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A Quartu l’arte nelle scuole contro il razzismo

Venerdì 18 e Lunedì 21 Marzo quattro classi dell’Istituto Comprensivo 2 di Quartu Sant’Elena hanno accolto il progetto ONDE, proposto da Arcoiris ODV ETS e finanziato dall’Unar per l’annuale Settimana d’Azione contro il Razzismo.

Gli eventi, parte di una serie dedicata al contrasto della discriminazione, hanno visto i bambini e le bambine cimentarsi in un momento di pittura collettiva. Il tema delle giornate era la figura umana, nelle sua più svariate sfaccettature, e con libera interpretazione. “Abbiamo spiegato a tutti i presenti che erano liberi di colorare le figure umane come meglio volevano” ha detto Nicola Murgia, mediatore culturale e coordinatore di progetto.

Per attuare l’idea e portarla nelle scuole l’associazione Arcoiris ha collaborato con ArtCobaleno degli Angeli, che ha fornito ai partecipanti cavalletti, colori e tutto il materiale utile allo svolgimento della mattinata.

La prima tappa dell’evento è stata nel plesso di Via Firenze, con due classi quinte. L’attività in via Regina Margherita è stato invece dedicato a due classi seconde. Il momento di pittura collettiva all’aperto è diventato un pretesto per la riflessione sulle culture del mondo.

I partecipanti sono stati invitati a firmare il proprio lavoro accompagnandolo con una delle bandiere del mondo. Tra le preferenze ha spiccato la bandiera dell’Ucraina, scelta da molti alunni e alunne come simbolo di vicinanza.

Il progetto ONDE si è concluso nel pomeriggio del 22 Marzo nella sede di Arcoiris con la proiezione rivolta agli adulti di due film a tema. “Madri in terra straniera” è un documentario di Gabriele Meloni sul tema della maternità e dell’intercultura. “Permesso?” di Antonio Maciocco è invece un cortometraggio sul tema del razzismo. La proiezione è avvenuta in collaborazione con AIDOS Sardegna, InMediazione, ASCE e FICC.

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A Quartu il Progetto ONDE contro il razzismo

A partire da Martedì 15 Marzo si terrà la diciottesima Settimana D’Azione contro il Razzismo finanziata da UNAR e coordinata dall’associazione di volontariato Arcoiris ODV ETS. L’associazione ha articolato il progetto in una serie di eventi educativi e di sensibilizzazione. Inoltre viene presentato giornalmente il podcast ONDE sulla piattaforma Spotify.

ONDE – Orizzonti Non Discriminatori Esperienziali – è il nome del progetto presentato da Arcoiris e coordinato da Nicola Murgia, mediatore interculturale e volontario di Servizio Civile presso l’associazione. Si divide in cinque incontri: i primi due coinvolgono studentesse e studenti del Liceo Brotzu in un cineforum sulla tematica del razzismo, a partire dal film “Dimmi che destino avrò” di Peter Marcias. I due eventi del 15 e 16 Marzo vedono la collaborazione della fondazione Anna Ruggiu e della FICC.

Segue il laboratorio di Lettura Educativa all’interculturalità e il laboratorio ludico ricreativo rivolto a bambine e bambini del doposcuola di Arcoiris e a studentesse e studenti del progetto SPACE. Il laboratorio, a cura di Nicola Murgia e Giulia Marini, si terrà nella sede di Arcoiris ODV ETS il 17 di Marzo.

Invece, il 18 Marzo l’iniziativa si rivolge all’Istituto Comprensivo quattro di Quartu Sant’Elena. L’evento coinvolgerà studentesse e studenti in un laboratorio di Disegno Creativo Interculturale in collaborazione con l’associazione ArtCobaleno degli Angeli.

Chiude la serie di iniziative il 21 Marzo con la proiezione del documentario “Madri in terra straniera” di Gabriele Meloni e Marco Spanu e del documentario “Permesso?” di Antonio Maciocco. L’evento, in collaborazione con AIDOS Sardegna, InMediAzione, ASCE e FICC è coordinato da Nicola Murgia. L’appuntamento è per le ore 17 nella sede di Arcoiris ODV ETS.

Ogni giorno, una volta al giorno a partire dal 15 Marzo, verrà pubblicato il podcast ONDE. Ascoltabile gratuitamente su Spotify, il podcast affronterà delle “chiacchierate” con alcuni protagonisti di storie legate alla tematica del razzismo, consigliando al termine una lettura sull’argomento.

Femminicidio

Un monumento contro il femminicidio a Quartu Sant’Elena.

Il 22 dicembre 2021 Quartu Sant’Elena ha inaugurato il proprio monumento contro il femminicidio e la violenza sulle donne e a ricordo delle vittime. La scultura, opera dell’artista Armandì, è stata donata al Comune di Quartu dall’associazione multiculturale di volontariato Arcoiris ODV ETS. L’opera è situata all’ingresso del Parco del Popolo Kurdo, sulla via Portogallo.

“La scultura rappresenta tre donne di tre età diverse. Vuole rappresentare come tragedie di questo tipo non abbiano età, ne radice nell’esperienza o negli anni della vittima” descrive l’autore Armando Lecca, in arte Armandì. “La città di Quartu non aveva un monumento con questo scopo”. L’Amministrazione comunale ha pertanto accolto con entusiasmo la proposta dell’Associazione, con l’obiettivo di portare un nuovo contributo al processo di sensibilizzazione sul tema e quindi un maggior coinvolgimento dell’opinione pubblica.

L’Associazione Arcoiris ha finanziato e commissionato l’opera, condividendo le finalità già espresse dall’Amministrazione Comunale di sensibilizzazione e di contrasto alla violenza contro le donne, tragicamente evidenziata anche nelle recenti cronache della nostra comunità.

La Presidente dell’associazione Arlen Aquino ha voluto sottolineare come l’iniziativa “fosse inizialmente prevista per il 25 novembre, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ma era stata rinviata a causa del maltempo. Il monumento è un simbolo della lotta alla violenza che a Quartu sino a oggi mancava, ed è un contributo tangibile che attesta la volontà di fermare questo fenomeno, che è vera e propria emergenza sociale. Attraverso l’arte lanciamo un messaggio di denuncia e di sensibilizzazione”

Presenti insieme ai rappresentanti del Comune anche gli studenti delle classi terze dell’Istituto secondario di primo grado di via Portogallo, con i rispettivi docenti. “Abbiamo iniziato a seminare” ha detto l’assessora alle politiche di genere Cinzia Carta “perché cresca e sbocci la cultura del rispetto, capace di formare una società senza violenza”.

Toccante il momento in cui Giulia Marini e Nicola Murgia, volontari del Servizio Civile Universale presso l’associazione Arcoiris, hanno letto un breve scritto di Shakespeare sull’argomento, ricordando a tutti i presenti la storicità dei soprusi sulle donne e la necessità di fermarli.

La pietra utilizzata è trachite di Fordongianus, materiale che si presta bene perché permette di utilizzare anche i colori. I copricapi sono stati trattati con delle resine particolarmente resistenti, ma voglio attirare l’attenzione in particolare sull’ombrello, che è “un elemento di protezione, reale sulle statue, ma anche metaforico, come il senso di protezione che tutta la comunità deve avere per le donne”, conclude Armandì.

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