contributo per la nostra città che ha bisogno Cittadini virtuosi. Grazie ancora per il sostegno dei commercianti locali e il Comune di Quartu Sant’Elena” commenta OIKOS sui propri Social. “Aiutateci e aiutiamoci di salvaguardare e mantenere pulita la nostra piazza.

Oltre a restaurare le panchine e le fioriere, i partecipanti hanno colto l’occasione per rimuovere e smaltire i rifiuti presenti nell’area. Inoltre hanno rigenerato con il terriccio l’habitat delle piante presenti, attuando dove necessario una potatura sistematica. Non solo decoro, quindi, ma pulizia e bellezza al centro di quella che è diventata presto una sorta di festa. Rastrelli, zappette e sacchi di terra sono stati accompagnati da risate, chitarre e mascotte improvvisate che hanno dato ulteriore colore all’evento.

“I volontari erano non solo di Quartu ma sono venuti anche da fuori per darci una mano. Il prossimo fine settimana continueremo con la Piazza” continua OIKOS. “Ogni mano sul posto o donazioni per materiale sono utilissime per finire l’intervento sulla Piazza e per future iniziative.”

Fonte Foto: OIKOS

ex-convento-quartu

Scuola di libertà: Monumenti Aperti a Quartu

Nuraghe Diana, ex Convento dei Cappuccini, Villa Romana, Chiesetta di San Benedetto, percorsi naturalistici del Molentargius. È questa la ricca formula dell’offerta per Monumenti Aperti 2021, in programma sabato 20 e domenica 21 novembre a Quartu Sant’Elena. La tradizionale manifestazione che valorizza il patrimonio culturale dei luoghi dell’isola torna quest’anno in presenza anche in città, grazie all’impegno dell’amministrazione cittadina e dell’associazione Imago Mundi, coordinatrice dell’evento, e con la preziosa partecipazione dei circa 300 volontari, fra studenti delle scuole e associazioni che animeranno i siti prescelti con informazioni, visite guidate ed eventi collaterali all’insegna della musica e dell’intrattenimento culturale.

Tutti i siti saranno visitabili su prenotazione, onde consentire l’afflusso di gruppi ordinati presso ciascun monumento, attraverso il link diretto di prenotazione: https://prenotazioni.monumentiaperti.com/monumenti/quartu/

Sarà possibile prenotare anche dalla pagina di ciascun comune sul sito monumentiaperti.com attraverso il pulsante PRENOTA ORA, che rimanda alla scheda comune del sito di prenotazione.

Si parte dunque dal Nuraghe Diana, in Località Is Mortorius, monumento recentemente proposto nel bouquet dei siti archeologici della Sardegna elegibili all’interno della candidatura promossa presso l’Unesco come patrimonio dell’umanità. L’area, occupata durante la seconda guerra mondiale da impianti bellici e logistici, è oggi oggetto di un importante piano di riqualificazione e di rilancio. Ad accogliere i visitatori presso il monumento saranno gli archeologi della Soprintendenza di Cagliari insieme agli alunni delle quarte e quinte dell’Istituto Tecnico-Commerciale Primo Levi, iscritti all’indirizzo Turistico, i quali garantiranno visite guidate plurilingue: inglese, tedesco e spagnolo.

Visite garantite anche presso la Villa Romana, nel litorale di Flumini-Sant’Andrea, una delle poche testimonianze di insediamento di età imperiale in ambito costiero in Sardegna, presente in territorio quartese: ad illustrare le caratteristiche del monumento saranno i volontari della Pro Loco, che hanno aderito alla manifestazione e che da sempre sono impegnati nella promozione delle peculiarità locali, in chiave promozionale e turistica.

Apre i battenti al pubblico anche l’ex Chiostro dei Cappuccini, in via Brigata Sassari, oggi completamente ristrutturato e adibito a sede museale e sede istituzionale del Sindaco. Saranno i ragazzi dell’Istituto n. 1 Porcu-Satta a garantire a turno le visite nelle due giornate dei Monumenti Aperti quartesi. I ragazzi saranno anche protagonisti del concerto d’apertura che si terrà presso il Chiostro, con un ensemble composto da flauto traverso, chitarra, pianoforte e percussioni.

Ancora i giovani protagonisti dell’accoglienza ai monumenti quartesi: gli alunni dell’Istituto Comprensivo n. 6 “Bellavista” illustreranno il percorso fotografico curato dall’associazione “Feminas” installato all’esterno della Chiesetta trecentesca di San Benedetto, in via Marconi fronte civico 353.

Infine i percorsi naturalistici del Parco Molentargius: quelli proposti saranno 3 e partiranno da via Don Giordi area verde del Parco gate 38. Di seguito in elenco:

  • Escursione a piedi verso il Bellarosa Maggiore a cura della Sezione Assoraider Quartu S. Elena e CEAS Molentargius (durata circa 1 ora con gruppi di massimo 20 persone)
    • sabato e domenica
      • ore 15.00
      • ore 16.00
  • Escursione in trenino elettrico verso la Spiaggia Fossile a cura di Explorendi Infopoint del Parco (durata 1 ora e mezza circa con gruppi di 15 persone)
    • sabato
      • ore 15.00
    • domenica
      • ore 10.00
      • ore 12.00
      • ore 15.00
  • Escursione a piedi per assistere all’inanellamento dell’avifauna di passo verso l’Ecosistema filtro e Bellarosa Minore a cura di Anthus e CEAS Molentargius con le guide dell’ApM (durata circa 1 ora con gruppi di massimo 20 persone)
    • domenica
      • ore 9.00
      • ore 10.00
      • ore 11.00

Tutte le escursioni verranno svolte solo se le condizioni meteo lo consentiranno, per quella in trenino dipenderà anche dalla percorribilità dovuta al manto stradale lungo la via Don Giordi.

Ricco e variegato il programma degli eventi collaterali

Curati dall’associazione Forma e Poesia nel Jazz

20  novembre – Stagno Molentargius – Concerto all’alba ore 7.00

Concerto all’alba nello splendido scenario del parco di Molentargius, una delle zone umide più belle d’europa, dove esistono svariate colonie di avifauna, che stanziano o migrano indisturbati in questa oasi di pace. Ai partecipanti sarà offerto caffè e pasticcini.

20 novembre – Music & wine – ore 18.30

Nella splendida cornice del chiostro dei cappuccini e in occasione dell’edizione di Monumenti Aperti che sarà aperta al pubblico.

Proponiamo un binomio tra la cultura del vino, di cui Quartu è una delle protagoniste assolute nella produzione di qualità e la musica.

Alla musica dei Bad Blues sarà abbinato un calice di buon vino

21 novembre – Nuraghe Diana – ore 12

Musica  e visita guidata.

PS logo inverted


Profilo Sociale - Periodico Online

Editore: Starter s.c.s. - Quartu Sant'Elena (CA), via Eligio Porcu 116 - P.Iva 03564920928

Direttore responsabile Andrea Matta - Registrazione Tribunale di Cagliari n.4 del 26 aprile 2018

Hosting provider: Netsons s.r.l. - Pescara (PE), via Tirino 99 - P.Iva 01838660684

Webdesign e sviluppo: Nicola Cabras, Starter scs