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L’ONC nega l’accreditamento: cancellata l’esperienza ultraventennale di Sardegna Solidale

L’Organismo Nazionale di Controllo ha deliberato di decretare la fine della gestione dei “volontari per volontari” del Centro di servizio isolano. Ignorate le motivazioni addotte da Sardegna Solidale e la voce di 267 sindaci e dei vescovi sardi. Ora la mobilitazione riparte.

La straordinaria mobilitazione di 267 sindaci, la presa di posizione dei vescovi sardi e le migliaia di firme raccolte, insieme alle ragioni portate all’attenzione dell’Organismo Nazionale di Controllo presieduto da Francesco Profumo (presidente dell’Acri – l’associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni di origine bancaria – e della Compagnia di San Paolo), lo scorso 9 settembre nel corso di una audizione speciale, sono state ignorate: il 28 ottobre l’ONC ha confermato l’inammissibilità dell’associazione Csv Sardegna Solidale Odv alla seconda fase della manifestazione di interesse. Di fatto, l’Onc ha deciso in questo modo di porre fine all’esperienza ultraventennale di Sardegna Solidale.

Nello specifico, l’Organismo Nazionale di Controllo ha ritenuto che l’associazione Sardegna Solidale non avesse titolo per poter essere accreditata e ciò perché non era il soggetto a cui oltre vent’anni fa, il Co.Ge. della Sardegna e la Regione Sardegna avevano affidato il compito di organizzare e gestire il Centro di servizio per il volontariato. L’Onc non dice chi è il vincitore e il titolare di quel bando e si trincera dietro una interpretazione giuridica soggettiva. Quella dell’Onc è dunque una decisione ingiusta e irrispettosa della storia e dell’identità del Csv Sardegna Solidale che, con un vero e proprio cavillo interpretativo, “smontato” dai rappresentanti di Sardegna Solidale nel corso dell’audizione del 9 settembre, cancella l’esperienza del Csv sardo, unico in Italia interamente gestito da volontari (compreso il Direttore-volontario) e da organizzazioni di volontariato, con lo slogan-programma “Volontari per Volontari”.

Ora, nel pieno della seconda ondata della pandemia, in cui il mondo della solidarietà è chiamato a una nuova mobilitazione, il Csv Sardegna Solidale entra in una fase di estrema incertezza e di larga mobilitazione.

I volontari sardi – con il sostegno di vescovi e sindaci – sono decisi a difendere le loro ragioni, la loro identità e la loro storia costruita grazie al Comitato Promotore del Csv Sardegna Solidale che l’Onc non ha voluto riconoscere e che è stato il soggetto vincitore del bando emanato nel 1997 permettendo di esercitare per oltre vent’anni la titolarità sul Csv Sardegna Solidale.

L’Organismo Nazionale di Controllo, in attuazione di quanto previsto dalla nuova riforma del Terzo Settore, svolge infatti, nell’interesse generale, funzioni di indirizzo e di controllo dei Centri di servizio per il volontariato italiani. È costituito da tredici membri designati per legge (non eletti). Sette membri sono designati dall’Acri (compreso, per legge, il presidente), due dal Forum del Terzo Settore (di cui uno obbligatoriamente del mondo del volontariato, anche se oggi così non è), due dal Csvnet, uno dal Ministero del Lavoro e Welfare e uno dalla Conferenza Stato-Regioni. Nessuno dei componenti dell’Onc è volontario e la maggioranza dei membri è di provenienza del mondo delle fondazioni bancarie.

L’Onc è rimasto sordo alle ragioni documentali, tutte messe a disposizione, e alla straordinaria mobilitazione a favore di Sardegna Solidale.

A ritenere “inaccettabile” la decisione dell’Onc, giunta lo scorso 29 luglio, di non accreditare Sardegna Solidale era stata per prima la Conferenza Episcopale Sarda che lo scorso 3 agosto con una nota aveva chiesto “un ripensamento della decisione adottata”, ritenuta “ingenerosa per tutti coloro che si impegnano – particolarmente in questa fase storica – a trovare soluzioni di unità e di fraternità per la nostra gente”. I vescovi avevano anche richiamato l’udienza speciale concessa il 30 novembre del 2018 da Papa Francesco ai volontari di Sardegna Solidale durante la quale Bergoglio incoraggiò Sardegna Solidale “a proseguire con spirito di intesa e di unità; potrete così diffondere più capillarmente la cultura della solidarietà”.

Alla lettera dei vescovi era poi seguito l’8 agosto l’appello del presidente del Comitato promotore di Sardegna Solidale, don Angelo Pittau, al presidente dell’Onc Francesco Profumo, nel quale il sacerdote villacidrese, chiedendo un incontro che consentisse a Sardegna Solidale di poter esporre le sue ragioni, così spiegava: “L’Onc sembra avvalersi di un cavillo burocratico assolutamente inconsistente e pretestuoso, frutto di una lotta sotterranea che ci ha calunniato in questi anni, che ci ha portato a processi che abbiamo sempre vinto. Tutto questo ci offende e tristemente ci fa rammaricare per una persecuzione ingiusta e costante che ci fa diventare vittima. Ecco perché noi e tutti i volontari sentiamo ingiusta questa decisione di inammissibilità”.

Anche padre Salvatore Morittu, fondatore dell’associazione Mondo X Sardegna e figura rappresentativa del volontariato isolano, lo scorso 9 agosto aveva espresso la sua vicinanza a Sardegna Solidale con una lettera nella quale si legge: “Perché sfiduciare chi e coloro che si sono spesso sostituiti all’azione dello Stato, assicurando servizi vitali per famiglie e comunità? La nostra associazione si oppone fermamente alla decisione dell’Onc ed è al fianco del Csv Sardegna Solidale, grata e riconoscente di quanto è stato fatto e – siamo certi – sarà fatto per stare accanto agli ultimi con forza e legittimità”.

La mobilitazione a favore di Sardegna Solidale è poi proseguita grazie ai sindaci sardi. Su iniziativa del primo cittadino di Ozieri Marco Murgia, ben 267 avevano infatti sottoscritto in queste settimane una lettera di solidarietà nella quale, riconoscendo che “le organizzazioni di volontariato, anche grazie al supporto loro offerto dal Csv Sardegna Solidale, rappresentano, specie per le amministrazioni locali, un prezioso strumento che opera ed interviene anche dove le istituzioni non riescono o non arrivano”, confidano “nel buon senso delle donne e degli uomini che compongono l’Organismo Nazionale di Controllo affinché intervengano per risolvere la situazione inquadrandola nella giusta dimensione”.

A sostegno della richiesta di Sardegna Solidale di rivedere il mancato accreditamento da parte dell’Onc centinaia di attestati di altrettante organizzazioni ed era anche stata organizzata anche una raccolta di firme lanciata dall’associazione Amici di Sardegna che sulla piattaforma charge.org aveva portato 3500 persone a chiedere all’Onc di rivedere la sua posizione.

Oggi la mobilitazione, temporaneamente sospesa in attesa delle definitive determinazioni dell’Onc, riprende. Su diversi fronti e con maggiore vigore per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle ingiuste decisioni adottate dell’Onc.

21 marzo, Giornata della Memoria e dell’Impegno: manifestazione a Cagliari

Giovani, studenti, volontari e rappresentanti delle istituzioni del Terzo Settore. Tutti insieme a Cagliari giovedì 21 marzo, primo giorno di primavera, per la manifestazione regionale della 24a Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale.

La manifestazione cagliaritana si terrà in contemporanea con quella nazionale in programma a Padova sul tema “Passaggio a Nord-Est. Orizzonti di Giustizia sociale” e in altre centinaia di piazze in Italia, in Europa e in America.

Programma. L’iniziativa prenderà il via alle ore 08.30 all’Istituto Buccari in piazza dei Centomila. All’esterno della scuola – si legge nella nota di presentazione –  verrà collocata una ceramica artistica in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Da piazza dei Centomila, gli studenti partiranno in corteo fino a Piazza del Carmine. , partire dalle 10, è previsto il saluto delle istituzioni e delle autorità. Alle ore 11 in punto si arriverà al cuore della manifestazione: la lettura dei nomi delle oltre 900 vittime innocenti delle mafie, declamati da giovani, studenti, volontari e semplici cittadini. Tra i nomi che verranno letti ci saranno anche quelli dei sardi Emanuela Loi (l’agente di Polizia di Sestu morta nella strage di via D’Amelio), di Bonifacio Tilocca (padre del sindaco di Burgos e ucciso da un attentato dinamitardo nel 2004), e del sacerdote don Graziano Muntoni, ucciso ad Orgosolo nel 1998. Dopo il collegamento con la manifestazione nazionale per seguire l’intervento di don Luigi Ciotti, la chiusura affidata alla musica del gruppo Carovana Folk.

«Come ogni anno, nel primo giorno di primavera, simbolo di rinascita, la rete di Libera, le istituzioni, gli enti locali, le associazioni, le realtà del volontariato e del Terzo Settore, le scuole e tanti cittadini, assieme ai familiari delle vittime, si ritroveranno anche in Sardegna per ricordare nome per nome tutti gli innocenti morti per mano delle mafie, creando in tutto il Paese un ideale filo di memoria, quella memoria responsabile che dal ricordo può generare impegno e giustizia nel presente» afferma il referente di Libera Sardegna, Giampiero Farru.

La manifestazione arriva a Cagliari dopo le tappe a Sestu (2016), Olbia (2017) e Alghero (2019) per « ricordare anche ai rappresentanti delle istituzioni che non bisogna mai e in nessun modo abbassare la guardia nella lotta alle mafie» conclude Farru

“La memoria diventa impegno”. A Gergei il campo di Libera Sardegna su legalità e antimafia

Un campo di volontariato e formazione nel segno della legalità e dell’antimafia. Protagonisti quattordici giovani arrivati da tutta Italia a Gergei per “E!state Liberi!”, campo organizzato da Libera Sardegna insieme al centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale. Fino a domenica 22 luglio, nella struttura Su Piroi, confiscata anni fa alla criminalità e ora diventata il centro del volontariato isolano, i ragazzi parteciperanno ad incontri, dibattiti, attività laboratoriali e sul territorio, approfondendo il tema “La memoria diventa impegno”. Tra gli esperti che parteciperannno agli incontri il magistrato Guido Pani e il rappresentante dell’Associazione Familiari Vittime delle Mafie Pino Tilocca. Tra i momenti più importanti della settimana, giovedì 19 luglio, in occasione del ventiseiesimo anniversario della strage di via d’Amelio a Palermo, i ragazzi andranno a Sestu a rendere omaggio alla memoria di Emanuela Loi e incontreranno Claudia e Marcello Loi, sorella e fratello dell’agente uccisa dalla mafia.

Il programma delle attività – si legge in una nota di Libera Sardegna- prevede l’impegno dei giovani partecipanti nella sistemazione del bene confiscato (pulizia terreno, messa a dimora di nuove piante, manutenzione ex pistino e manutenzione piantagione fichi d’India), ma anche la visita ad alcune realtà associative del territorio sardo e l’incontro con la comunità di Gergei. Il campo verrà allestito grazie all’impegno di Libera Sardegna, Mo.VI Sardegna, Sos Quartu, Oratorio Giovanni Paolo II di Gergei, Avo Isili, Croce Verde Isili e Protezione Civile Sarcidano Isili.

Dopo l’inaugurazione, avvenuta nella giornata di domenica 15 luglio con l’accoglienza e il benvenuto dato dal referente regionale di Libera Sardegna Giampiero Farru, del sindaco di Gergei Rossano Zedda, del parroco di Gergei don Pasquale Flore, di Claudia Loi dell’Associazione Familiari Vittime di Mafia e del comandante della stazione dei Carabinieri di Gergei. Interverranno anche Nanda Sedda (referente del campo di volontariato e di formazione sui beni confiscati), Gianluca Ardu (responsabile del campo) e di Isa Saba (referente della formazione di Libera Sardegna). Nella giornata di lunedì è in programma l’incontro di formazione su Libera, tenuto dal referente regionale Giampiero Farru e dal responsabile della formazione dell’associazione Isa Saba. Martedì il laboratorio sulla legge 109/96 sull’uso sociale dei beni confiscati alla criminalità, che proseguirà nel pomeriggio con un seminario a cui prenderanno il magistrato Guido Pani, il sindaco di Gergei Rossano Zedda, il referente di libera Sardegna Giampiero Farru, un rappresentante dell’Arma dei Carabinieri nel territorio e il comandate della Stazione Forestale di Isili. Sempre nel pomeriggio verrà inoltre presentato da Elena Frau, Nanda Sedda e Mor Sow il progetto “Le trame del mondo”, che prevede un rilancio della struttura di Su Piroi. Mercoledì, momento di formazione sul ventiseiesimo anniversario della strage di via D’Amelio e nel pomeriggio parteciperanno a Donigala Fenughedu al seminario organizzato da Sardegna Solidale dal tema “Privacy: adeguare la tua associazione al nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali”. Giovedì il ricordo della giovane agente morta a Palermo mentre nel pomeriggio è previsto un incontro a Gerrei con la referente formazione di Libera Sardegna Isa Saba sul tema “La memoria diventa impegno”. Venerdì 20 l’incontro con Pino Tilocca dell’Associazione Familiari Vittime di Mafie, e la visita a Isili dei laboratori artigiani del tessuto e del rame. Sabato 21, visita ad Alghero e in serata parteciperanno alla conferenza “Il gesto della legalità”, tenuta dal referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

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