
Skepto, alla scoperta del corto d’autore: intervista con Sergio Stagno
Oltre 100 cortometraggi provenienti da 34 paesi da tutto il mondo. Tutto pronto per la decima edizione di Skepto International Film Festival, in programma da mercoledì 3 a sabato 6 aprile a Cagliari nelle sale dell’Auditorium Comunale, dell’Hostel Marina e del Greenwich d’Essai. Il festival si conferma un punto d’incontro per artisti, registri, operatori del settore del cinema indipendente. Una importante occasione per fare rete.

In attesa della presentazione ufficiale, Sergio Stagno uno degli organizzatori del Festival ha raccontato ai microfoni di Alle21 su RSE Radio Sant’Elena, i primi passi della nuova edizione. «Skepto è partito da Cagliari e grazie alle rete degli ostelli della gioventù è arrivato in Europa: Londra, Madrid, Parigi, quest’anno a Barcellona ed è stato un successo»
Si parte con “Waiting for Skepto X” in programma mercoledì 27 marzo al Greenwich d’Essai in via Sassari 67 a Cagliari. Nella serata, “Aspettando di David” organizzata da Skepto, in collaborazione alla Fondazione Sardegna Film Commission, verranno proposti dieci cortometraggi “made in Sardinia” da “L’arbitro” di Paolo Zucca, miglior corto del 2009, al finalista del 2019 “Il nostro Concerto” di Francesco Piras, passando per i lavori di Mario Piredda “Io sono qui” e “A casa mia”. La data di mercoledì e i corti non sono stati scelti a caso: i dieci lavori infatti hanno partecipato ai David di Donatello, premio dell’Accademia Italiana del Cinema, premi per il cinema nazionale che verranno assegnati proprio nella serata di mercoledì.
«La decima è una data importante perché ci siamo arrivati. È stata dura ma anche molto piacevole. Siamo riusciti ad allungare il festival con alcune date che anticipano il festival con Waiting for Skepto» ricorda Sergio Stagno «Vogliamo creare un po’ di aspettativa e avvicinare i più giovani anche grazie ad una iniziativa con i ragazzi dell’Associazione degli studenti Erasmus (Erasmus Students Network), venerdì 29 marzo alle ore 20.00 all’EXMA dove proietteremo dei videoclip e dei lavori di videoarte. Un altro evento è in programma lunedì 1 aprile, al Greenwich, “My Feral Heart” che ha avuto molti riconoscimenti internazionali. È un lavoro sulle disabilità prodotto dall’inglese James Rumsey primo vincitore dello Skepto e che sarà uno dei giurati di questa edizione e poi martedì 2 aprile un omaggio a Silvia Calderoni, giurata e ospite dello Skepto X, con la proiezione de “La leggenda di Kaspar Hauser” di cui è attrice protagonista»
Anche questa edizione sarà itinerante, con il quartier generale all’Hostel Marina, ma senza le proiezioni all’aperto: «Ci mancano le proiezioni in piazza che erano una delle caratteristiche del festival, molto apprezzate da tutti gli artisti che arrivavano dall’estero ed un vero peccato» prosegue l’organizzatore «Il festival è bello perché permette di incontrarsi, scambiarsi pareri ed emozioni e questo accade più facilmente quando si può fare in uno spazio aperto e condiviso in una città bella come la nostra». Anche quest’anno, per la terza edizione di fila, sarà presente Nicola Guaglianone, uno degli sceneggiatori di “Lo Chiamavano Jeeg Robot” e “Suburra”.
Le piattaforme come Netflix hanno cambiato il modo di guardare il cinema e le serie. Sul tema, Stagno ricorda: «Ci sono piattaforme dedicati ai cortometraggi che sono più per gli addetti ai lavori, per chi deve selezionarli per le rassegne. Col tempo è un genere che si sta diffondendo sempre di più. Ormai il prodotto si sta sempre più accorciando, sempre più verso i corti». Sui giovani che vogliono cimentarsi in quest’arte, Stagno consiglia: «Chi vuole iniziare a far cinema deve partecipare ad eventi come Skepto che permettono, in un contesto informare, di conoscere e fare rete».
Sul genere “corto”: «Molti dicono che il corto sia il primo passo per passare ai lungometraggi. Penso che il corto sia un genere a sé stante. È un genere compiuto. Oggi i ragazzi possono creare ottimi prodotti con strumenti che un tempo erano inaccessibili, come un buon smartphone e una buona creatività»
Attenzione e concentrazione anche sugli effetti utilizzati: «La qualità è aumentata a livello esponenziale negli ultimi anni: se penso a quello che arrivava il primo anno e quello che arriva oggi sono due mondi completamente diversi. Ora i prodotti sono super elaborati, hanno un racconto e una maggiore preparazione. Pensiamo anche al cinema sardo: negli ultimi anni è migliorato tantissimo. Oggi vediamo dei prodotti “made in Sardinia” bellissimi, che non hanno nulla da invidiare agli altri»
[Foto tratta da instagram: @skepto_filmfest]