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Tag: verde pubblico quartu

Quartu, lavoratori verde pubblico: «Siamo stanchi delle promesse» [Video]

I lavoratori del verde pubblico proseguono la loro protesta sotto il palazzo comunale a Quartu Sant’Elena. I trenta dipendenti, a casa dallo scorso 14 maggio, da una settimana protestano in attesa del via libera del bando di gara che gli consentirà di tornare al lavoro.

«Siamo stanchi delle promesse» racconta Davide Vargiu «In 24 ore di ci siamo ritrovati senza lavori per cause che non sono nostre». In serata, i lavoratori saranno presenti in consiglio comunale per far sentire la loro voce.

Ecco l’intervista completa sulla pagina facebook di Profilo Sociale

4/6/19 – Protesta verde pubblico Quartu

Continua la protesta degli operatori del #verdepubblico cittadino sotto il Comune di #QuartuSantElena. A farsi portavoce uno dei manifestanti, Daniele Vargiu

Pubblicato da Profilo Sociale su Martedì 4 giugno 2019

Tra gli striscioni appesi all’ingresso del palazzo comunale “Dimissioni subito” e “Erba alta, zecche, pulci, rifiuti: Quartu città turistica”

Quartu, pronta nuova protesta verde pubblico; caos in consiglio sul lungosaline

Non si ferma la protesta dei lavoratori del verde pubblico a Quartu Sant’Elena. Da alcuni giorni, la manutenzione nei parchi della città è gli spazi verdi sono chiusi. I lavoratori, già in stato di agitazione, sono pronti ad una nuova manifestazione sotto il consiglio comunale se non otterranno certezze entro il 29 maggio.

Appalto sospeso grave danno per i cittadini «Nonostante gli accordi firmati dieci mesi fa, con l’impegno dell’amministrazione a garantire le risorse, la continuità del servizio e dei livelli occupazionali – ha detto in una nota la segretaria territoriale Flai Cgil Valentina Marci – l’appalto è nuovamente sospeso, con un gravissimo danno per i cittadini, che ancora una volta vedranno la propria città in uno stato di abbandono e degrado, e per i trenta lavoratori senza reddito e senza alcun ammortizzatore dal 14 maggio». Secondo la Flai (Federazione Agro Industriale) CGIL si tratta di una palese dimostrazione di inaffidabilità e denuncia anche l’assoluta mancanza di trasparenza e tempestività nelle comunicazioni da parte dell’amministrazione. Nel frattempo – prosegue la nota – le procedure dell’ultima gara, che prevede un affidamento  per 18 mesi, sarebbero state bloccate per una presunta irregolarità ma non c’è alcuna certezza sulle reali motivazioni dei ritardi.

Pronta una nuova mobilitazione «L’assessora all’Ambiente Tiziana Terrana – ha spiegato Valentina Marci – ci ha comunicato che al momento attuale gli uffici stanno valutando le offerte tecniche della gara ma nessuno chiarisce quando ripartirà l’appalto». Per domani sembra sia prevista, sempre secondo le comunicazioni dell’assessora, una seduta pubblica per l’apertura delle offerte economiche relative a un affidamento “tampone” di 65 giorni, che partirebbe entro tre giorni. Da qui la decisione di sindacato e lavoratori di aspettare fino al 29 maggio per capire se il servizio, seppure temporaneamente, ripartirà. Altrimenti – conclude la nota dell’organizzazione – lo stato di agitazione si trasformerà in una vera e propria mobilitazione con presidio davanti al Comune.

Caos in consiglio sulla mozione Lungosaline. Intanto non si fermano le polemiche sulla chiusura del Lungosaline in viale Colombo. Nel pomeriggio di oggi, il consiglio comunale si è concluso dopo che il sindaco Stefano Delunas ha stracciato, durante la discussione, l’ordine del giorno presentato dalla minoranza. La denuncia arriva dal consigliere del PD, Francesco Piludu con un post sulla sua pagina facebook : «Il Sindaco ha stracciato, durante la discussione, l’Ordine del Giorno, presentato dalla minoranza di centrosinistra e civica, dicendo che era carta straccia e che la discussione era inutile. Vergognoso per i cittadini avere persone così che li dovrebbero rappresentare con una maggioranza di centrodestra complice e incapace di portare avanti l’azione amministrativa»

«Nell’Ordine del Giorno – prosegue Piludu – chiediamo che si faccia quanto prima per riaprire, anche parzialmente e sicuramente per i mezzi di soccorso, il Viale Colombo, oltre che monitorare la viabilità e dare indicazioni. Quartu ha bisogno di risposte non di rinvii o deleghe ad altri. Sul gesto antidemocratico di accartocciare i documenti veramente credo che gli organismi preposti faranno le loro valutazioni» ha concluso il consigliere.

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