Regionali 2019, Sardegna al voto
Quasi un milione e mezzo di sardi al voto per eleggere il nuovo presidente della Regione e per rinnovare il consiglio regionale. Si vota nella sola giornata di oggi dalle ore 06.30 alle 22.00. Lo scrutinio inizierà domani alle ore 07.00. Profilo Sociale seguirà in diretta l’esito delle votazioni con uno speciale in onda dalle ore 07.00, in onda anche su RSE Radio Sant’Elena, Radio Kalaritana e Radio Golfo degli Angeli.
I numeri del voto e i candidati. Oltre 1800 i seggi allestisti in tutta la Sardegna con 1.470.463 sardi chiamati al voto. Sette i candidati alla presidenza della Regione, secondo l’ordine della scheda elettorale: Francesco Desogus (Movimento 5 Stelle); Christian Solinas (centrodestra); Vindice Lecis (Sinistra Sarda); Massimo Zedda (centrosinistra); Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi), Mauro Pili (Sardi Liberi) e Andrea Murgia (Autodeterminatzione). Ventiquattro le liste in campo con un totale di oltre 1300 candidati in lizza. Una per Francesco Desogus (M5S); undici per Solinas (Sardegna Civica, Energia per l’Italia, Fortza Paris, Uds, Sardegna 20Venti, Partito Sardo d’Azione, UdC, Riformatori Sardi, Lega-Salvini, Fratelli d’Italia, Forza Italia); una per Vindice Lecis (Rifondazione Comunista – Sinistra Sarda), otto per Massimo Zedda (Cristiano Popolari Socialisti, Sardegna in Comune, Partito Democratico, Futuro in Comune, Liberi e Uguali, Progetto Comunista, Campo Progressista Sardegna, Noi la Sardegna), una a testa anche per Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi), Mauro Pili (Sardi Liberi) e Andrea Murgia (Autodeterminatzione).
Modalità di voto. Le votazioni di oggi sono le prime elezioni regionali con la doppia preferenza di genere e sarà una delle opzioni di voto a disposizione dell’elettore. Sarà possibile votare solo il candidato presidente, tracciando una croce sul nome del candidato scelto. In quel caso, il voto non si estenderà alla liste/alle liste collegate. Sarà possibile votare un candidato presidente e una lista ad esso collegata, tracciando un segno sul nome del candidato presidente e un segno sul simbolo della lista. In questo caso, l’elettore avrà anche la possibilità di scrivere la propria preferenza su uno dei candidati collegati alla lista: un uomo, una donna oppure un uomo e una donna. Nel caso in cui ci fossero due cognomi maschili o femminili, la preferenza espressa nella seconda riga verrà annullata. La terza opzione di voto riguarda il voto disgiunto. Sarà possibile dare il proprio voto ad una lista e scegliere il candidato presidente di un’altra coalizione
Consiglieri e soglie di sbarramento. Si vota anche per scegliere i sessanta consiglieri regionali divisi nelle otto circoscrizioni: 20 seggi a Cagliari, 12 a Sassari, 6 nei collegi di Nuoro, Oristano e Gallura, 4 nel Sulcis, 3 nel Medio Campidano e 2 in Ogliastra. «La legge elettorale regionale – si legge dal sito ansa.it – prevede che venga eletto presidente il candidato che ottiene la maggioranza dei voti. La sua coalizione, però, ottiene un premio diverso a seconda dei voti ottenuti. Il premio di maggioranza viene attribuito con un meccanismo che prevede il 60% dei seggi del Consiglio regionale (36 su 60) se il presidente eletto ha ottenuto più del 40% dei voti; il 55% dei seggi (33 su 60) se il presidente ha ottenuto tra il 25 e il 40%. Non è previsto alcun premio di maggioranza se il presidente eletto ha ottenuto meno del 25%. La soglia di sbarramento è fissata al 10% per le liste che si presentano in coalizione e al 5% per le liste non coalizzate»
Votanti. Durante la giornata verrà comunicata l’affluenza alle urne alle ore 12, 19 e alle 22.00, Nel 2014, l’affluenza è stata del 52,28% (a Nuoro, la media più alta con il 57,08%, nel Medio Campidano quella più bassa con il 46,92%). Il comune dove ha votato il maggior numero di persone, in percentuale, era stato quello di Belvì (circoscrizione di Nuoro) con il 74,70%. La percentuale più bassa era stata quella di Teulada (circoscrizione di Cagliari) con il 17,28%