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Anno: 2019

Quartu, passa il bilancio consuntivo 2018

Il consiglio comunale di Quartu approva il bilancio consuntivo 2018. Il Rendiconto della gestione – approvato con quasi quattro mesi di ritardo rispetto al termine fissato per il 30 aprile –  è stato predisposto da Umberto Oppus, commissario ad acta nominato dalla Regione Sardegna.

A dare il via libera definitiva al bilancio sono bastati i voti della maggioranza presente in maniera compatta con quindici consiglieri. Assenti Pani, Marini, Angius, Cocco e Brai, giustificati all’inizio della seduta dal presidente del consiglio comunale, Mauro Contini.

Tra i banchi della Giunta, primo consiglio comunale per il nuovo assessore all’Urbanistica Gabriele Asunis.

15 i voti favorevoli: Cocciu, Cadeddu, Frau, Casanova, Marci, Olla, Cossu, Ghiani, Lobina, Galantuomo, Sarritzu, Torru, Attilini, il presidente del consiglio comunale Mauro Contini e il sindaco Stefano Delunas.

9 i voti contrari: i consiglieri del PD Piras, Cadoni, Piludu, Busonera Ligas, Murgioni; Sbandi (M5S); Pili e Piras (Oggi è domani)

La discussione sul rendiconto è stata aperta dal presidente della Prima Commissione Bilancio, Giuseppe Casanova che ha ricordato i numeri dei bilancio. Tra questi anche l’avanzo d’amministrazione di 107 milioni di euro riportati nel rendiconto del commissario. Sarà il consiglio comunale, con una successiva delibera a determinare la distribuzione dell’avanzo secondo questi schermi: 77 milioni come parte accantonata (tra questi anche i 66 milioni di dubbia esigibilità come quelli derivanti da tasse non incassate); oltre 22 milioni come parte vincolata dal Leggi, trasferimenti della Regione Sardegna; altri 5 milioni come parte destinata agli investimenti.

l capogruppo del PD, Marco Piras, ha chiesto al sindaco di relazionare sul consuntivo e di non lasciare la breve spiegazione al presidente Casanova: «Possibile che tutto questo passi in sordina? Non può rientrare nella normalità della cose. È una follia. Manca, ancora una volta, la capacità della gestione della città» afferma Piras. La consigliera Cossu che si siede per la prima volta tra i banchi della maggioranza ha sottolineato alcune criticità del bilancio: «È il risultato di tanti anni senza trovare una soluzione a medio e lungo termine delle giunte passate». La consigliera Valeria Piras ricorda i servizi che non sono stati riattivati in città come quelli sociali. «Stiamo eliminando dalla città tutti i punti di incontro». Anche Guido Sbandi chiede alla maggioranza di intervenire sul bilancio citando alcuni punti della relazione dei revisori dei conti. Per Piludu, il rendiconto è la fotografia dell’attività amministrativa degli anni precedenti: «È un bilancio ricco di zeri: non abbiamo ricevuto nessun fondo dall’Unione Europea nel 2018; non è stato venduto nessun bene comunale. Nessun euro è stato utilizzato per le attività giovanili, piani di edilizia popolari, trasporto pubblico locale».

Adrian Fartade all’Hostel Sardinia: “Moriremo tutti” è sold out

Tutto esaurito all’Hostel Sardinia per il primo spettacolo in Sardegna di Adrian Fartade. Il divulgatore scientifico, creatore del canale YouTube “link4Universe” con oltre 213mila iscritti, sabato 3 agosto sarà a Quartu, in via Dante 35, con il suo “Moriremo tutti“.

«Da asteroidi che si stanno per schiantare sulla Terra come nel film Armageddon, ad invasioni di alieni come in Independence Day, fino a guerre nucleari come nei videgiochi Fallout, l’idea di una fine del mondo è una delle più usate nella fantascienza in tutti i media. In questo spettacolo parliamo insieme di alcuni degli esempi più iconici immaginati nel tempo e di quanto sono credibili scientificamente» si legge nella nota di presentazione.

Classe 1987, laureato in Storia e Filosofia presso l’Università degli Studi di Siena, Fartade si occupa di storia dell’astronomia. Da qualche anno racconta le più recenti scoperte in campo astronomico sulla pagina Facebook e sul canale YouTube link4universe. Ospite in radio e in tv, ha partecipato a tre stagioni della trasmissione “C’è Spazio” su TV2000, tiene monologhi sull’esplorazione spaziale in planetari, scuole e teatri in giro per l’Italia. A marzo 2019 è uscito il suo nuovo libro “Su Nettuno piovono diamanti” edito da Rizzoli.

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Dopo di noi, autonomia e libertà: il progetto ANFASS Cagliari

Noi speriamo che ce la caviamo da soli..”. È questo il nome del progetto a carattere regionale, messo in campo dall’ANFFAS Onlus di Cagliari (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale),  L’associazione è impegnata da sessanta anni nella tutela dei diritti e nella promozione della piena inclusione sociale delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale.

Il progetto è finanziato dal Ministero della Salute e delle Politiche Sociali e la sua finalità è quella di promuovere innovativi percorsi di autonomia personale ed abitativa per le persone con disabilità.

L’associazione cagliaritana, partner del progetto realizzato su scala nazionale, ha avviato le azioni progettuali nel mese di ottobre 2018 nei comuni di Cagliari e Iglesias grazie al coinvolgimento di sette persone dell’associazione. I partecipanti al progetto, grazie alla condivisione di momenti di vita all’interno di una casa sita nel comune di Iglesias, hanno modo di vivere delle esperienze volte a favorire l’autonomia, l’adultità e il passaggio dal “con noi” dell’assistenza familiare al “dopo di noi” dell’età più adulta.

«In particolare – si legge nella nota dell’associazione –  sulla base dei singoli progetti di vita e dei percorsi già avviati sul tema della vita indipendente, si è ritenuto opportuno formare due gruppi distinti di destinatari: un primo gruppo, formato da quattro giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni hanno modo di sperimentarsi in processi finalizzati all’acquisizione di autonomie sul versante personale, sociale, lavorativo e abitativo, per una emancipazione dai propri genitori e lo sviluppo di un progetto personale di vita indipendente (sperimentazione di una “palestra di vita” per autonomie e vita indipendente, stage lavorativi). Nello specifico – spiega la nota –  i giovani hanno già realizzato quattro residenzialità all’interno dell’appartamento di Iglesias vivendo l’esperienza della co-abitazione tra giovani, dello stare insieme nel tempo libero e assaporando, nel contempo, la responsabilità del vivere “da soli” anche attraverso lo sviluppo di competenze socio lavorative attraverso degli stage».

«Un secondo gruppo di tre adulti di età compresa tra i 40 e i 60 anni per i quali è più evidente la necessità di avviare azioni legate al tema del “Dopo di Noi”, sviluppando una progettazione di vita in autonomia dai familiari ormai anziani (sperimentazione gruppo di convivenza per il “Dopo di Noi”). Anche il secondo gruppo ha sperimentato quattro residenzialità e si prepara, anche attraverso laboratori specifici, alla realizzazione di ulteriori tre esperienze».

Le azioni progettuali si basano sullo sviluppo della capacità di scelta personale, della responsabilizzazione e del pieno protagonismo delle persone coinvolte in coerenza con la metodologia di lavoro utilizzata dall’Anffas all’interno dei propri servizi e centrata su concetti di Qualità della Vita e Self Advocacy.

All’interno del progetto sono previste delle azioni di sostegno e di auto mutuo aiuto a favore dei familiari al fine di supportarli nella fase del distacco iniziale e nel percorso graduale di emancipazione e autonomia del proprio familiare. Allo stesso modo, sono state avviate specifiche azioni formative rivolte agli operatori e volontari convolti nell’attuazione del progetto, in modo da favorire l’adesione a pratiche d’intervento innovative. Particolare attenzione è stata data alla promozione dell’iniziativa e al coinvolgimento del territorio con specifiche azioni finalizzate alla creazione della rete, indispensabile nell’accompagnare ed ampliare le opportunità di inclusione sociale e lavorativa.

Il progetto Noi speriamo che ce la caviamo da soli…” ha preso avvio a livello nazionale nell’agosto 2018 grazie al sostegno del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali; si concluderà a febbraio 2020 per una attività totale di18 mesi. Il valore complessivo del progetto è di oltre 900mila euro»

Il progetto è articolato in 12 regioni e sviluppato da tredici associazioni che operano nel campo della disabilità. Ognuna di queste associazioni ha dato il via ad un serie di iniziative messe in un sistema di confronto e scambio di buone pratiche su scala nazionale. Gli individui coinvolti sono 52 mentre quelli coinvolti nel processo più ampio di indagine e promozione sono 208. Inoltre sono 158 i volontari e 26 gli operatori attivi.

«L’obiettivo del progetto è favorire l’autonomia e la libertà di scelta in modo graduale, già prima del “Dopo di noi“, senza attendere che essa si imponga improvvisa col venir meno del sostegno familiare. Contemporaneamente ogni associazione si è confrontata con le famiglie, in una azione di mutuo aiuto, allo scopo di misurarsi con l’idea di autonomia, creare senso di fiducia e superare la fase di “distacco” iniziale, che può essere difficile tanto per il ragazzo, quanto per il genitore» conclude la nota dell’associazione.

Verde pubblico Quartu, prosegue la protesta dei lavoratori

Prosegue la vertenza dei lavoratori del verde pubblico a Quartu Sant’Elena. «Considerati i ritardi dell’amministrazione nell’erogare le ulteriori risorse previste per l’appalto, il mancato rispetto degli accordi e l’assenza di risposte alla richiesta di convocazione da parte della Flai Cgil – ha detto in una nota la segretaria territoriale Valentina Marci – non escludiamo nuove iniziative di mobilitazione come la ripresa del presidio sotto il Comune».

Dopo due mesi di pausa, lo scorso 15 luglio, i ventinove operai hanno ripreso l’attività ma le risorse sono passate da 143mila euro al mese previste fino al 2018 si è passati ai 100mila euro per i prossimi 18 mesi. Il taglio ha comportato la riduzione delle ore di lavoro e delle buste paga. «Il Comune – prosegue la nota della segretaria territoriale Flai Valentina Marci – ci aveva garantito che avrebbe utilizzato subito le risorse restanti, ovvero 400 mila euro avanzate per il ribasso offerto dalla ditta aggiudicataria, 300 mila euro stanziati dalla Regione proprio per il verde pubblico, e altri 96 mila 500 euro restituiti dal Ministero per le spese anticipate per lo Sprar». Secondo il sindacato, l’amministrazione comunale non ha ancora messo a disposizione le risorse e non ha risposto alla richiesta di incontro avanzata lo scorso 22 luglio.

La Marci ricorda la sottoscrizione di diversi verbali d’accordo tra la Flai Cgil, il sindaco di Quartu Stefano Delunas, l’ex vicesindaco Paolo Passino e gli assessori all’Ambiente Tiziana Terrana e l’assessore ai Lavori Pubblici Piero  Piccoi, ma gli accordi sulla continuità del servizio, i livelli occupazionali, la destinazione delle risorse, la trasparenza e la tempestività nelle comunicazioni con il sindacato sono state disattese. I lavoratori, in base alle risorse stanziate al ribasso hanno dovuto dimezzare il proprio orario di lavoro attuando una solidarietà interna per garantire i livelli occupazionali.

«Chiediamo che l’amministrazione utilizzi tutte le risorse a disposizione e rispetti gli accordi – ha concluso la nota della segretaria Flai – per garantire a tutti i lavoratori la copertura della giornata lavorativa e offrire ai cittadini di Quartu Sant’Elena un servizio efficiente indispensabile per poter fruire di parchi, scuole e spiagge puliti e sicuri»

Incendi in Sardegna, un altro fine settimana difficile nell’isola

Un altro fine settimana difficile per gli incendi in Sardegna. Il forte vento di maestrale ha aiutato le fiamme a svilupparsi e ha aumentato i danni in alcune zone dell’isola già colpite duramente nel mese di luglio.

La situazione più difficile è stata registrata nella zona industriale di Siniscola. Le fiamme, spinte dal forte vento, sono arrivate fino alla statale 131, chiusa al traffico per alcune ore sino allo svincolo per Lula. Alcuni automobilisti, presi dal panico, hanno percorso la strada contromano.  Il rogo è partito nella tarda serata di domenica è proseguito fino alla mattinata di lunedì. È stato necessario l’intervento dei canadair per spegnere le fiamme, domante solo intono alle 10 del mattino. Il vento ha bloccato per alcune ore i mezzi che hanno ripreso l’operatività solo in mattinata. Tra i più colpiti gli allevatori che hanno perso pascoli, strutture, fienili e trattori.

Sono arrivate tante immagini dall’inferno di Siniscola. Ma la disperazione di questo anziano allevatore che ha perso tutto fa davvero stringere il cuore e fa tanta rabbia.

Pubblicato da Paolo Mastino su Lunedì 29 luglio 2019
Facebook: Paolo Mastino (giornalista Rai)

Nella pomeriggio di ieri, due roghi sono stati registrati nelle campagna di Maracalagonis nei pressi della vecchia Orientale Sarda. Le fiamme hanno lambito i villaggi attorno alla strada che porta a San Gregorio e si sono avvicinate al parco giochi acquatico. Alcune famiglie hanno abbandonato le loro abitazioni nella zona. Oltre agli uomini a terra che hanno monitorato la situazione e sono intervenuti con i mezzi, sono stati utilizzati anche due canadair che hanno recuperato l’acqua dal Poetto sotto gli sguardi incuriositi e preoccupati dei bagnanti.

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