Nove temi e 100 proposte per affrontare la fase due dell’emergenza Covid-19 a Quartu Sant’Elena. I consiglieri del Partito Democratico hanno presentato una serie di iniziative aperte che saranno portate questo pomeriggio durante il Consiglio comunale. Le proposte sono state presentate questa mattina, durante una conferenza stampa, dai consiglieri Marco Piras, Tecla Brai, Barbara Cadoni e Francesco Piludu, presenti all’incontro insieme alla Segretaria Cittadina del PD, Giuseppina Demurtas e il vice-segretario, Enrico Trogu.
«Si tratta di proposte necessarie per la nostra città e che danno la possibilità di riavviare un rilancio non solo sull’immediato ma nel medio e lungo periodo. Avevamo già portato alcune proposte durante la Fase1. Ora rilanciamo grazie al contributo di tanti cittadini» affermano i consiglieri.
«Riteniamo che sia doveroso, da parte della nostra parte politica, portare le istanze che abbiamo raccolto durante queste giornate. Lo faremo con forza, con il nostro impegno. La città ha bisogno di iniziare una nuova fase e servono proposte. Crediamo che tutti coloro siano protagonisti della politica cittadina debbano rimboccarsi le maniche e buttare giù proposte concrete che possano dare un respiro alla città. Fare sintesi in questo momento non è necessario: lo deve fare l’amministrazione e noi saremo lì a controllare quello che fa. Non siamo convinti che siano state fatte tutte le azioni che erano necessarie in questa situazione, ma auspichiamo che, grazie a tutte le proposte, Quartu possa avviare una fase di rilancio».
I consiglieri hanno scelto nove aree tematiche su cui sviluppare le proposte: una scuola, sicura ed inclusiva; lo sviluppo delle reti di solidarietà; misure a sostegno della mobilità sostenibile e ripensare il trasporto pubblico locale; la sburocratizzazione e la promozione di una amministrazione veloce e amica dei cittadini; interventi immediati per le attività produttive; la valorizzazione dei beni culturali; una città pulita e decorosa; un piano straordinario per il lavoro; la rigenerazione del centro urbano e la riqualificazione delle periferie.
Sul tema della scuola, i consiglieri propongono un intervento straordinario e urgente di igienizzazione e sanificazione delle scuole cittadine; l’istituzione di una equipe di assistenza informatica, da remoto o attraverso siti internet, per aiutare docenti e famiglie in difficoltà sull’uso di piattaforme e device e l’orientamento delle famiglie in difficoltà nel rapporto con i diversi servizi pubblici e privati, nazionali e locali, allo scopo di reperire le informazioni e le competenze necessarie e accedere così alle misure a cui hanno diritto, con una attenzione speciale per i soggetti con disabilità e bisogni educativi speciali.
Sulle reti di solidarietà occorre favorire l’esperienza di micro-comunità e l’auto-organizzazione di piccoli gruppi di famiglie che a turno si occupano delle attività dei bambini, certificando la disponibilità di spazi all’aperto, la composizione del gruppo, la disponibilità al monitoraggio sanitario per tutti i soggetti coinvolti e la riattivazione di un sistema integrato di politiche pubbliche per l’infanzia in grado di corrispondere alla domanda educativa oltre che di socialità, sostegno alla fragilità e conciliazione dei tempi di cura e lavoro e di evitare la scomparsa della significativa presenza dei servizi a titolarità privata.
Misure anche sulla mobilità sostenibile con un piano adeguato che incentivi la mobilità leggera e green, in condizioni di sicurezza per i pedoni e i ciclisti; la creazione di micro-reti ciclabili di quartiere e il potenziamento dei servizi di infomobilità nel trasporto pubblico locale.
Una amministrazione che sia amica dei cittadini attraverso la mappatura delle attività prevedendo per tutti i lavoratori e in particolare per quelli che condividono spazi comuni mascherine chirurgiche a norma e DPI oltre guanti monouso e dispenser con liquido per la disinfezione delle mani in numero sufficiente nei vari ambienti; l’esenzione TARI per l’anno 2020 per gli immobili detenuti dalle organizzazioni del terzo settore, sociali, culturali e sportive.
Interventi immediati anche sulle attività produttive in città con la rideterminazione a ciascuna attività produttiva delle imposte e tariffe dovute per l’anno 2020 in relazione al periodo di chiusura dell’attiva dovuta all’emergenza Covid-19; attività di formazione e sostegno economico straordinario per l’igienizzazione e sanificazione di locali e merci; l’autorizzazione delle attività all’aria aperta per palestre e personal trainer al fine di poter svolgerle, da subito, senza costi o richieste per l’eventuale occupazione del suolo pubblico.
Maggiore attenzione anche alla cultura e alla valorizzazione dei beni culturali attraverso l’istituzione di un servizio bibliotecario a domicilio con sanificazione secondo le regole IRCPAL (Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario), l’individuazione di 10 beni culturali testimonial per la prossima stagione turistica e l’agevolazione la ripresa graduale delle attività culturali e di spettacolo con una programmazione mirata con il sostegno dell’amministrazione comunale.
Nelle proposte dei consiglieri del Partito Democratico per una città più pulita e decorosa l’igienizzazione e la sanificazione di panchine, pensiline, spazi pubblici a maggior densità di contatto, la rimozione delle carcasse d’auto e dei veicoli abbandonati nel territorio comunale e un piano straordinario di bonifica delle discariche abusive.
Sul lavoro, il PD propone un piano straordinario per il lavoro con un parco progetti di cantieri Lavoras, la valorizzazione dell’economia circolare, il recupero edilizio, il rilancio dell’artigianato, lo sblocco dei cantieri che orienti il comparto edile verso il riuso dei suoli urbanizzati per collegare economia, occupazione, benessere sociale e tutela ambientale.
Per il centro urbano e le periferie, i democratici propongono un coinvolgimento costantemente della comunità nel suo insieme nei processi di pianificazione urbana; il potenziamento del grado di cooperazione, il sostegno delle piccole produzioni locali che più risentono dell’attuale situazione di crisi socio economica; la creazione di adeguate strutture di partecipazione democratica e culturale per il coinvolgimento dei cittadini nelle attività di programmazione dello sviluppo urbano attraverso l’analisi di vari scenari possibili e il trasferimento di buone esperienze, già acquisite da altre realtà italiane (e non solo), nelle politiche urbane e nelle attività che riguardano in modo specifico la rigenerazione urbana ed il riuso degli spazi.