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Anno: 2019

Amministrative Sardegna 2019, i sindaci eletti

In attesa dei risultati ufficiali dai cinque centri dell’isola sopra i 15mila abitanti ecco i sindaci eletti negli altri comuni dalla Sardegna.

Massimo Cannas (Progetto 4.0) si conferma sindaco di Tortolì con il 51,40% (2.919 voti) contro Domenico Lerede (Patto per Tortolì-Arbatax) che ha chiuso con il 48,60% (2.760).

Alessio Seoni (A 100 e prusu) è il nuovo sindaco di Villagrande Strisaili con il 95,27% (1.773 voti). 4,73% e 88 voti per Gonario Mighela (Stisaili Civiche).

Pier Franco Casula (Un’altra Bosa) vince a Bosa con il 43,10% (979 voti) e succede a Luigi Mastino; Secondo posto per Rosalia Acca (Per Bosa) 29,44% (1.319 voti);  Alessandro Naitana (Insieme si cambia) con 979 voti (21,85%) e Luca Sergio Lelli (Cambiamo Insieme Bosa) con 251 voti (5,60%).

Biagio Atzori (Uniti per Sini) con il 50,43% è il nuovo sindaco di Sini. s dei voti contro con 49,75%. Tra Atzori e Alice Serra (Crescendo Insieme – 49,75%) ci sono soltanto tre voti di differenza: 174 a 171.

Antonio Maria Capula (Castelsardo Bene Comune) batte Franco Cuccureddu (Insieme per Castelsardo). Capula vince con il 55,17% (1.986 voti) contro l’uscente Cuccureddu (1.614 – 44,83%)

Mario Mulas (PGA Progetto Golfo Aranci), vicensindaco uscente, è il nuovo sindaco di Golfo Aranci con il 58,16% (898 voti) e prende il posto di Giuseppe Fasolino. Battuto Giorgio Muntoni (Cambia con noi) con il  41,84% (646 voti).

A Sorso vince Fabrizio Demelas (Scelgo Sorso) con 41,01% (3.044 voti); secondo posto per Antonio Spano (Insieme per Sorso) con il 23,42% (1,738 voti) segue Gianni Tilocca (Svolta Civica) con 19,37%  (1.438), quarto Simone Razzu (La svolta) con il 16,20 (1.202 voti).

Claudia Mura, 35 anni, è la prima sindaca di Calasetta. Eletta con la lista Calasetta 250 ottiene il 54,30% (959 voti). Remigio Scopelliti (Noi per Calasetta)  per 45,70 con 807 voti

Paola Casula (Guasila per tutti) si conferma sindaca di Guasila con il 54,88% (894 voti) e batte Davide Schirru (Guasila Concreta) con 45,12% (735 voti)

Enrico Cocco (#ripartiamo) è il nuovo sindaco di Samatzai. È stato eletto con il 50,86% (504 voti). Pierluigi Podda (Rilancio & sviluppo) si ferma al 49,14% (487 voti)

Carlo Tomasi (Nuovi Obiettivi) confermato primo cittadino di San Gavino Monreale con il 71,87% (3.020 voti), secondo posto per Daniela Inconis (Si Amo San Gavino Monreale) con il 28,13% e 1.182 voti

A Sant’Anna Arresi, Anna Maria Teresa Diana torna alla guida del paese dopo trent’anni (Lista Civica Arresinus) con il 68,24% (1.083 voti), secondo Antonio Costantino Granella (Insieme per Sant’Anna) con il 31,76% (504 voti).

Pantaleo Talloru (Lista Civica Po Serrenti) vince a Serrenti. Il nuovo sindaco è stato eletto con il 54,82% (1.284 voti), secondo Candido Tiddia (Uniti per Serrenti) con il 48,18% (1.058 voti)

Gianluca Dessì (Villasimius Unita) è il nuovo sindaco di Villasimius con il 65,30% e ha la meglio sull’ex primo cittadino della località turistica Salvatore Sanna (Villasimius Bene Comune) con il 34,70% e 810 voti.

Quorum raggiunto nei nove comuni della Sardegna con un solo candidato sindaco. A Sorradile, Putifigari e Magomadas, i tre sindaci arrivano dopo la guida del commissario regionale.

A Esterzili, il nuovo sindaco è Renato Melis (Civica per Esterzili). Succede a Giovanna Melis, scomparsa il 19 giugno del 2018. Per Melis, 334 voti su 351 voti.

A Genoni, Gianluca Serra (Santu Antine) prende il posto di Roberto Soddu. Per lui 403 voti su 417 votanti.

A Onanì, confermata Clara Michelangeli (Paris Pro Onanie) con 201 voti su 203 votanti (2 schede bianche)

A Ortueri, Francesco Carta (Animu Ortueri) vince con 607 voti su 663 votanti (45 schede nulle. 11 bianche) succede a Pierluigi Corriga, dimessosi nel 2017

A Sarule, dopo un anno di commissariamento è stato eletto Paolo Ledda (Sa Comuna)

A Magomadas, Emanuele Cauli (Cambiamo Passo) è il nuovo primo cittadino dopo due anni di commissariamento

A Sorradile, Pietro Arca (Sorradile Solidale) viene confermato come primo cittadino con 222 voti su 236 votanti

A Illorai, Titino Cau (Fermiamo lo spopolamento), il primo sindaco della Lega in Sardegna succede a Maria Giovanna Pittalis. Per lui 444 voti su 453 votanti

A Putifigari, Giacomo Contini (Putifigari in primis) viene eletto sindaco dopo un anno commissariamento. Per il nuovo primo cittadino, 389 voti su 436 votanti.

Amministrative Sardegna, urne chiuse: elettori in calo

Urne chiuse a Cagliari, Sassari, Alghero e negli altri 25 centri dell’isola chiamati alle urne per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali.

Ecco i dati comune per comune:

Provincia di Cagliari 

Cagliari: 51,71% (15,78% alle ore 12; 33,50% alle ore 19) – precedente 60,20%
Monserrato: 51,30% (18,56% alle 12; 34,74% alle ore 19) –
58,35% del 2016
Sinnai: 55,72% (18,93% alle ore 12; 38,48% alle ore 19) –
66,42% del 2016

Sud Sardegna;

Calasetta: 67,05% (27,70% alle ore 12; 51,64% alle 19) – 69,41% precedente
Esterzili: 67,98% (15,25% alle ore 12; 45,50% alle ore 19)
Genoni: 59,32% (20,63% alle ore 12; 42,39% alle ore 19) – 64,75% precedente
Guasila: 67,80% (23,35% alle 12, 48,55% alle ore 19) – 71,81% precedente
Samatzai: 69,19% (26,13% alle ore 12; 51,72% alle ore 19) – 75,71% precedente
San Gavino Monreale: 55,31% (20,73% alle ore 12; 39,50% alle ore 19) – 68,09% precedente
Sant’Anna Arresi: 64,48% (23,47% alle ore 12; 48,80% alle ore 19) – 70,40% precedente
Serrenti: 54,94% (17,80% alle ore 12; 36,38% alle ore 19) – 62,20% precedente
Villasimius:  70,55%  (25,69% alle ore 12; 53,57% alle ore 19) – 75,78% precedente

Provincia di Oristano

Bosa: 57,92% (20,95% alle ore 12; 42,81% alle ore 19) – 64,21% precedente;
Magomadas: 61,58% (21,01% alle ore 12; 47,04% alle ore 19) – 71,41% precedente
Sini: 69,86% (27,94% alle ore 12; 54,69% alle ore 19) – precedente 72,91%
Sorradile: 73,98% (32,60% alle ore 12; 59,56% alle ore 19)  – precedente 65,45%

Provincia di Nuoro:

Onanì: 64,04% (22,79% alle ore 12; 44,53% alle ore 19) – 68,36% precedente;
Ortueri: 68,28% (22,71% alle ore 12; 39,43% alle ore 19) – precedente 75,89%
Sarule: 55,64% (17,73% alle ore 12; 38.58% alle ore 19) – 78,68% precedente
Tortolì: 59,47% (21,73% alle ore 12;  51,75% alle ore 19) – 69,07% precedente
Villagrande Strisaili 68,51% (29,65% alle ore 12; 51,75% alle ore 19) – 61,13% precedente

Provincia di Sassari;

Alghero: 58,65% (19,91% alle ore 12;  39,87% alle ore 19) – 63,61% precedente
Castelsardo: 66,00% (21,64% alle ore 12; 49,30% alle ore 19) – precedente 65,19%
Golfo Aranci: 74,74% (30,67% alle ore 12; 60,11% alle ore 19) – precedente 72,69%
Illorai: 62,92% (26,53% alle 12; 50,56% alle ore 19) – precedente 54,46%
Putifigari: 74,02%  (24,11% alle ore 12; 50,25% alle ore 19) – 90,89%
Sassari (17,71% alle 12; 37,99% alle ore 19);
Sorso: 60,61% (16,67% alle ore 12; 40,85% alle ore  19) – precedente 65,97%

Alle ore 19.00 aveva votato il 37,74% in tutta la Sardegna. Alle ore 12.00, la percentuale è stata del 17,82%

Amministrative, quasi 400mila sardi al voto

28 comuni e quasi 400mila sardi al voto per le elezioni amministrative. Seggi aperti dalle ore 07.00 alle 23.00

Tra questi, Cagliari, Sassari e Alghero, tutti e tre con amministrazioni uscenti di centrosinistra e altri due comuni sopra i 15mila abitanti: Monserrato e Sinnai.

Nel capoluogo, i candidati sindaco con tre: Francesca Ghirra (centrosinistra), Paolo Truzzu (centrodestra) e Angelo Cremone per la lista civica Verdes.

Sette liste per la Ghirra: Siamo Cagliari, Sinistra per Cagliari, Donne per Francesca Ghirra, Cagliari Citta D’Europa, Marzia Cilloccu per Cagliari, Campo Progressista Sardegna e Partito Democratico

Undici Iiste per Truzzu: Sardegna Forte per Cagliari, Sardegna 20Venti, Popolari per Cagliari, Fortza Paris, Cagliari Civica, Riformatori Sardi, Partito Sardo d’Azione, Unione di Centro, Forza Italia, Lega Salvini Sardegna e Fratelli D’Italia.

Sette i candidati sindaco per la città di Sassari. Mariolino Andria (centrodestra), Mariano Brianda (centrosinistra), Maurilio Murru (M5S),  Lino Mura, Marilena Brudoni e Ninni Campus, tutte e tre candidati con liste civiche e Giuseppe Doneddu, candidato per Partito Comunista. Nessuna ricandidatura per il sindaco uscente Nicola Sanna.

Ad Alghero, tre candidati sindaci: il sindaco uscente Mario Bruno per la coalizione del centrosinistra; Mario Conoci (centrodestra) e Roberto Ferrara (M5S).

Quattro i candidati a Monserrato con Tomaso Locci (lista civica, Caterina Argiolas (centrodestra), Valentina Picciau (centrosinistra) e Gianfranco Vacca (M5S). tre i candidati sindaco a Sinnai, città al voto dopo la scomparsa del sindaco Matteo Aledda. In lizza Katiuscia Concas, Tarcisio Anedda e Rita Matta (M5S).

Tra comuni tra i 5mila e i 15mila vanno al voto San Gavino, Bosa, Tortolì, Castelsardo e Sorso.

Sotto i 5mila abitanti si vota a Calasetta, Esterzili, Genoni, Guasila, Samatzai, Sant’Anna Arresi, Serrenti, Villasimius, Magomadas, Sini, Sorradile, Golfo Aranci, Illorai, Putifigari, Onanì, Ortueli, Sarule e Villagrande Strisaili.

Quartu, doppia mozione di sfiducia per Delunas

Le mozioni di sfiducia per il sindaco di Quartu Sant’Elena Stefano Delunas viaggiano sui social.

In mattinata di giovedì, l’annuncio della mozione firmata dai quattro consiglieri comunali Guido Sbandi (M5S), Tonio Pani, Romina Angius e Dino Cocco (Polo Civico). Nel pomeriggio, i consiglieri comunali del Partito Democratico hanno pubblicato un’altra mozione, datata 20 dicembre 2018, con le sette firme del gruppo consiliare. Questa mattina, è arrivata la doppia firma delle consigliere del gruppo “Oggi è domani”. Una per ogni mozione.

Per la discussione in aula bastano dodici firme ma i tempi però sono più lunghi di quanto annunciato dalla prima mozione. Secondo il regolamento del Consiglio Comunale , la mozione di sfiducia viene messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione.

Ore 12.30. «Una mozione senza loghi di partito che necessita di dodici firme per essere discussa in consiglio comunale. Attendiamo la partecipazione di altri consiglieri per cercare di porre fine a questa consiliatura» scrive sulla sua pagina facebook, Sbandi. «Siamo fermamente convinti che questa gestione amministrativa sia ormai da tempo giunta al capolinea – scrive Tonio Pani sui social – Come abbiamo fatto in altre occasioni (senza mai raggiungere il numero sufficiente), stamattina, abbiamo depositato presso la Presidenza del Consiglio una Mozione di sfiducia al Sindaco. Attendiamo la partecipazione di altri consiglieri per cercare di porre fine a questa consiliatura del “Tira a campare”

Ore 18.15. «Il Gruppo consiliare del Partito Democratico attende da giorni, se non da mesi, di ricevere una risposta per la condivisione di una mozione di sfiducia all’amministrazione comunale quartese. Da mesi è pronta con le sette firme del Partito Democratico una mozione che aspetta ulteriori cinque sottoscrizioni» affermano in una nota i consiglieri del Partito Democratico di Quartu, Marco Piras, Francesco Piludu, Rita Murgioni, Barbara Cadoni, Maria Tecla Brai, Mauro Ligas e Stefano Busonera.

«Non si comprende perché, attraverso i social e i media, quattro consiglieri non abbiamo condiviso un atto che deve essere, per sua natura, plurale e senza paternità ma solo risolutore di una grave situazione politica ed amministrativa. Il PD – concludono i consiglieri – resta a disposizione di chiunque, di opposizione e maggioranza, voglia porre termine a questa amministrazione, anche attraverso il prossimo e imminente voto contrario al Bilancio di Previsione»

«Quest’oggi abbiamo firmato entrambe le mozioni di sfiducia presentate dai nostri colleghi di opposizione – scrivono le consigliere comunali Marcella Marini, Chiara Pili e Valeria Piras sulla pagina facebook “Oggi è domani” -Non ci interessa avere la paternità dell’azione, ma ci interessano solo i risultati, così come abbiamo dimostrato durante tutta la nostra azione politica. Abbiamo firmato questi documenti per evitare qualsiasi incomprensione o fraintendimento, ma riteniamo che in questa fase queste azioni siano alquanto superflue. Martedì 18 è prevista la discussione del bilancio in aula, quello che per noi è il momento cruciale in cui ogni consigliere ha la possibilità di votare la sfiducia verso chi governa la nostra città. Cogliamo l’occasione – proseguono le consiglierei – per comunicare alla cittadinanza, a cui eventualmente posso sfuggire alcuni iter procedurali, che la mozione di sfiducia necessità di 12 firme per essere protocollata e di 10 giorni di deposito per essere discussa, perciò il conto alla rovescia non è ancora iniziato. Mentre abbiamo un’unica certezza: se ci sarà la volontà da parte di tutte le forze politiche si metterà fine a questa consiliatura nell’immediato con la mancata approvazione del bilancio»

Il prossimo consiglio comunale è stato convocato per martedì 18 giugno alle ore 18.00. Tra i punti all’ordine del giorno ci sarà anche il Bilancio di previsione finanziario 2019/2021. Lo scorso 30 maggio, l’assessorato regionale agli Enti Locali ha firmato un decreto nel quale da al Comune di Quartu, e alle altre amministrazioni che non hanno ancora approvato il bilancio, un termine ultimo per l’ok definitivo del documento pena il commissariamento.

21mila imprese, 57mila addetti: Cagliari vista dal dossier di Confartigianato

Crescono le attività produttive, gli abitanti e le famiglie, ma diminuiscono le imprese artigiane e il reddito pro capite dei cittadini. È questo il quadro che emerge dal dossier elaborato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna sulla situazione del sistema produttivo e della popolazione del capoluogo sardo che si prepara alle elezioni comunali di domenica 16 giugno

Secondo i dati provenienti da di Istat, UnionCamere e Ministero dell’Economia e Finanza degli ultimi dal 2013 al 2018, la città presenta numeri importanti: oltre 2 miliardi di valore aggiunto, più di 21mila imprese, di cui 3mila artigiane, e lavoro per quasi 57mila addetti. Negli ultimi cinque anni sono nate 630 imprese ma sono scomparse 301 attività artiginali. Un tessuto composto in maniera principale dalla micro-piccola impresa con il 99,4% con meno di 50 addetti e che occupano il 72,7% di tutti i lavoratori dipendenti e indipendenti.

Dati. «In tutta Cagliari – si legge nel dossier – ben 14.222 imprese operano nei servizi (il 66,8% di tutte le attività), 2.027 nelle costruzioni (il 9,5%), 1.290 nel manifatturiero (il 6,1%) e il 3.741 in altre tipologie di impresa. Le prime 10 divisioni di attività per maggior numero di imprese totali sono: commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli) con 4.028 imprese, pari al 18,9% delle 21.280 imprese totali presenti nel comune, Commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli) con 1.863 imprese, pari all’8,8% del totale, attività dei servizi di ristorazione con 1.566 imprese, pari al 7,4% del totale, costruzione di edifici con 1.304 imprese, pari al 6,1% del totale, attività immobiliari con 754 imprese, pari al 3,5% del totale, Altre attività di servizi per la persona con 690 imprese, pari al 3,2% del totale, Lavori di costruzione specializzati con 660 imprese, pari al 3,1% del totale, commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli con 536 imprese, pari al 2,5% del totale, attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative con 434 imprese, pari al 2,0% del totale e attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici con 403 imprese, pari all’1,9% del totale»

Up and down. Negli ultimi cinque anni sono cresciute le imprese di ristorazione (+254 unità), dei servizi per la persona (+94), del commercio al dettaglio (+71, escluse quelle di autoveicoli e di motocicli). Crescono anche le attività immobiliari (+66 imprese) e costruzione di edifici (+27 imprese). Restano stazionarie le imprese che si occupano di commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli. Saldo negativo per le imprese di lavori di costruzione specializzati (-17), attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici (-20), attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative (-22) e commercio all’ingrosso (-117 imprese). L’artigianato rappresenta il 13,2% del tessuto produttivo della città con 2.801 imprese nel 2018, 52 in meno rispetto al 2017 e 301 in meno rispetto al 2013.

Al 1 gennaio 2018, i residenti a Cagliari sono 154.106, 4.531 in più rispetto a 5 anni fa (2013). Di questi 8.936, il 5,8% della popolazione totale, sono di nazionalità straniera. La popolazione straniera in 5 anni conta 3.706 unità in più. Le famiglie presenti nel comune sono 76.094, 3.130 in più rispetto a 5 anni fa. Il reddito pro capite dei cagliaritani è passato dai 16.311 euro del 2013 ai 15.852 del 2018, con una perdita di 459 euro.

«Cagliari ha tante tipologie d’impresa e tutte, indifferentemente, contribuiscono ad accrescere il grado di benessere dei cittadini e del territorio – commentano in una nota Luca Murgianu e Pietro Paolo Spada, rispettivamente Presidente e Segretario di Confartigianato Sud Sardegna – in quasi tutti i casi lo sviluppo e il successo delle attività imprenditoriali sono condizionate dall’atteggiamento e l’attenzione delle Amministrazioni Locali»

«Un ambiente favorevole alla nascita di nuove imprese – continuano Murgianu e Spada – ha molto a che fare con l’organizzazione che l’Amministrazione ritiene e sceglie di darsi per rispondere a tutte le esigenze che -prevedibilmente – porta con sé la nascita e lo sviluppo di nuove attività economiche”. “Chi assiste ai dibattiti tra politici in cui si tratta di economia e di imprese – sottolineano Presidente e Segretario – ha l’impressione che a Cagliari esistano solo le imprese turistiche e quelle complementari a questo settore. Il comparto del turismo è molto importante e ben e si fa a lavorare a un suo consolidamento”. “Tuttavia – proseguono i rappresentanti dell’Associazione Artigiana– in città convivono anche tante categorie imprenditoriali altrettanto importanti che necessitano di grande attenzione da parte del decisore pubblico»

«Sarebbe interessante capire come la prossima Amministrazione – si chiedono Murgianu e Spada – intenda agire per facilitare ai cittadini proprietari di immobili e, di conseguenza, alle imprese di questo comparto la piena realizzazione delle potenzialità derivanti da un sano sviluppo del settore» «Peraltro, in questo momento, accanto agli incentivi fiscali resi disponibili da una legislazione nazionale particolarmente favorevole – concludono il Presidente e il Segretario di Confartigianato Sud Sardegna – attendiamo che la Regione vari finalmente i provvedimenti, elaborati nella scorsa legislatura da una commissione speciale a composizione politica trasversale, che dovrebbero mettere a disposizione dei cittadini sardi 25 milioni di euro per ulteriori contributi, cumulabili con quelli nazionali, a valere su lavori di intervento sul patrimonio immobiliare privato»

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