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Tag: cagliari

Il riscatto sociale passa per la cucina

di Andrea Matta

Il riscatto sociale passa per il lavoro e per la cucina. Rimettersi in gioco in una grande famiglia. Giuditta Cavallini, amministratrice della Cooperativa dei Buoni e Cattivi, ci racconta un progetto che dopo tanti anni, a due passi dal centro di Cagliari, viene apprezzato dai turisti, dai cagliaritani e premiato dalle riviste specializzate.

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Lavoro accessibile, lavoro per tutti

di Alessandro Atzeni – intervista ad Andrea Ferrero

Nel 1998 a 26 anni stavo con una ragazza che, mentre guidavo, notò i miei primi problemi di vista notturna. In famiglia non si era mai presentato un caso del genere, io negavo l’evidenza e anzi dicevo fosse ovvio che di notte col buio si vedesse di meno. Nel luglio di vent’anni fa fissai un appuntamento con un’oculista amica di famiglia che notò qualcosa nel fondo dei miei occhi. Prima di esprimere una diagnosi mi consigliò di prendere un appuntamento col professor Fossarello, al tempo il maggior esperto di retinite a Cagliari, che ad ottobre dello stesso anno mi visitò e disse che ero affetto da una malattia degenerativa progressiva, incurabile, che mi avrebbe portato alla cecità completa.

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Università, rifugiati e inclusione: consegnati dodici passaporti di studio

Livello di istruzione, esperienza lavorativa e competenze linguistiche. Sono questi i tre livelli valutati per ottenere l’EQPR (European qualifications passport for refugees).

Il progetto del Consiglio d’Europa con il CIMEA-NARIC (Centro di Informazione sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche) e con il patrocinio del MIUR è stato presentato oggi dall’Università di Cagliari.

L’Ateneo cagliaritano ha portato avanti l’iniziativa insieme all’Università di Sassari.

La consegna dei primi dodici passaporti si è tenuta nell’Aula Magna del Rettorato.
Gli studenti, di età compresa dai 20 ai 30 anni, che risultati idonei potranno iscriversi all’Università di Cagliari con l’esonero delle tasse e chi è già laureato potrà continuare gli studi.

Arrivano da Guinea, Mali, Marocco, Algeria, Camerun, Pakistan, Nigeria, Costa d’Avorio e Senegal.
La procedura di valutazione – che ha coinvolto sedici rifugiati o titolari di protezione umanitaria senza documentazione necessaria per poter dimostrare il possesso di un titolo di studio – prevedeva la compilazione di un questionario da parte dei candidati, seguita da una intervista della commissione internazionale con la partecipazione dell’Ateneo cagliaritano e la supervisione del Consiglio d’Europa.

Per il Prorettore all’Internazionalizzazione, Alessandra Carucci, “Gli obiettivi dell’iniziativa europea sono fornire ai rifugiati e richiedenti asilo una valutazione internazionale delle loro qualifiche e  garantire una maggiore integrazione nella nostra società. Un’opportunità di crescita per noi e per loro”.

Soddisfazione da parte del Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo: “Si tratta di una grande opportunità per i ragazzi che fuggono da paesi più sfortunati, un modo corretto di portare avanti un’attività di inclusione: un principio fondamentale del nostro ateneo.

La fraternità è l’unico principio che può farci crescere” riporta il sito unica.it “Hanno il coraggio di vivere la loro realtà studiando, avendo la cultura come strumento di crescita. La loro laurea avrà una ricaduta per sè e per questa terra, la Sardegna, che è sempre stata solidale. Siamo orgogliosi di essere un’università internazionale che vuole crescere con questi ragazzi. È un bel segnale per tutti, per una società che crede nell’inclusione e nella cultura come strumenti di crescita” ha concluso il Rettore.

BtBecome: laboratori creativi per i giovani a Is Mirrionis

Parte il progetto Btbecome, promosso dal Comune di Cagliari con la realizzazione di laboratori creativi dedicati a giovani tra i 18 e i 25 anni dell’area metropolitana di Cagliari che non studiano e disoccupati.
Mercoledì 25 luglio, al Centro polisportivo di via Monte Acuto nel quartiere di Is Mirrionis, partiranno le attività del progetto finanziato da ReStart.
L’opzione Is Mirrionis come quartier generale di Btbecome è stata fortemente voluta poichè rientra a pieno titolo nell’idea di “città policentrica” che ha l’Amministrazione comunale per lo sviluppo di Cagliari.
In linea con le pratiche di social innovation, l’iniziativa vuole realizzare un quadro dei bisogni giovanili, rilevati attraverso diverse espressioni e linguaggi creativi come graffiti, musica e tecnologia, per poi farle fruttare, grazie alla formazione, in una collocazione lavorativa.
Partner del progetto il CRS4, Poliste, Libriforas e 5 associazioni che cureranno la realizzazione dei laboratori: Urban Center, Vox Day, Inmediazione, Faber Aus e Sardinia Open Data.
Per iscriversi c’è tempo fino al 27 agosto cliccando su questo link.

Matricola Starter Pack

di Alessandro Piludu – Vice direttore College Universitario Sant’Efisio e Responsabile Area Sociale della Cooperativa Starter

L’esame di maturità è alle spalle, complimenti!
Un capitolo importante della vostra vita si è chiuso ed ora è il momento di pensare al prossimo, e se avete scelto l’università avremmo qualche consiglio da darvi.

#1 – Vi sentite smarriti? Nessun problema
Aule enormi, corridoi giganteschi, 200 persone a lezione, lezioni a tutte le ore.
Non fatevi spaventare, l’impatto sarà forte, ma passate le prime settimane vi sembrerà di esserci sempre stati.

#2 – Parlate con gli altri
Create un gruppo di colleghi, cercate il confronto, scambiate appunti e passate informazioni, è un modo per socializzare ed anche per affrontare il nuovo mondo.

#3 – Parlate con Tutor e Docenti
Questo è molto importante, si possono capire meglio le lezioni ed avere informazioni sulle modalità di esame. Capire cosa si aspetta un insegnante non è mai sbagliato, dopotutto lo sapete dai tempi delle medie.

#4 – Conoscete l’università
Informatevi sulle opportunità universitarie, consultate il sito web dell’Università e dell’ente per il diritto allo studio, potreste aver diritto ad agevolazioni importanti come l’esonero o la riduzione delle tasse, le borse di studio, gli sconti per i trasporti pubblici e il servizio mensa. In molti casi il semplice fatto di essere iscritti all’università garantisce, grazie ad apposite convenzioni, sconti per il cinema, per gli spettacoli teatrali e per i musei.

#5 – Vivete la facoltà
Non solo per le lezioni. Usate la biblioteca, partecipate ad attività culturali o ricreative, non sprecate opportunità. La vita universitaria va vissuta appieno, perché può aiutarvi a crescere come persone oltre che come futuri professionisti. Se vi è possibile partite in Erasmus, è un’opportunità di crescita importantissima, e farla, oltre a poterla mettere in CV, vi sarà di aiuto per sempre.

#6 – Il fuori sede
Se vivete lontano da casa non tramutatevi in bestie. I vostri genitori un minimo di nozioni igieniche ve le hanno insegnate:
non pulite la camera una volta all’anno il giorno prima della visita di vostra madre;
i piatti si lavano dopo che vengono usati (anche se esiste la mensa universitaria);
i vostri piedi sono importanti, non fateli riempire di funghi non lavando doccia e bagno.

#7 – Il fuori sede 2
Trovare casa non è semplice e non fidatevi dei prezzi stracciati. Ricordate che solitamente dovete sommare all’affitto la corrente, l’acqua, il condominio ed il riscaldamento, quindi chiedete bene.
Il contratto è un obbligo di legge!
Se poi preferite situazioni più comode esistono le case dello studente o il College Sant’Efisio a Cagliari.

#8 – Studiate con metodo
Il fattore più importante con cui bisogna imparare a prendere confidenza per preparare gli esami all’università è il tempo: un errore di valutazione sulla difficoltà e/o la lunghezza del programma da studiare può compromettere il buon esito della prova. Prendere appunti a lezione, fare schede riassuntive dei libri e fissare gli argomenti attraverso mappe concettuali sono tutti validi strumenti per prepararsi: è importante avere il tempo per metabolizzare queste nuove conoscenze, dunque bisogna cercare di non ridursi all’ultimo momento.

#9 – Non demordete
Capiterà di non passare un esame. Non è una tragedia, si riprova, organizzate il vostro tempo e la prossima volta andrà meglio.

#10 – 18
Lo prendo o non lo prendo? Non iniziate col piede sbagliato, un 18 non è un buon biglietto da visita.

In bocca al lupo! Vedrete che l’università sarà una bellissima esperienza!

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