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Tag: sardegna

Pietro Morittu apre nuova stagione per Carbonia

Notizia in aggiornamento.

Pietro Morittu, 43 anni, neo sindaco di Carbonia, si presenta oggi per la prima volta davanti al Consiglio comunale con in tasca il decreto appena firmato della nomina degli alla Giunta.

Quattro uomini e tre donne nella giunta Morittu:

– Katia Puddu, delega a Affari Generali,Transizione digitale, Agenda 2030;

Giorgia Meli, delega a Cultura, Sport,Spettacolo, Patrimonio, Decentramento;- Antonietta Melas, delega a Pubblica Istruzione, Alta Formazione, Ufficio Europa- Carboniensi nel mondo;- Michele Stivaletta, delega a Attività Produttive, Turismo, Sviluppo economico e vicesindaco;- Pierangelo Porcu, delega Urbanistica,Manutenzioni, Decoro urbano, Politiche per la casa, Rapporti con il Consiglio;- Stefano Mascia, delega ai Lavori Pubblici,Ambiente;

– Roberto Gibillini, delega Politiche sociali,Politiche di genere, Pari opportunità, Benessere animale.

DECRETA
1. Di nominare Assessori/e del Comune di Carbonia i/le Signori/e:
– Sig.ra Katia Puddu, nata a Carbonia, il 01/05/1974 con delega a Affari Generali,
Transizione digitale, Agenda 2030;
– Sig.ra Giorgia Meli nata a Carbonia, il 06/03/1979, con delega a Cultura, Sport,
Spettacolo, Patrimonio, Decentramento;
– Sig.ra Antonietta Melas nata a Bosa il 08/06/1957, con delega a Pubblica Istruzione,
Alta Formazione, Ufficio Europa- Carboniensi nel mondo;
– Sig. Michele Stivaletta nato a Carbonia il 18/03/1982 con delega a Attività Produttive,
Turismo, Sviluppo economico;
– Sig. Pierangelo Porcu nato a Carbonia il 12/09/1963 con delega Urbanistica,
Manutenzioni, Decoro urbano, Politiche per la casa, Rapporti con il Consiglio;
– Sig. Stefano Mascia nato a Carbonia il 28/07/1973 con delega ai Lavori Pubblici,
Ambiente;
– Sig. Roberto Gibillini nato a Carbonia il 23/06/1957 con delega Politiche sociali,
Politiche di genere, Pari opportunità, Benessere animale.
2. Di assegnare le funzioni di Vice Sindaco all’Assessore Michele Stivaletta.

Alle 17:30 il primo Consiglio con l’elezione di presidente e vicepresidenti.

Dopo la convalida degli eletti si è proceduto al giuramento, sono le 18 in punto quando Pietro Morittu recita la formula di rito giurando sulla Costituzione italiana.

Il giuramento del Sindaco Pietro Morittu

Cagliari: il 30 ottobre il Bastione si tingerà di rosa

Anche a Cagliari la prevenzione del tumore al seno si tinge di rosa.

L’evento “Sabato in rosa – Prevenzione del tumore al seno” organizzato da Fondazione Taccia e il proprio progetto, Mai Più Sole contro il Tumore, si terrà il 30 ottobre 2021 dalle ore 10 alle ore 24 a Cagliari in Piazza Costituzione davanti alla suggestiva cornice del Bastione di Saint Remy. Con la collaborazione del Comune di Cagliari, Fidapa BPW Sezione Cagliari, Karalis Pink Team, nel mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, ottobre in rosa, si intende promuovere la profilassi oncologica per la neoplasia più frequente nell’universo femminile.

L’iniziativa prevede due momenti distinti e complementari:

  • dalle ore 10 alle 20 campagna di prevenzione con l’allestimento di un gazebo e distribuzione di materiale informativo in Piazza Costituzione a Cagliari e presso il Palazzo Comunale di Quartu S. Elena. Le amiche di Mai Più Sole metteranno a disposizione locandine e depliants in cui sono spiegati i sintomi per riconoscere il tumore al seno;
  • dalle ore 19 alle 24 il Bastione Saint Remy, sarà illuminato di rosa, il colore utilizzato per sensibilizzare la prevenzione sul tumore al seno. Non vuole essere altro che un modo di accendere i riflettori sulla profilassi affinché non passi inosservata e riesca a penetrare nella sensibilità di ogni cittadino, anche nell’universo maschile dato che si tratta di un tumore che non colpisce solo le donne.

Secondo i dati riportati all’interno de ‘I numeri del cancro in Italia 2020’ a cura tra gli altri dell’Associazione italiana registri tumori (AIRTUM) e l’Associazione italiana di oncologia medica (AIOM), il tumore della mammella resta la neoplasia più frequente in Italia.

Con 54.976 nuove diagnosi in un anno, tale neoplasia rappresenta infatti il 30,3% di tutti i tumori che colpiscono le donne nel mondo e il 14,6 % di tutti i tumori diagnosticati in Italia.

Il cancro alla mammella è la prima causa di morte per tumore nelle donne, l’incidenza, ovvero il numero di nuovi casi è in leggera crescita soprattutto in quelle più giovani, ma esiste un dato importante: la mortalità è comunque in diminuzione (una riduzione del 6% nel 2020 rispetto al 2015). Per questo è importantissima la prevenzione che garantisce una diagnosi precoce che può salvare la vita. La profilassi passa attraverso l’informazione e lo screening che non deve mai essere trascurato, pensiamo che, come riportano i dati AIOM, nei primi mesi del 2020 sono state registrate un milione e 400mila visite di controllo in meno rispetto allo stesso periodo nel 2019.

Questa non è altro che una delle tante iniziative di Mai Più Sole e Fondazione Taccia che per ottobre in rosa hanno anche messo a disposizione delle visite gratuite senologiche all’interno della Biblioteca comunale di Quartu Sant’Elena.

Giornate FAI d’autunno – Decima edizione

Sabato 16 e domenica 17 ottobre 2021 un nuovo appuntamento da non perdere in Sardegna: la Decima edizione delle Giornate FAI d’Autunno, la grande manifestazione di piazza del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano dedicata alla scoperta del patrimonio artistico e culturale.

Nel terzo fine settimana di ottobre il FAI tornerà a coinvolgere i cittadini nell’entusiasmante scoperta delle bellezze che li circondano, grazie all’apertura di 9 luoghi in tutta la regione, alcuni dei quali poco conosciuti o accessibili solo in via eccezionale, aperti dai volontari delle Delegazioni e Gruppi FAI della Sardegna. Un’opportunità ogni anno nuova e diversa, per accostarsi a un patrimonio eccezionale, raccontato per l’occasione con l’entusiasmo contagioso di tutti i cittadini che sposano la missione culturale del FAI.

Le aperture in Sardegna

In Sardegna sono tante ed eterogenee le tipologie di luogo rappresentate: dai siti naturalistici, spesso sfregiati dalla mano incendiaria dell’uomo, alle grandi opere di architettura civile, militare ed industriale, agli antichi borghi, alle straordinarie chiese romaniche del nostro territorio.

Saline Conti Vecchi – Assemini (CA) – Bene FAI

Le Saline Conti Vecchi, bene in concessione alla Ing. Luigi Conti Vecchi (Eni Rewind, Eni) e valorizzato dal FAI, saranno aperte con visite guidate che illustreranno attraverso allestimenti d’epoca, documenti storici e video proiezioni immersive, la storia delle Saline, dove l’industria dell’oro bianco convive dagli anni Trenta con un’oasi naturale popolata da migliaia di fenicotteri rosa. Grazie alla lungimirante impresa dell’Ing. Luigi Conti-Vecchi dal 1929 nella laguna di Santa Gilla uomo e natura lavorano in perfetta sinergia: mare, sole e vento, sotto il controllo sapiente dei salinieri, producono ogni anno montagne candide di sale nella salina più longeva della Sardegna, tuttora in attività. In Giornata FAI, oltre alla visita libera al museo negli immobili storici degli anni Trenta tra allestimenti d’epoca e videoproiezioni immersive che raccontano la nascita e la storia delle Saline Conti Vecchi, sarà possibile visitare l’esposizione “Gli abitanti della laguna” a cura di Alessandro Alberton, ed effettuare diversi itinerari di visita: il Tour guidato in trenino di 50’, (partenze ogni ora) su prenotazione obbligatoria (posti riservati per i soci FAI) all’interno della Salina alla scoperta del ciclo del sale e dell’oasi naturalistica popolata da migliaia di volatili. Sono inoltre in programma passeggiate naturalistiche nell’area di Villaggio Macchiareddu e Porto San Pietro accompagnati dal personale FAI dove si percorrerà un sentiero accanto ai ruderi del vecchio villaggio della comunità del sale, dove vivevano le famiglie dei salinieri, degli impiegati ma anche dei dirigenti. Con un percorso di 2,5 km immersi nella macchia mediterranea, la camminata raggiungerà Porto San Pietro, antica area di attracco delle chiatte che caricavano il sale dirette al Porto di Cagliari, dove ora vivono diverse specie di volatili.

Carcere di Buoncammino – Cagliari

A cura della Delegazione FAI di Cagliari in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari (Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura – DICAAR – e Centro Interdipartimentale ‘Cagliari Accessibility Lab’ – CAL).

La grande struttura ottocentesca del Carcere di Buoncammino ha da sempre rappresentato motivo di curiosità per i cittadini che, pur con motivata soggezione, mostrano interesse nel penetrare gli spazi della detenzione, in questa occasione temporaneamente e parzialmente accessibili. Le visite verranno condotte grazie alla stretta collaborazione tra il FAI e l’Università degli Studi di Cagliari. Si articoleranno in due ricche giornate, nelle quali i visitatori avranno la possibilità di attraversare una porzione del complesso sotto la guida esperta dei volontari FAI e di dottorandi, studenti e laureandi della Scuola di Architettura. L’aspetto che rende speciale la visita è che lungo il percorso si avrà anche modo di fruire di narrazioni speciali e approfondite a cura di docenti universitari, dottori di ricerca e assegnisti, che, negli anni, hanno svolto attività di ricerca in diverse discipline (Storia ed evoluzione della fabbrica, Tipologie e contesto regionale, Luoghi del dolore, Riuso e aspetti economici, Percezioni e pratiche, Memorie e rappresentazioni dello spazio carcerario). Si ringraziano per il loro prezioso contributo il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – Provveditorato Regionale della Sardegna del Ministero della Giustizia, il DICAAR e il CAL dell’Università degli Studi di Cagliari, il Comune di Cagliari.

Santu Lussurgiu: l’incendio, la devastazione e la rinascita

A cura del Gruppo FAI di Oristano.

L’itinerario proposto dal FAI di Oristano, che punta i riflettori sulla piaga degli incendi in Sardegna, quest’anno ancora più tristemente attuale: lo scorso 24 luglio un vasto incendio è divampato tra i comuni di Bonarcado e Santu Lussurgiu, Cuglieri, Sennariolo e altri centri abitati del Montiferru e della Planargia, devastando abitazioni, oliveti, boschi, aziende e mettendo in ginocchio l’intera economia della zona. Per tenere viva l’attenzione, educare e sensibilizzare la popolazione, è oggi utile raccontare anche la fase di ricostruzione e rinascita attuale attraverso aneddoti, storie di coraggio, mutuo soccorso pur nelle sofferenze patite: in collaborazione con il comune di Santu Lussurgiu verrà proposto un percorso che non sarà solo un avvicinamento ai luoghi della devastazione, ma anche un percorso culturale alla scoperta del borgo di Santu Lussurgiu, così pesantemente segnato nell’animo, come gli altri comuni vittime del fuoco, attraverso momenti di immersione nell’arte, come balsamo alle ferite dello spirito. La parte iniziale del percorso attraverserà alcune caratteristiche vie del centro storico per poi proseguire su una strada di penetrazione agraria, in un’area privata a cui non è possibile accedere generalmente, e arrivare, dalla periferia del paese, a una delle zone devastate dall’incendio di fine luglio. Sarà possibile attraversare luoghi che normalmente non sarebbe possibile visitare. Si ringraziano Il Comune di Santu Lussurgiu e i singoli cittadini che hanno offerto il loro contributo.

Antico borgo di Galtelli (NU)

A cura della Delegazione FAI di Nuoro.

Un suggestivo itinerario guidato alla scoperta del borgo e dei tesori di Galtellì, centro della Baronìa ricco di storia, arte e cultura, inserito tra i Borghi Autentici d’Italia. Fin dal medioevo Galtellì assunse particolare importanza nel Giudicato di Gallura, come capoluogo della Curatoria di Galtellì fino a diventare sede di diocesi dal 1138 al 1495. Da questo suo glorioso passato deriva la sua ricchezza di luoghi d’ interesse storico-artistico, come le numerose chiese, tra cui la Basilica di San Pietro, vecchia sede vescovile arricchita da rari affreschi del XIII secolo, e la Chiesa del Cristo Crocefisso, risalente al XIV secolo, che ospita un prezioso e miracoloso crocefisso ligneo, salvato, secondo le fonti, dal sacco di Roma, e che per le sue virtù ha attirato pellegrini a partire dal XVII secolo. Sarà poi possibile visitare la Casa delle Dame Pintor, un’antica casa nobiliare descritta dalla scrittrice Premio Nobel Grazia Deledda in “Canne al Vento”, che qui soggiornò durante i suoi pellegrinaggi a Orosei. Si ringrazia per la collaborazione il Comune di Galtellì.

Diga di Bau Muggeris – Alto Flumendosa – Villagrande Strisaili (NU)

A cura del Gruppo FAI dell’Ogliastra.

Il sito della Diga di Bau Muggeris si trova nella parte centro-orientale della Sardegna, che custodisce un inestimabile tesoro naturalistico e archeologico, ma anche inaspettate strutture legate alla più recente attività dell’uomo, come le imponenti Dighe dell’ Alto Flumendosa. La costruzione è stata iniziata nel 1949, ed è la prima grande opera pubblica del secondo dopoguerra, che ha contribuito in modo determinante a portare l’ energia elettrica in una vasta porzione dell’ Isola. Contestualmente alla Diga era stato costruito il villaggio Enel, un piccolo centro autosufficiente tra le montagne, dotato di scuola, spaccio, mezzi agricoli e persino di una vicina colonia per l’infanzia, che ospitava le famiglie dei dipendenti che lavoravano alla costruzione e al funzionamento della struttura, oggi disabitato. Sarà dunque visitabile la prima porzione di un’ampia opera composta di tre stazioni: le centrali idroelettriche ENEL. Accompagnati dagli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Comprensivo di Villagrande Strisaili, e con i racconti dello scrittore Luigi Pirroni (autore del volume “Storia e Storie del Bacino Alto Flumendosa”2015), si scoprirà questo insediamento industriale, se ne scopriranno il funzionamento e la storia. Con la scrittrice Gisella Rubiu, ci sarà poi un approfondimento sul ruolo dell’acqua in Sardegna e sulla longevità e la genetica degli abitanti dell’Ogliastra. Si ringraziano: Enel Greenpower e la prof.ssa Gianna Dragoni.

Basilica della Santissima Trinità di Saccargia – Codrongianos (SS)

A cura della Delegazione FAI di Sassari.

La Basilica è una fra le più importanti e maestose testimonianze dell’arte romanica in Sardegna. Secondo il “Condaghe di Saccargia”, venne costruita nelle sue prime forme in epoca giudicale, nel 1116, su committenza del Giudice Costantino I di Torres e di sua moglie Marcusa de Lacon Gunale. Situata nel territorio del comune di Codrongianos, a pochi chilometri da Sassari, si trova in un luogo sacro fin da tempi antichissimi, anticamente conosciuta come “Sacraria”, poi mutato in “Saccargia”. Alle maestranze giudicali si sono poi sovrapposte quelle pisane e lucchesi, dalle quali derivano la caratteristica bicromia che alterna filari di blocchi in calcare e basalto, il maestoso campanile e il portico frontale. Nell’abside, all’ interno, spicca un importante e raro ciclo di affreschi, tra i pochi ascrivibili a un contesto romanico in Sardegna. Intorno alla chiesa, gli scavi archeologici hanno messo in luce i resti di quello che fu il monastero camaldolese connesso alla chiesa. Insieme agli esperti storici dell’Arte e agli Apprendisti Ciceroni del Liceo Spano, del Liceo Canopoleno di Sassari, e del Convitto Nazionale Canopoloeno, con il supporto degli studenti universitari del corso Diritto del Turismo del Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali di Sassari si andrà alla scoperta della storia e dei preziosi dettagli di questo tesoro storico e artistico. Si ringraziano Monsignor Giancarlo Zichi dell’Arcidiocesi di Sassari, il Comune di Codrongianos e la Cooperativa Aretè.

San Pietro delle immagini e San Sebastiano a Bulzi – Bulzi (SS)

A cura del Gruppo FAI di Olbia – Tempio Pausania.

Con la sua ricca facciata bicroma in trachite, rientra gli esempi più rilevanti dell’arte romanica in Sardegna anche la chiesa di San Pietro delle Immagini o del Crocifisso a Bulzi, nella regione dell’Anglona, nel Medioevo inserita nel territorio del Giudicato di Torres. Fondata intorno al 1050, San Pietro passò alla gestione dei Benedettini di Montecassino, e poi alle casate dei Doria e Malaspina, fino ai casati nobiliari aragonesi. Oggi isolata in mezzo alla campagna, ricca di fascino, prende il nome dal settecentesco Retablo de las Imagines, pala d’altare in stile spagnolo, e probabilmente ancora prima dal mirabile e preziosissimo gruppo ligneo in ontano che raffigura la Deposizione di Gesù dalla Croce, di ambito stilistico toscano, datato al tredicesimo secolo, forse portato dai Benedettini. Le opere scultoree, insieme a altri tesori artistici sono oggi custodite nella Parrocchiale di San Sebastiano, anch’essa visitabile in giornate FAI.

Nella chiesa di San Pietro sarà inoltre visitabile la mostra di icone sacre a cura di Pina Demelas, e nel vicino paese di Sedini, presentando la prenotazione alla Giornata FAI o la tessera FAI, sarà possibile avere uno sconto per il museo Domus De Janas “La Rocca” (Sabato e Domenica: 10:00 – 13:00). Si ringraziano il Comune di Bulzi, la Diocesi di Tempio Ampurias e il direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici Don Francesco Tamponi, la Cooperativa Simbranos di Bulzi e la Cooperativa Seitn di Sedini.

Forte Sant’Andrea, Caserma dei Cannonieri e artiglieria – La Maddalena (SS)

A cura del Gruppo FAI di La Maddalena.

Pur costruiti in tempi differenti, sono interconnessi fra loro e ripercorrono la storia della Maddalena dal Settecento ai giorni nostri. Il Forte Sant’Andrea il costruito nel 1790 su uno sperone di roccia per difendere il nuovo abitato costituitosi presso Cala Gavetta, ha avuto un ruolo fondamentale nel 1793 quando l’arcipelago di La Maddalena ha subito il tentativo di invasione francese e il pesante bombardamento da parte dell’artiglieria comandata dal giovane Napoleone Bonaparte. È diventato, in seguito, prigione per contestatori politici e, nel 1864, carcere mandamentale. Dismesso e ristrutturato, è stato sede dell’Associazione dei Carabinieri; ora dovrebbe diventare un museo. Accanto al forte sorge la Caserma dei Cannonieri, voluta dall’ammiraglio Desgeneys nel 1808. All’inizio del Novecento la Caserma è diventata comando di Artiglieria Marittima della Piazzaforte istituita nel 1887; una sua ala fu adibita a Colombaia militare. Durante il fascismo la Caserma ospitò il Comando della III Legione Milmart. Dal 1949, cambiò destinazione d’uso diventando una scuola: l’Istituto Magistrale. Oggi ospita le classi del Liceo Scientifico, mentre le officine annesse al Comando di Artiglieria sono diventate sede della biblioteca comunale. La visita sarà a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo “G. Garibaldi” di La Maddalena.

Batteria Militare Talmone – Punta Don Diego, Palau (SS) – Bene FAI

Sulla costa nord della Sardegna, tra le spiagge di Palau e Costa Serena, a Punta Don Diego, si trova la Batteria Talmone, che da oltre cento anni presidia il braccio di mare che separa l’isola di Spargi dalla Sardegna in un paesaggio fatto di graniti epici, flora mediterranea e mare. È un’importante testimonianza della storia militare del nostro Paese e della dura vita quotidiana dei soldati e faceva parte di un sistema difensivo sorto a fine ‘700 e costituito da una cinquantina tra forti, fortini e batterie militari sparsi nell’arcipelago della Maddalena.
Al secondo dopoguerra seguirono decenni di abbandono fino al 2002, quando venne affidata in concessione dalla Regione Sardegna al FAI che, grazie a un accurato e impegnativo intervento di restauro tuttora in corso, ne garantisce l’apertura al pubblico con il sostegno del Comune di Palau. L’esperienza offerta nelle Giornate FAI prevede, oltre alla visita guidata all’interno della Caserma, visite guidate e visite guidate speciali la mattina e il pomeriggio. Sarà possibile per gli iscritti e chi deciderà di iscriversi in loco presso la Batteria Militare Talmone, partecipare a una passeggiata accompagnata lungo i sentieri di Punta don Diego alle 9.30 e alle 16.00 di sabato e domenica. Sarà possibile anche raggiungere il Bene in autonomia con una passeggiata di circa 900 metri lungo la costa. È consigliato un abbigliamento adeguato a un trekking e munirsi di acqua per la passeggiata.

Per la prenotazione www.giornatefai.it

Tutti i visitatori potranno, in questa occasione, sostenere il FAI nella sua mission di cura, tutela e valorizzazione, con una donazione – del valore minimo di 3 € – ma soprattutto potranno iscriversi al FAI sia online oppure nei diversi siti aperti durante l’evento. La donazione online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita (su www.giornatefai.it), assicurandosi così l’ingresso nei luoghi aperti dal momento che, per rispettare la sicurezza di tutti, avrà i posti limitati.

L’edizione 2021 è dedicata ad Angelo Maramai (1961-2021), già Direttore Generale del FAI.

La manifestazione è realizzata con il supporto di Protezione Civile, Arma dei Carabinieri e Croce Rossa Italiana, da anni al fianco del FAI in questa iniziativa.

Le Giornate FAI d’Autunno si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo libero, utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Gli iscritti al FAI o chi si iscriverà in occasione dell’evento potranno beneficiare di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.

Le visite si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19. In base alle disposizioni del D.L. 105 23/07/2021, l’accesso sarà possibile solo alle persone in possesso della certificazione verde Covid-19 (Green Pass). La certificazione verde è richiesta anche per l’ingresso ai luoghi di carattere naturalistico. Per i bambini al di sotto dei 12 anni il Green Pass non è obbligatorio.

Foto: sito Fondo per l’Ambiente Italiano

AVIS Quartu, tempo di donazione: sabato 9 ottobre a “Le Vele”

Sabato 9 ottobre dalle 16.00 alle 20.00, AVIS Quartu organizza il primo appuntamento di ottobre con la donazione del sangue. L’autoemoteca dell’Associazione Volontari Italiani del Sangue sarà presente al Centro Commerciale “Le Vele & Millennium”.

“In questo periodo – si legge sull’evento facebook – dobbiamo rispettare le attuali disposizioni: dobbiamo programmare le donazioni, al fine di evitare assembramenti e contatti con altre persone. Il sistema è semplice: prenotazione, gestione dell’attesa e donazione in piena sicurezza”.

Per donare è possibile telefonare al 393 4091675 (allo stesso numero puoi scriverci tramite sms o WhatsApp); scrivere una email a quartusantelena.comunale@avis.it; inviare un messaggio su Messanger o alla pagina facebook AVIS Quartu Sant’Elena OdV. Ai donatori verranno poste domande sullo stato di salute: «se è tutto ok, ti verrà comunicato l’orario in cui venire e donare» prosegue l’organizzazione sull’evento.

«Ricordiamo sempre che come unico e vero farmaco salva vita, il sangue non si può prendere, tramite prescrizione medica, con una ricetta in farmacia ma solo ed esclusivamente donandolo. La donazione di sangue è sempre sicura, anche in questo periodo. Infatti non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino la trasmissione del coronavirus attraverso le trasfusioni di sangue ed emocomponenti» conclude la nota.

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Quartu ricicla al quadrato: tutte le novità del nuovo servizio di igiene urbana

Quartu ricicla al quadrato: sta per partire il nuovo servizio di igiene urbana della terza città della Sardegna, con tante novità all’insegna della sostenibilità, della trasparenza e del risparmio.

Il nuovo sistema prevede infatti di passare entro il 2023 dall’attuale tariffazione del servizio alla cosiddetta “tariffa puntuale”: ciascun cittadino pagherà in base al peso dei rifiuti effettivamente conferiti, con un sistema di rilevamento elettronico che permetterà anche di verificare attraverso una piattaforma le quantità complessive di rifiuti riciclabili e di secco prodotti in città, monitorando quindi l’evoluzione dei costi e dei guadagni attesi fino all’entrata a regime del servizio. Quartu è già una città virtuosa sotto il profilo della raccolta differenziata, che si colloca sopra il 70%, con punte del 78% nello scorso mese di agosto. L’obiettivo ora è quello di rafforzare questo dato, in linea con le migliori performance regionali e nazionali giungendo fin dal prossimo anno alla media consolidata del 75% , fino ad arrivare al livello di eccellenza assoluta del 90% entro l’ultimo anno dell’appalto settennale aggiudicato all’azienda De Vizia Transfer. Una sfida imponente, ma che l’amministrazione pensa di vincere forte anche di una radicata abitudine dei propri cittadini alla pratica della raccolta differenziata: nel 2008 Quartu è stata la prima città dell’isola ad introdurre con successo il sistema di smistamento dei rifiuti, passando dai cassonetti indifferenziati all’utilizzo dei mastelli porta a porta.

Nuovi mastelli con sistema di lettura elettronico

Dal prossimo lunedì 27 settembre inizierà la distribuzione dei nuovi mastelli con sistema di lettura elettronico associato a ciascuna utenza Tari, unitamente al materiale informativo sulle zone e i giorni di raccolta. La distribuzione prevede il recapito porta a porta del nuovo kit di contenitori, salvo dopo due tentativi falliti la facoltà di ritiro direttamente presso il Centro De Vizia in località Sa Serrixedda. Rispetto al passato il nuovo sistema di raccolta presenta qualche novità: i colori associati alle tipologie dei rifiuti verranno aggiornati alle indicazioni della normativa nazionale ed europea, mentre secco e plastica avranno dei mastelli dedicati. Viene infine introdotta la scheda utente, utilizzabile per i conferimenti in ecocentro o nelle eco-isole, e per il ritiro periodico dei sacchetti. Tutti aspetti sviscerati durante la conferenza stampa a cui hanno partecipato Tore Sanna, vicesindaco e assessore all’Ambiente del Comune di Quartu, il dirigente del Servizio Ambiente Giulio Barca, l’ingegnere Giovanni Motzo in qualità di rappresentante dell’azienda De Vizia.

“Questi mesi di start up sono stati e saranno utili per mettere a punto le diverse novità previste dal nuovo contratto per l’igiene urbana di Quartu. C’è infatti l’esigenza di sperimentare nella quotidianità le innovazioni, anche per valutare eventuali correzioni nell’ottica di avere un servizio puntuale e adeguato alle esigenze del territorio e dei cittadini”, ha spiegato il vicesindaco Sanna facendo un breve bilancio dei primi 5 mesi di sperimentazione del servizio. “Quest’anno circa che ci divide dall’avvio del nuovo metodo ci permetterà di prepararci a dovere alla nuova tariffazione, anche per definire un’anagrafe del contribuente chiara, precisa, all’altezza della situazione. In considerazione del fatto che il servizio è interamente a carico del contribuente, non possiamo permetterci il lusso di avere evasione, perché vorrebbe dire dover scaricare quei costi sul cittadino virtuoso. Ogni cittadino deve essere messo nelle condizioni di pagare quanto deve, contrastando e chiamando alle sue responsabilità chi cerca di evadere da quest’obbligo”.
“Per quanto riguarda l’ecocentro, che in base al bando dovrà essere di proprietà dell’Ente, stiamo valutando di utilizzare l’attuale struttura, di proprietà della De Vizia”, ha proseguito Sanna. “Altri centri di raccolta adeguata potranno essere posizionati nel litorale, anche con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’abbandono selvaggio, che tanti danni crea sia in termini ambientali che economici”.

Punti di forza e sfide dell’innovazione del servizio sono stati ricordati anche dal dirigente Giulio Barca: “La tariffazione puntuale è la vera rivoluzione di questo appalto. Ciascun mastello sarà associato alla singola utenza Tari per il calcolo del rifiuto conferito, senza possibilità di errore. Il sistema permetterà un rapido aggiornamento della piattaforma informatica consultabile dalla De Vizia e dall’Amministrazione, per un opportuno controllo dell’andamento. Abbiamo frazioni di rifiuto che ci costano molto, come il secco indifferenziato, e altre che invece ci garantiscono entrate, perché vengono valorizzate dai consorzi di filiera, come la plastica e la carta. In questo modo possiamo controllare direttamente costi e ricavi riguardanti il servizio, ma anche verificare se le utenze risultano nel giusto indirizzo, per avere quindi una conoscenza puntuale del nostro territorio e della realtà dell’intero sistema di igiene urbana. Attenzione infine ai colori: la plastica sarà conferita nel mastello giallo e la carta in quello blu”.

“Il nuovo appalto prevede la suddivisione del territorio quartese in 8 zone, ognuna identificata con un diverso colore”, ha spiegato l’ingegner Giovanni Motzo, responsabile della De Vizia. “Ciascuna zona di raccolta avrà un suo calendiario. Aumenterà la frequenza della raccolta organica, che da bisettimanale diventerà trisettimanale, una novità che risulterà particolarmente gradita alla cittadinanza soprattutto nei mesi estivi. Inoltre, per essere più vicini ai cittadini e rispondere ancor più tempestivamente ai loro bisogni, stiamo migliorando il sistema di comunicazione, implementando in particolare il sito web e l’app. Il cittadino potrà così prenotare con estrema rapidità i servizi a chiamata previsti dall’appalto”. Un cenno infine ad alcune novità già in corso di sperimentazione in città: “A seguito del posizionamento degli appositi contenitori per la raccolta degli indumenti usati abbiamo già avuto ottimi riscontri, con una media di 40 tonnellate al mese. Col tempo valuteremo se il numero dei punti raccolta è sufficiente e se sarà opportuno modificare l’attuale mappa di ubicazione”.

[Foto tratta da sito internet: comune.quartu.ca.it]

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