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Autore: NC

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I bambini tornano all’asilo comunale

Un grande giardino attrezzato, sala accoglienza all’ingresso, sala musica, mini-palestra, aule didattiche per il gioco e l’intrattenimento, zone relax e zone riposo, stireria e lavanderia, cucina professionale in grado di garantire pasti caldi giornalieri con prodotti freschi del territorio sulla base di esigenze specifiche basate sulla salute dei più piccoli.

Nel giorno della sua inaugurazione il nuovo asilo di Via de Cristoforis mantiene le promesse presentandosi come una struttura d’eccellenza per Quartu, in grado di competere con le migliori esperienze del capoluogo e dell’intera area metropolitana. 

“Un servizio che ritorna in città con un grande punto di forza: l’innovazione e la qualità”, spiega l’Assessora Cinzia Carta, presente al taglio del nastro della nuova struttura insieme al personale delle due cooperative Cemea e La Clessidra che gestiranno l’operatività della struttura. “Il nuovo nido -prosegue l’assessore- è pensato per la famiglia a 360 gradi. L’offerta modulare è stata costruita attraverso il metodo della co-progettazione, avviata per la prima volta sotto la guida dell’Amministrazione che ha selezionato i suoi partners dopo una lunga ed attenta selezione. È stato fatto un grande lavoro, complimenti a quanti hanno contribuito a raggiungere il traguardo di questa giornata”

Grande attenzione nella costruzione è stata posta al criterio della qualità, attraverso la presenza di personale specializzato e nel rigoroso rispetto del rapporto numerico educatore/bambino indicato dalla normativa regionale e nazionale, con un rapporto di 1:4 per i neonati da sei ai 12 mesi, 1:8 dai 12 ai 24 mesi, ed infine 1:10 per i bimbi dai 24 mesi in su.  Garantito anche l’inserimento dei minori con disabilità o Bes, bisogni educativi speciali. “In tutto abbiamo 12 educatrici per 78 bambini, più il personale di servizio”, spiega Renato Perra, coordinatore di Cemea.

Mentre Dimitri Pibiri Presidente della cooperativa La Clessidra, aggiunge: “L’aspetto del personale è il dato fondamentale che incide sulla qualità del servizio e sulla retta: la tariffa mensile è costruita sul rispetto dei parametri standard che regolano il funzionamento di un servizio con queste caratteristiche”. Pibiri precisa ancora: “Attenzione: la retta nominale non rappresenta l’importo finale a carico delle famiglie perché l’intervento combinato dei “bonus Inps”, del bonus regionale “Nidi gratis” e  del contributo comunale consente alle famiglie di accedere ai servizi del Nido a senza eccessive difficoltà: la retta media per chi sceglie la soluzione del tempo pieno sarà per un Isee medio tra i 100 e i 150 euro al mese. Mentre per chi sceglie la frequenza di 5 ore sarà addirittura gratuita. Se consideriamo gli Isee più bassi la retta complessiva per la frequenza a tempo pieno è quasi simbolica, ovvero di circa 77 euro per 8 ore al giorno, comprensive di tutti i servizi base offerti dal nido, fra cui figurano l’innovativa offerta del counseling genitoriale e di supporto pedagogico alle famiglie. Sarà poi possibile modulare ulteriormente l’offerta sulla base di esigenze specifiche, con l’aggiunta di pacchetti aggiuntivi per gli adulti -ad esempio corsi serali di yoga o ginnastica dolce per le mamme-che ovviamente avranno un costo a parte”.

[Foto tratta da sito internet: comune.quartu.ca.it]

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Si può fare: spazi pubblici valorizzati

Tre i gruppi di studenti liceali per altrettante proposte progettuali espressione di cittadinanza attiva giovanile; comunità scolastiche resilienti che riprendono percorsi educativi in presenza pur con le limitazioni dettate dalla contingente emergenza pandemica.

È la rete nazionale SI PUÒ FARE, con capofila Cantiere Giovani e realizzata con il sostegno del Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali e del partner cofinanziatore l’Associazione Arcoiris ODV.

Lunedì 27 e martedì 28 settembre, nel corso di eventi che mirano a rigenerare spazi pubblici nella comunità locale, saranno presentate le azioni realizzate dai microprogetti giovanili selezionati e sostenuti dal bando.

Lunedì 27 ore 11.30, progetto Sa terra arricca de historia, portavoce del gruppo Sonia Ruggeri:
presentazione di quattro video documentari sul lavoro di ricerca realizzato su villa Fadda-Cappai, costumi tradizionali, vini e dolci di Quartu Sant’Elena. Con l’obiettivo di continuare a valorizzare saperi materiali ed immateriali parte dell’identità culturale quartese seguirà l’intervento di testimonial e artisti locali.

Martedì 28 ore 10.00, progetto Mariposa e domu, portavoce del gruppo Davide Lubrano:
inaugurazione della “botanoteca” nell’area cortiliva sud interna al nuovo plesso del Liceo Motzo, riqualificata a giardino botanico con la messa a dimora di oltre 100 piante endemiche della Sardegna.
Martedì 28 ore 11.00, progetto La fantasia di un altro mondo, portavoce del gruppo Claudia Venturi:
inaugurazione del corner bookcrossing.

[Foto: Pagina Facebook Arcoiris ODV]

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Quartu ricicla al quadrato: tutte le novità del nuovo servizio di igiene urbana

Quartu ricicla al quadrato: sta per partire il nuovo servizio di igiene urbana della terza città della Sardegna, con tante novità all’insegna della sostenibilità, della trasparenza e del risparmio.

Il nuovo sistema prevede infatti di passare entro il 2023 dall’attuale tariffazione del servizio alla cosiddetta “tariffa puntuale”: ciascun cittadino pagherà in base al peso dei rifiuti effettivamente conferiti, con un sistema di rilevamento elettronico che permetterà anche di verificare attraverso una piattaforma le quantità complessive di rifiuti riciclabili e di secco prodotti in città, monitorando quindi l’evoluzione dei costi e dei guadagni attesi fino all’entrata a regime del servizio. Quartu è già una città virtuosa sotto il profilo della raccolta differenziata, che si colloca sopra il 70%, con punte del 78% nello scorso mese di agosto. L’obiettivo ora è quello di rafforzare questo dato, in linea con le migliori performance regionali e nazionali giungendo fin dal prossimo anno alla media consolidata del 75% , fino ad arrivare al livello di eccellenza assoluta del 90% entro l’ultimo anno dell’appalto settennale aggiudicato all’azienda De Vizia Transfer. Una sfida imponente, ma che l’amministrazione pensa di vincere forte anche di una radicata abitudine dei propri cittadini alla pratica della raccolta differenziata: nel 2008 Quartu è stata la prima città dell’isola ad introdurre con successo il sistema di smistamento dei rifiuti, passando dai cassonetti indifferenziati all’utilizzo dei mastelli porta a porta.

Nuovi mastelli con sistema di lettura elettronico

Dal prossimo lunedì 27 settembre inizierà la distribuzione dei nuovi mastelli con sistema di lettura elettronico associato a ciascuna utenza Tari, unitamente al materiale informativo sulle zone e i giorni di raccolta. La distribuzione prevede il recapito porta a porta del nuovo kit di contenitori, salvo dopo due tentativi falliti la facoltà di ritiro direttamente presso il Centro De Vizia in località Sa Serrixedda. Rispetto al passato il nuovo sistema di raccolta presenta qualche novità: i colori associati alle tipologie dei rifiuti verranno aggiornati alle indicazioni della normativa nazionale ed europea, mentre secco e plastica avranno dei mastelli dedicati. Viene infine introdotta la scheda utente, utilizzabile per i conferimenti in ecocentro o nelle eco-isole, e per il ritiro periodico dei sacchetti. Tutti aspetti sviscerati durante la conferenza stampa a cui hanno partecipato Tore Sanna, vicesindaco e assessore all’Ambiente del Comune di Quartu, il dirigente del Servizio Ambiente Giulio Barca, l’ingegnere Giovanni Motzo in qualità di rappresentante dell’azienda De Vizia.

“Questi mesi di start up sono stati e saranno utili per mettere a punto le diverse novità previste dal nuovo contratto per l’igiene urbana di Quartu. C’è infatti l’esigenza di sperimentare nella quotidianità le innovazioni, anche per valutare eventuali correzioni nell’ottica di avere un servizio puntuale e adeguato alle esigenze del territorio e dei cittadini”, ha spiegato il vicesindaco Sanna facendo un breve bilancio dei primi 5 mesi di sperimentazione del servizio. “Quest’anno circa che ci divide dall’avvio del nuovo metodo ci permetterà di prepararci a dovere alla nuova tariffazione, anche per definire un’anagrafe del contribuente chiara, precisa, all’altezza della situazione. In considerazione del fatto che il servizio è interamente a carico del contribuente, non possiamo permetterci il lusso di avere evasione, perché vorrebbe dire dover scaricare quei costi sul cittadino virtuoso. Ogni cittadino deve essere messo nelle condizioni di pagare quanto deve, contrastando e chiamando alle sue responsabilità chi cerca di evadere da quest’obbligo”.
“Per quanto riguarda l’ecocentro, che in base al bando dovrà essere di proprietà dell’Ente, stiamo valutando di utilizzare l’attuale struttura, di proprietà della De Vizia”, ha proseguito Sanna. “Altri centri di raccolta adeguata potranno essere posizionati nel litorale, anche con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’abbandono selvaggio, che tanti danni crea sia in termini ambientali che economici”.

Punti di forza e sfide dell’innovazione del servizio sono stati ricordati anche dal dirigente Giulio Barca: “La tariffazione puntuale è la vera rivoluzione di questo appalto. Ciascun mastello sarà associato alla singola utenza Tari per il calcolo del rifiuto conferito, senza possibilità di errore. Il sistema permetterà un rapido aggiornamento della piattaforma informatica consultabile dalla De Vizia e dall’Amministrazione, per un opportuno controllo dell’andamento. Abbiamo frazioni di rifiuto che ci costano molto, come il secco indifferenziato, e altre che invece ci garantiscono entrate, perché vengono valorizzate dai consorzi di filiera, come la plastica e la carta. In questo modo possiamo controllare direttamente costi e ricavi riguardanti il servizio, ma anche verificare se le utenze risultano nel giusto indirizzo, per avere quindi una conoscenza puntuale del nostro territorio e della realtà dell’intero sistema di igiene urbana. Attenzione infine ai colori: la plastica sarà conferita nel mastello giallo e la carta in quello blu”.

“Il nuovo appalto prevede la suddivisione del territorio quartese in 8 zone, ognuna identificata con un diverso colore”, ha spiegato l’ingegner Giovanni Motzo, responsabile della De Vizia. “Ciascuna zona di raccolta avrà un suo calendiario. Aumenterà la frequenza della raccolta organica, che da bisettimanale diventerà trisettimanale, una novità che risulterà particolarmente gradita alla cittadinanza soprattutto nei mesi estivi. Inoltre, per essere più vicini ai cittadini e rispondere ancor più tempestivamente ai loro bisogni, stiamo migliorando il sistema di comunicazione, implementando in particolare il sito web e l’app. Il cittadino potrà così prenotare con estrema rapidità i servizi a chiamata previsti dall’appalto”. Un cenno infine ad alcune novità già in corso di sperimentazione in città: “A seguito del posizionamento degli appositi contenitori per la raccolta degli indumenti usati abbiamo già avuto ottimi riscontri, con una media di 40 tonnellate al mese. Col tempo valuteremo se il numero dei punti raccolta è sufficiente e se sarà opportuno modificare l’attuale mappa di ubicazione”.

[Foto tratta da sito internet: comune.quartu.ca.it]

Nuovo nido comunale per Quartu

Non sarà solo un Asilo Nido, ma un vero e proprio Centro per l’Infanzia e riferimento d’eccellenza per le politiche educative dedicate ai bambini a alle loro famiglie, con una rete di servizi innovativi e integrati al suo interno.

Il nuovo Nido Comunale è pronto a partire, dopo l’approvazione del Progetto che ne delinea obiettivi e finalità secondo i criteri stabiliti attraverso il metodo di coprogettazione recentemente introdotto dalla nuova normativa sul Terzo settore, recepito nel D.L. Semplificazioni e di seguito convertito in legge 11.09.2020 n,120. “Dopo anni di chiusura riapre finalmente il nido di Quartu, un servizio d’eccellenza e un punto di riferimento per tante famiglie quartesi”, spiega l’assessore alla Pubblica Istruzione Cinzia Carta. “Un grande sforzo è stato fatto dal personale del settore istruzione che ha lavorato con determinazione e professionalità, coordinandosi anche con gli altri settori dell’amministrazione, in particolare con i servizi sociali”.

“L’innovativo metodo di coprogettazione”, prosegue l’assessore, “garantisce la convergenza di obiettivi e di risorse di parte pubblica e privata per la progettazione congiunta di servizi e interventi diretti a elevare i livelli di cittadinanza attiva, di coesione e protezione sociale, sottratti alla mera logica dello scambio utilitaristico”.

All’interno della struttura comunale sarà possibile usufruire di diversi servizi fra cui:

  • consulenza pedagogica individuale;
  • attività di sostegno alla genitorialità;
  • supporto amministrativo per la compilazione delle domande bonus nidi INPS, bonus regionale nidi gratis e relativo supporto per l’invio delle stesse;
  • servizio mensa a km 0;
  • servizio lavanderia;
  • supporto del Clinico dell’età evolutiva;
  • organizzazione di eventi informativi\formativi per i genitori.

Saranno inoltre presenti diverse proposte integrative orientate alla conciliazione dei tempi famiglia-lavoro quali:

  • spazio gioco/tempo prolungato 3/36 mesi con il prolungamento del servizio sino alle 19.00 o con accesso in fascia pomeridiana;
  • spazio gioco pomeriggio 3/6 anni: dal lunedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,00, dedicato alle famiglie con figli in età prescolare;
  • spazio educativo 3/6 anni nel periodo di chiusura delle scuole;
  • ludoteca;
  • spazio Famiglia: finalizzato alla promozione di momenti di incontro, di socializzazione e di condivisione di esperienze significative orientate al benessere familiare e sociale, attivo 2 volte alla settimana;
  • servizio 3 mesi/6 anni il sabato mattina dalle 8,00 alle 13,00 compreso il pasto.

Per definire la retta di frequenza – relativamente all’asilo nido – occorrerà partire dal costo mensile per ciascun bambino e determinare gli abbattimenti possibili sulla base dei vari interventi pubblici finalizzati alla riduzione dei costi di frequenza degli asili nido (bonus Inps, Bonus Nidi Gratis, Contributo Comunale tramite fondi RAS 0-6 ) fino ad un totale massimo di 650 euro. In tal modo l’ammontare medio a carico della famiglia fruitrice del servizio è quantificato in 100 euro.

L’Asilo Nido aprirà i battenti entro il mese di ottobre, a breve il via libera alle iscrizioni per un totale di 64 bambini: “Un numero destinato a crescere fino a 100 man mano che la struttura raggiungerà il livello di piena operatività”, assicura l’Assessore Carta. A regime, il servizio potrà contare su 8 educatori a tempo pieno, più uno in appoggio, un coordinatore pedagogico e gestionale, quattro ausiliari e personale d’appoggio a tempo pieno. Sarà operativo anche un comitato scientifico capace di orientare le scelte fondamentali del servizio, un pedagogista in clinica educativa e personale specifico dedicato alle attività ludico-ricreative, oltre che due operatori educativi per servizi di accoglienza dell’infanzia oltre l’orario del nido. Il rapporto numerico educatore/bambino terrà conto delle disposizioni normative in materia e sarà garantito l’inserimento dei minori con disabilità e con BES (bisogni educativi speciali), nelle percentuali stabilite dal vigente regolamento comunale per i servizi per la prima infanzia. Verranno costituiti i diversi gruppi di lattanti, semi-divezzi e divezzi.

Riepilogo servizi nido

  1. servizi base x l’infanzia;
  2. attività extra bambini;
  3. attività extra neo-mamme e genitori;
  4. attività da svolgere assieme a tutta la famiglia.

Attività

  • spazio gioco pomeriggio 0/3 anni; spazio gioco pomeriggio 3/6 anni; Spazio 0\6 sabato mattina;
  • ludoteca;
  • spazio educativo 3\6 nel periodo di chiusura delle scuole;
  • il venerdì della coppia;
  • centro estivo 3/10;
  • spazio Famiglia e Laboratori genitori: yoga, ginnastica dolce, serate danze collettive e popolari, percorsi posturali, traning autogeno; percorsi di sviluppo artistico e culturale (corsi di ceramica, disegno e pittura, teatro, narrazione, etc.); percorsi di costruzione di giochi e giocattoli, riciclo, cucito, intreccio, cucina; supporto genitorialità, accompagnamento nella gestione e nella comprensione delle fasi di sviluppo e di cambiamento dei propri figli; azioni di informazione, counseling, supporto, parent coaching personalizzati per singoli genitori.

Punti di forza

  • livello eccellenza per i servizi base come in passato;
  • novità: servizi per le famiglie a 360°;
  • punto di riferimento per le famiglie;
  • mensa a km 0 e cucina all’interno della struttura.

Per info e contatti

g.corongiu@comune.quartusantelena.ca.it
g.budroni@comune.quartusantelena.ca.it

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Il volontariato tra i beni immateriali dell’Unesco

La realtà del volontariato in Italia si è dimostrata determinante in questo periodo di pandemia. Oltre 6,3 miliardi di volontari attivi, di cui più di 4,14 milioni in organizzazioni strutturate. Sono impegnati nell’assistenza, nella protezione civile, nella cultura, nel tempo libero, nella conservazione del patrimonio artistico, nello sport non agonistico, nella ricerca scientifica o nella cooperazione. Un fenomeno fortemente radicato in maniera capillare su tutto il territorio nazionale e in continua crescita.

Come sostenuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – nell’intervento in occasione della cerimonia di inaugurazione di “Padova capitale europea del volontariato” – “Il volontariato è un’energia irrinunciabile della società. Un patrimonio generato dalla comunità, che si riverbera sulla qualità delle nostre vite, a partire da coloro che si trovano in condizioni di bisogno, o faticano a superare ostacoli che si frappongono all’esercizio dei loro diritti”.

Il Volontariato come bene immateriale dell’Umanità Unesco.

Lo scorso 16 giugno, è stata presentata al Senato la candidatura transnazionale del Volontariato a bene immateriale dell’Umanità Unesco. Il comitato promotore, che sostiene l’appello, vede schierati, tra molti altri, Emanuele Alecci (Presidente Padova capitale europea del volontariato), Andrea Carandini (presidente del Fai), Francesco Rocca (presidente della Croce Rossa Italiana), Fabrizio Pregliasco (presidente Anpas), personalità del Terzo settore, del giornalismo, della politica (da Andrea Orlando a Enrico Letta, da Matteo Renzi a Matteo Salvini, ad Antonio De Poli), e il vicepresidente della Corte Costituzionale, Giuliano Amato.

“Una forza incredibile e un motore autentico della nostra società“, dicono i promotori. “Una rete sociale, indispensabile per costruire quel cambiamento nelle priorità del nostro vivere civile, per non farci trovare impreparati di fronte alle nuove domande sociali e per garantire la qualità della nostra democrazia sempre più bisognosa di un’educazione al bene comune”. Ora, dicono, “si tratta di un patrimonio prezioso da preservare e diffondere. E mai come oggi questa consapevolezza diviene un’urgenza”.

La candidatura rappresenta formalmente l’atto conclusivo del percorso che ha visto Padova ricoprire il ruolo di Capitale Europea del Volontariato ma anche il primo passo di un percorso che prevede un lavoro costante e impegnato, che si propone di costruire importanti collaborazioni con le grandi reti europee di volontariato, al fine di avviare congiuntamente la candidatura all’Unesco. L’obiettivo di ogni Paese, spiega Emanuele Alecci, sarà quello di “lavorare su un dossier che risponda al formulario previsto per le candidature immateriali all’Unesco. Il materiale predisposto da ogni Paese diverrà un unico documento che sarà consegnato all’Unesco a sostegno di questa simbolica, ma quanto mai attuale candidatura. Un lavoro che avrà bisogno di almeno 12 mesi di iniziative e di impegno per il Comitato Promotore e per quanti vorranno aiutarci in questa avventura”.

Un valore per la nostra società

Il valore del volontariato è quindi un vero e proprio patrimonio per la nostra società e, come ricorda Giuliano Amato, Vicepresidente della Corte Costituzionale, per il perseguimento del bene comune: «le persone che incarnano il volontariato e le attività che esse svolgono portano in sé, e fanno vivere, principi fra i più essenziali per la convivenza e la collaborazione delle tante diversità che dovranno vivere insieme nel mondo che ci aspetta: il principio di solidarietà, nutrito dalla forte sensibilità per l’interesse altrui e la ricerca, su questa base, del bene comune. Ne abbiamo tutti bisogno».

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