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Regionali 2019, il racconto delle elezioni su Profilo Sociale e in radio

Chi sarà il prossimo presidente della Regione? 

Lunedì 25 febbraio a partire dalle ore 09:00 la squadra formata da Profilo Sociale, RSE Radio Sant’Elena, Radio Kalaritana e Radio Golfo degli Angeli vi racconterà in diretta i risultati delle elezioni regionali.

Collegamenti con le sedi elettorali e i candidati.

Le voci degli elettori e dei giornalisti.

I commenti dei social.

Una offerta multicanale (rivista, radio e social) per seguire il dopo voto.

Tutto in diretta video sulla pagina Facebook di Profilo Sociale; in FM, DAB+ e in streaming sui canali delle tre radio.

In occasione dell’importante appuntamento elettorale, alle tre emittenti radiofoniche che hanno già collaborato in occasione della diretta elettorale per le Politiche delle del 4 marzo 2018, si aggiunge la redazione della rivista online della cooperativa STARTER che segue le elezioni regionali con una sezione dedicata sul sito profilosociale.it

Elezioni Regionali Sardegna – La diretta

#Regionali2019 – Un’unica squadra in direttaProfilo Sociale RSE Radio Sant'Elena Radio Kalaritana e Radio Golfo degli Angeli tutti uniti il 25 febbraio per raccontarvi i risultati delle elezioni per il nuovo presidente della RAS – Regione Autonoma della Sardegna

Pubblicato da Profilo Sociale su Giovedì 7 febbraio 2019

“Sardi, andiamo a votare” – l’invito della Pastorale Sociale e del Lavoro

Un appello a tutti gli uomini di buona volontà, cattolici e non.

Quest l’invito della Pastorale Sociale e del Lavoro riunitasi in seduta regionale ad Oristano.

Il 24 febbraio l’espressione del proprio voto sarà il minimo comune denominatore che dovrà essere presente alle Regionali.

L’invito poi si amplifica descrivendo i punti fondamentali, nel rispetto anche della fede cattolica, che la Pastorale cerca nel nuovo presidente della Regione Sardegna.

Le priorità

  • nuovo modello di sviluppo con la persona al centro e lo sviluppo delle risorse territoriali;
  • accoglienza, inclusione e integrazione;
  • lavoro, inteso come un’azione collettiva e di enorme valore sociale. A questo proposito il pensiero della Pastorale verte su un punto preciso di discordanza con l’attuale politica:

Non condividiamo la corrente di pensiero per cui si può vivere bene senza lavorare e affidando al welfare il compito di finanziare la disoccupazione e la sottoccupazione.

  • Istruzione che sia il rilancio di una formazione professionale non illusoria, accessibile a tutti e qualificante;
  • infrastrutture: L’indice di accessibilità della Sardegna è venti punti inferiore alla media italiana […] bisogna definire quanto prima le questioni legate alla condizione di insularità;
  • sanità: preoccupanti appaiono i problemi degli anziani, dei malati psichiatrici e dei disabili;
  • spopolamento: l’emorragia non è stata nemmeno tamponata, il tasso di fecondità delle donne sarde è tra i più bassi in Italia, e, di certo, incentivi specifici per le giovani coppie che decidono di restare nei paesi dell’interno contribuirebbero ad arrestare il fenomeno;
  • rispetto della natura e dell’ambiente: interventi come bonifiche e riqualificazioni di siti produttivi propedeutici all’avvio di riconversioni economiche

Turismo, botta e risposta sulla proposta di tassa regionale di sbarco

Il turismo sarà uno dei principali argomenti della campagna elettorale. Sul tema, arriva la proposta di legge, avanzata da Antonello Peru e Alessandra Zedda (Forza Italia), che prevede una tassa a carico dei non residenti in Sardegna a fini turistici e a prescindere dalla struttura ricettiva prescelta. Una tassa regionale di sbarco che semplificherebbe la vita dei turisti e degli albergatori perché verrebbe riscossa direttamente al momento dell’emissione dei biglietti aerei o navali e che renderebbe omogeneo in tutta la Regione il contributo economico richiesto ai viaggiatori.

L’imposta di soggiorno in vigore è prevista da una legge nazionale e viene prelevate dalle strutture ricettive interessate, dai Comuni che la applicano per i giorni di permanenza ma che lasciano esenti gli hotel. Secondo i due consiglieri regionali, a fronte dei quattordici milioni di arrivi nel 2017, solo tre milioni hanno pagato la tassa di soggiorno. Questo ha permesso un introito di trenta milioni per i Comuni. «Con l’imposta di sbarco, a pagare sarebbero tutti i turisti, e ai Comuni inseriti nell’elenco regionale delle località turistiche o città d’arte andrebbero circa 45 milioni di euro da ripartire in proporzione al numero di presenze turistiche, sulla base di un contributo nel biglietto di 3 euro. Restano fuori, ovviamente, i centri che preferiscono continuare ad attuare la tassa di soggiorno» riporta il sito Ansa.it. Per la Zedda si tratta di un metodo per avere una tassa uguale per tutti e che esonerebbe alcune categorie come le scolaresche e chi arriva nell’isola per motivi di lavoro e salute.

Pronta la risposta dell’assessore regionale al Turismo, Barbara Argiolas (PD): «La proposta di una tassa di sbarco per i turisti che scelgono la Sardegna è esattamente ciò di cui non ha bisogno la nostra isola per rafforzare il suo richiamo turistico. Chi fa turismo sa bene che oggi la Sardegna ha bisogno di essere riconosciuta come destinazione accogliente e ospitale, facilmente raggiungibile dal resto d’Europa e dal mondo in tutti i mesi dell’anno. Una nuova tassa, cioè una barriera d’ingresso, avrebbe una ricaduta d’immagine e comunicativa a dir poco nefasta».

«La possibile applicazione di una doppia imposta in quei Comuni che non volessero rinunciare alla “loro” tassa di soggiorno – prosegue la Argiolas – sulla base di quale criterio verrebbero redistribuiti i proventi? Le presenze dichiarate che dicono di essere stimate al 25%? Dilettantismo e approssimazione portano solo disastri: l’unica ricaduta possibile quando si lanciano proposte su argomenti che non si conoscono». «A mio parere, una Regione seria, invece di inventarsi nuove tasse, deve lavorare per combattere l’abusivismo in tutti i settori e non solo in quello alberghiero. E soprattutto deve lasciare ai Comuni la facoltà di decidere in autonomia se applicare o meno la tassa di soggiorno, che non è una originale pensata sarda ma un contributo che i turisti conoscono e pagano abitualmente in tutte le parti del mondo» ha concluso l’assessore regionale.

Le parole dell’astensionismo

di Alessandro Atzeni

L’opinione pubblica si è espressa in seguito al record negativo di affluenza per le elezioni suppletive che hanno visto la vittoria dell’ormai neo deputato alla Camera Andrea Frailis, per il Campo Progressista di Sardegna.

In generale la motivazione, secondo i nostri lettori è da ricondurre alla scarsa informazione e alla sfiducia degli elettori nei confronti di questo mostro chiamato politica.

Alcuni ritengono che sarebbe stato più utile unire queste votazioni alle regionali del 24 febbraio per diminuire i costi legati ad un’elezione, altri inneggiano ad un invalidamento proprio a causa della scarsa affluenza.

Nonostante tutto una frase capeggia al di là di tutte le considerazioni: chi non vota ha sempre torto;

per questo abbiamo stilato un piccolo vocabolario in costante e continuo aggiornamento, che può aiutare ad identificare un elettore astenuto:

  • Confusione
  • Delusione
  • Disorientamento
  • Inutilità: ossia inconsapevolezza sul quanto sia importante partecipare e, di conseguenza, il parere e voto di ognuno
  • Protesta
  • Pigrizia
  • Scarsa varietà: nella scelta di candidati
  • Sfiducia

Elezioni Suppletive: vince Andrea Frailis

Andrea Frailis è il nuovo deputato del collegio uninominale Cagliari 1. Il giornalista, candidato con la coalizione di centrosinistra Progressisti di Sardegna ha vinto con il 40,46% delle preferenze (15.581 voti totali) preceduto Luca Caschili del Movimento Cinque Stelle con il 28,92% (11.139), Daniela Noli per la coalizione del centrodestra 27,80% (10.707) ed Enrico Balletto per la lista CasaPound che ha chiuso con il 2,81% (1.083). Molto bassa la percentuali dei votanti. Alle 23 ha votato il 15,56% (39.147 votanti) degli aventi diritto al voto.

Dati definitivi. Secondo i dati ufficiali del Viminale, per Frailis sono stati decisivi i voti conquistati a Cagliari  dove ha vinto con il 45,31% (10.275 voti), seguito dalla Noli 25,87% (5.856), Caschili 25,73% (5.825) e Balletto 3,10% (701). A Maracalagonis ha vinto la Noli 43,63% (377 voti), Caschili 34,72% (300), Frailis 19,44 % (168) e Balletto 2,20% (20). A Quartucciu, Caschili si impone di misura con il 35,33% (626 voti), poi Frailis 34,20% (606 voti), Noli 27,31% (484), Balletto 3,16 (56). Il candidato del Movimento CinqueStelle vince anche a a Sinnai 40,27% (894 voti), poi Frailis 32,16% (714), Noli 25,86% (574)   Balletto 1,17% (38). A Burcei vince nettamente la Noli 58,77% (201), Frailis 21,35% (73), Caschili (17,54%) e Balletto 2,34% (8).  La Noli passa in vantaggio a Villasimius con il 37,58% (183), Frailis 35,32% (172), Caschili 23,61% (115) e Balletto 3,49% (17). A Quartu Sant’Elena, Frailis ha la meglio con il 34,50% (2.588), Caschili 32,32% (2.424), Noli 30,73%  (2.305), Balletto 2,45% (184).  A Monserrato, Frailis vince con il  37,86% (1.003), Caschili 33,33% (895), Noli 27,08% (727) e Balletto 2,23% (60)

Commenti. «Ho appena chiamato Andrea Frailis, complimentandomi per la sua vittoria alle elezioni suppletive. Anche se i dati non sono ancora definitivi, ad un’ora e mezza dalla chiusura delle urne il risultato appare già chiaro – scrive Luca Caschili sulla sua pagina facebook  – Ci sarà tempo per commentare ed analizzare questo esito che offre tanti spunti di riflessione. Da subito però voglio ringraziare tutti gli elettori che mi hanno votato e hanno dato fiducia al Movimento 5 Stelle. È stato un mese molto bello e coinvolgente, durante il quale ho potuto toccare con mano l’entusiasmo di tanti cittadini che mi hanno sostenuto. Grazie ancora a tutti»

Votanti. Queste le percentuali ufficiali: Cagliari: 17,17%; Maracalagonis 12,94%; Monserrato: 15,45%: Quartucciu 15,82%; Quartu Sant’Elena 12,47%; Sinnai 15,19%; Burcei 14,59%; Villasimius 14,75%

Deputati. Frailis prende il posto di Andrea Mura (Movimento Cinque Stelle) dimessosi lo scorso 4 agosto. In attesa della conferma ufficiale, il nuovo eletto rinforzerà le liste del centrosinistra con Romina Mura e Gavino Manca (entrambi nel gruppo parlamentare del Partito Democratico). I cinquestelle passano da undici a dieci deputati: Pino Cabras, Luciano Cadeddu, Mara Lapia, Mario Perantoni, Nardo Marino, Emanuela Corda, Andrea Vallascas, Lucia Scanu, Alberto Manca e Paola Deiana. Due per Forza Italia con Ugo Cappellacci e Pietro Pitzalis, uno per Fratelli d’Italia con Salvatore Deidda e per la Lega Nord con Guido De Martini.

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