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Anno: 2019

Aeroporto Elmas, sciopero controllori di volo

Disagi per i passeggeri dell’aeroporto Cagliari-Elmas per uno sciopero dai controllori del traffico aereo proclamato dal sindacato Unica (Unione italiana per il controllo e l’assistenza di volo) per venerdì 3 maggio.

I lavoratori del centro aeroportuale di Cagliari Elmas, incroceranno le braccia dalle ore 12.00 alle 16.00 «a causa di gravi ed irrisolti problemi di natura tecnico-operativa, logistica e di gestione del personale» scrive il sindacato in una nota.

«L’adeguamento delle infrastrutture fatiscenti ed obsolete richiesto da anni è necessario ed improcrastinabile in uno scalo come quello del capoluogo sardo che ha visto crescere il traffico aereo dell’11,8% negli ultimi tre mesi dell’anno e si stimano cifre da record per la stagione estiva in arrivo» concludono i lavoratori.

Restano garantite le prestazioni assicurate dalla normativa vigente.

Dal palco al campo: i teatri lirici si sfidano per l’Europeo di calcio a Cagliari

Dal palco dei teatri lirici di tutta Europa al campo del CUS Cagliari. Mercoledì 1 maggio, a partire dalle ore 10.00 sui campi della Cittadella Sportiva “Sa Duchessa” in via Is Mirrionis 3, è in programma la 51esima edizione del Campionato Europeo di Calcio per Teatri.

La competizione, nata a Zurigo in Svizzera nel 1970, arriva per la prima volta nel capoluogo sardo, organizzata dal Gruppo Calcio Teatro Lirico di Cagliari, dal Teatro Lirico di Cagliari, in collaborazione con il Gruppo Calcio del Teatro Scala di Milano e l’MSP Italia – CONI, CUS Cagliari.

Otto le squadre in campo: Teatro Lirico di Cagliari, alla seconda partecipazione nella rassegna, Teatro alla Scala di Milano, Teatro degli Arcimboldi di Milano, Teatro La Fenice di Venezia, Wojtyla FC di Vienna, Theater Basel, Slovene National Theatre di Maribor, Konzert und Theater St. Gallen.

Questi i giocatori della squadra del Teatro Lirico di Cagliari è composta da: Rossano Aresti (cornista), Giovanni Chiaramonte (contrabbassista), Antonio Ferraro (fonico), Alessandro Ferrari (cornista), Fabrizio Frustaglia (figurante), Emanuele Galanti (violoncellista), Alessio Lai (personale di sala), Gianluca Lai (calzolaio), Alessandro Maddaluno (macchinista), Federico Mauri (cornista), Luca Milia (figurante), Simone Murgia (figurante), Vincenzo Paci (macchinista), Giorgio Piras (figurante), Oscar Piras (tenore), Stefano Piras (fonico), Alessandro Raffa (tenore), Mirko Schirru (ufficio provveditorato ed economato), Antonio Staico (figurante), Fiorenzo Tornincasa (tenore). L’allenatore è Gigi Moi.

L’ingresso alla manifestazione è libero. Il programma della giornata prevede i seguenti appuntamenti: alle ore 09.00, la cerimonia di apertura della manifestazione; dalle ore 10 alle 14 le fasi eliminatorie del Torneo; dalle ore 15 alle 18.30 semifinali e finalissima del Torneo e dalle ore 19 all 20, la cerimonia di premiazione.

I testimonial per l’edizione cagliaritana sono due giocatori importanti nella storia del Cagliari: Mario Brugnera, campione d’Italia con i rossoblu nella stagione 1969/1970 e David Suazo, attaccante del Cagliari, secondo miglior marcatore di sempre dopo Gigi Riva.

Guinness World Record solidale a Cagliari

Il progetto è nato da un’idea dei Lions coordinati tra i distretti di Sardegna, Lazio e Umbria, e si propone di raccogliere gli occhiali usati per donarli ai poveri che non possono permettersi l’acquisto.

Qui a Cagliari i Lions raccolgono tutto l’anno gli occhiali nella loro casa di accoglienza fianco ospedale Businco.

All’iniziativa hanno partecipato anche diverse farmacie, negozi di ottica ed il risultato è stato eclatante tanto da raddoppiare in larga cifra il record precedente detenuto dal Giappone.

Circa 43 mila occhiali raccolti (il record da battere era di 19mila) e messi in file parallele al Poetto da via Capri che, in totale, messi in fila indiana coprirebbero la distanza di circa 4 km.

Monumenti Aperti, al via la 23esima edizione

Undici fine settimana da fine aprile a novembre, 800 luoghi da visitare. 20mila volontari. Tutto pronto per il via ufficiale della ventitreesima edizione di Monumenti Aperti. La manifestazione, coordinata da Imago Mundi Onlus e coadiuvata da un qualificato Comitato Scientifico Promotore composto da istituzioni locali, privati ed enti, partirà sabato 26 e domenica 27 aprile con i comuni di Bauladu, Bosa, Tula e Uta.

Nuovi comuni. La manifestazione durerà sette fine settimana consecutivi: dal 26-27 aprile al 8-9 giugno e proseguirà con altri quattro appuntamenti tra la fine di settembre e i primi dieci giorni di novembre. 62 i comuni sardi coinvolti e undici quelli delle penisola tra Emilia Romagna e due nuovi regioni che sono entrate a far parte della “rete”: Lombardia e Puglia. In Sardegna, rispetto al 2018, sono arrivate le adesioni dei comuni di Ales, Assolo, Decimoputzu, Genuri, Muravera, Neoneli, Siliqua, Tertenia, Tula, Vallermosa, Villaputzu e Villaspeciosa.

Radici al futuro. Il tema di quest’anno è “Radici al futuro” ovvero – si legge nella nota di presentazione – ciò che ci appartiene come storia e su cui poggia il domani delle comunità. Trae ispirazione dalle politiche europee tese a valorizzare l’intero patrimonio culturale tangibile, intangibile e digitale, accessibile e inclusivo; ne rilancia la visione come strumento per favorire il senso di appartenenza alla comunità locale, come dialogo tra le generazioni, dando valore al confronto e all’arricchimento reciproco. Radici al futuro disegna l’attingere alle tradizioni culturali e alla storia per costruire la società futura all’insegna della creatività e dell’innovazione. Il patrimonio culturale diventa, quindi, fonte continua di apprendimento e di ispirazione, e la base di una cittadinanza attiva e responsabile.

Da vedere. Fra i siti aperti da visitare: la chiesa di Santa Maria di Uta, meraviglioso esempio di architettura romanica in Sardegna, il Castello Malaspina a Bosa, la Cattedrale e la casa natale di Gramsci ad Ales, l’area archeologica di Nora, l’Argentiera – Museo della Miniera a Sassari, uno dei maggiori esempi di archeologia mineraria della Sardegna, la Chiesa di San Lorenzo di Porto Rotondo e la Torre della Quarta Regia in località Sa Scafa, a Cagliari.

Progetti collaterali. Tra i progetti che affiancano la manifestazione “Le parole della bellezza” dedicato agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado;”Viva Voce – racconta la tua città” progetto che vuole costruire una mappa dei monumenti e dei luoghi d’Italia con le voci dei cittadini; “Gusta la città”, uno scambio tra cultura, arte e gastronomia; “Monumenti in musica” con alcuni momenti musicali in luoghi di particolare pregio storico e artistico che andranno ad arricchire lo svolgimento delle visite guidate. Non mancheranno anche quest’anno gli itinerari per percorrere le vie della Sardegna e da quest’anno anche della Lombardia.

Programma completo. Si parte sabato 27 e domenica 28 aprile con Bauladu, Bosa, Tula e Uta. Sabato 4 e domenica 5 maggio, la manifestazione è in programma a Milano, Monastir, Nuraminis, Quartucciu, Samatzai, San Gavino Monreale, San Sperate, Sestu, Sanluri, Sassari, Tortolì/Arbatax, Ussana a Villasor. Il fine settimana successivo (11 e 12 maggio) toccherà a Alghero, Arbus, Cagliari, Guspini, Olbia, Ploaghe, Padria, Porto Torres/Asinara, Thiesi e Usini. Sabato 18 e domenica 19 maggio, la rassegna verrà ospitata ad Ales, Decimoputzu, Lunamatrona, Pula, Quartu Sant’Elena, Sant’Antioco, Siliqua, Vallermosa, Villanovafranca, Villaspeciosa. Sabato 25 e domenica 26 maggio si passerà per Cantù, Cossoine, Osilo, Sardara, Selargius, Settimo San Pietro, Terralba, Torralba, Villamassargia, Villanovaforru e Villasimius. Sabato 1 e domenica 2 giugno a Como, Cuglieri, Dolianova, Genuri, Iglesias, Monserrato, Muravera, Serramanna, Villacidro, Villamar e Villaputzu. Sabato 8 e domenica 9 giugno ad Assolo, Gonnosfanadiga e Neoneli. Poi, una pausa fino al 28 e 29 settembre con il comune di Cantù. Ad ottobre, il 19 e il 20, a Copparo; il 26 e il 27 a Bitonto, Ferrara, Giovanazzo e Grumo Appula. L’ultimo fine settimana è fissato per il 9 e il 10 novembre tra Modugno, Palo del colle e Terlizzi.

25 aprile: buona Festa della Liberazione!

25 aprile. È questa la data simbolo: la Festa della Liberazione.

La data coincide con il 25 aprile 1945, l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti dalla Repubblica di Salò dalle città di Milano e Torino. Pochi giorni prima, tra il 21 e il 28 aprile, erano state liberate le città di Bologna, Genova e Venezia.

In quella giornata fu proclamato uno sciopero generale, annunciato anche via radio su “Milano Libera” da Sandro Pertini, all’epoca membro del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), poi diventato Presidente della Repubblica, il 9 luglio 1978. «Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire».

La resa definitiva del ventennio fascista è stata 29 aprile 1945 con la firma della resa di Caserta che sancì la fine della campagna d’Italia e la sconfitta delle forze armate nazifasciste. Il documento prevedeva la resa incondizionata  a partire dal 2 maggio dello stesso anno.

Un anno dopo, il 22 aprile 1946, il re Umberto II su proposta del Presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi, emanò un decreto legislativo che diceva: «A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale». La festività è stata fissata per legge il 27 maggio 1949 (legge 260),

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