di Davide Atzori
Stay hungry (già lo siamo) stay foolish (un poco alla volta)
E’
bene iniziare con una riflessione:
Ciò che rende questa iniziativa appetibile ai giovani sardi , è la possibilità di scelta.
La consapevolezza di avere un bagaglio di esperienze, di cultura, di competenze, di essere spendibili, incontra miracolosamente, come poche volte è successo, una considerevole richiesta.
Sono 250 le aziende che hanno messo sul piatto la bellezza di 3.600 offerte di impiego. L’offerta dovrebbe soddisfare la domanda. In un clima sereno di reciproco scambio, le aziende incontreranno tutte le persone interessate, il 24 e il 25 Gennaio alla Fiera Campionaria di Cagliari.
Sarà utile interfacciarsi con molteplici realtà imprenditoriali, poiché verrà incoraggiato il confronto e la conoscenza sulle nuove tecnologie in utilizzo , non mancheranno analisi riguardo le nuove dinamiche economiche e riflessioni sui cambiamenti nel mercato del lavoro.
Come iscriversi
Tramite i siti www.sardinianjobday.it e www.sardegnalavoro.it, sarà possibile registrarsi sulla piattaforma SIL, dove verrà chiesto di compilare l’apposita sezione dedicata al CV e candidarsi di conseguenza al profilo che si ritiene più interessante e più adatto ai propri studi e capacità.
Le iscrizioni hanno validità fino all’8 Gennaio, dopodiché gli operatori dei Centri per l’impiego procederanno a valutare le caratteristiche e i meriti dei singoli aspiranti, dando il via ad una prima fase preliminare.
L’80% per cento dei posti messi a disposizione sono a tempo indeterminato, il che fa ben sperare in un futuro professionale meno precario.
La vera sfida è quella non solo di coinvolgere i disoccupati e i giovani, ma di rendere “ globale” la ricerca di un’occupazione in una realtà spesso troppo asfitica e provinciale come quella sarda, ricca di talento ma scevra di occasioni. Per quanto riguarda le vacancies all’estero, i posti sono attualmente 90, e i settori privilegiati sono quello sanitario e ICT.
Questo tipo di politica sul territorio è certamente una scommessa che potrà ridare, si spera, anche nei prossimi anni opportunità a chi ne ha bisogno.