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Quartu, lavori per la fibra ottica: modifiche alla viabilità

Cantieri aperti a Quartu Sant’Elena per la posa delle infrastrutture per l’installazione della fibra ottica. La prima fase di taglio del manto stradale e del ripristino è iniziata lo scorso 15 aprile e terminerà sabato 15 giugno. Da venerdì 7 giugno è iniziata la posa anche in un’altra parte della città. In questo caso, i lavori termineranno il prossimo 19 luglio.

Nei tratti di strada interessati dai lavori – secondo quanto riporta il sito dell’amministrazione comunale – dalle ore 08.00 alle 18.00, è prevista l’istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata in entrambi i lati. In caso di necessità sarà sospesa la circolazione, in maniera temporanea, per consentire l’apertura e il lavoro nei cantieri.

La prima zona riguarda le seguenti vie:
• via Lombardia;
• via Brigata Sassari, tratto compreso tra il civico 17 e via Siena;
• via Ravenna, tratto compreso tra via Zara e via Brigata Sassari;
• via Ancona;
• via Zara;
• via Barletta, tratto da via Firenze a civico 56;
• via Milano, nel tratto compreso tra via Brigata Sassari e via Zara;
• via Cagliari, da via Zara a civico 128;
• via Genova, nel tratto compreso tra via Zara e via Sardegna;
• via Diaz, nel tratto compreso tra via Zara e via Sardegna;
• via Pio X;
• via Firenze, nel tratto compreso tra via Diaz e via Ancona;
• via Dante, nel tratto compreso tra via Diaz e via Ravenna;
• via Sardegna, tratto compreso tra via Genova e via Pio X.

La seconda zona interessata comprende le seguenti strade:
• via  Siena, tratto compreso tra via Dante e via Zara;
• via Firenze, tratto compreso tra via Siena e via Ancona;
• via Bari, tratto da via Firenze a via Dante;
• via Barletta, tratto compreso tra via Firenze e Via Dante;
• via Ravenna, tratto compreso tra via Dante e il civico 121;
• via Dante, tratto compreso tra via Ravenna e via Siena;
• via Corridoni;
• via Ammendola;
• via D. Manin;
• via Gozzi;
• via Guerrazzi;
• via Sardegna, tratto compreso tra via D. Manin e via Pio X;
• via Giotto, tratto compreso tra via D. Manin e via Gozzi;
• via Messina, tratto compreso tra via Cagliari e via Giotto;
• via Toscana, tratto compreso tra via Messina e via Sicilia;
• via Cagliari, tratto compreso tra via Sicilia e il civico 181;
• via Sicilia, tratto compreso tra via Gozzi e via Giotto.

Mesa Noa Food Coop: il cibo diventa etico e sostenibile

di Andrea Matta

Parte da Cagliari il primo progetto di cooperativa collaborativa di consumo in Sardegna. Si chiama “Mesa Noa – Food Coop”.  All’interno del progetto, i soci sono proprietari, gestori e clienti in un sistema innovativo di vendita e acquisto di prodotti prevalentemente locali. Una alternativa alla grande distribuzione organizzata nata con l’intento di creare una comunità di consumo critico. Mesa Noa è stata fondata da 58 soci, ora diventati 95. Tra loro c’è anche Nicola Pili, consigliere d’amministrazione della cooperativa che ci racconta come nasce e si sviluppa il progetto.

Com’e nata l’idea di Mesa Noa?

«L’idea è nata dalla visione di un film: “The Park Slope Food Coop”. Un film di Tim Bothe che racconta dell’esperienza di una cooperativa di New York nata dal 1973. Da tempo insieme ad altri amici ero attivo in un gruppo che si propone di sostenere il portale Italia che Cambia. Un portale che vuole raccontare buone pratiche ed esperienze positive in giro per l’Italia. Avevamo già fatto eventi di discussione a partire da un film, quindi quando Massimo Planta, fondatore dell’associazione “Terre colte” si è imbattuto nel trailer ci ha subito detto che sarebbe stato bello non solo parlarne, ma fare una cosa del genere anche qui da noi. Ci siamo attivati per fare una proiezione del film di Tim Bothe per l’11 Marzo 2018  a Cagliari presso il cinema Odissea.
L’evento e il dibattito che ne è seguito hanno destato molto interesse e partecipazione, ciò ci ha motivato a lavorare a questo progetto. Siamo partiti in tre o quattro, abbiamo coinvolto quelli che avevano partecipato alla proiezione e si erano detti interessati e con loro abbiamo organizzato una seconda proiezione per fine maggio stavolta presso la Cineteca Umanitaria a Cagliari. Anche in questa occasione  emerse molto interesse e volontà di collaborare da parte di tutti i presenti. Da qui ci siamo dati appuntamento a metà giugno. A quel punto eravamo già una trentina e ci siamo divisi in gruppi di lavoro che hanno lavorato a dar vita al progetto. Sono stati mesi intensi di attività e confronto che hanno portato il 21 Marzo di quest’anno alla fondazione di Mesa Noa Food coop società cooperativa, una cooperativa di consumatori che a breve darà vita ad un emporio collaborativo, sarà la prima esperienza del genere in Sardegna e probabilmente la seconda in Italia. Infatti a Bologna in modo simile al nostro è da poco nata: “Camilla, emporio di comunità”. Loro ci precedono di qualche mese, e ci hanno molto aiutato in tutte le fasi del progetto».

Che cos’è una food coop?

«Il modello è quello dell’esperienza newyorkese. I soci offrono tre ore di lavoro al mese, in cambio sono direttamente responsabili della scelta e della qualità dei prodotti che acquisteranno, e possono contenere i costi così da avere prodotti di alta qualità a un prezzo accessibile. Questo modello, è arrivato in Europa dopo il film dove cooperative analoghe sono nate in Francia, in Belgio, e come detto anche in Italia. Per noi, questo progetto rappresenta il tentativo di creare una comunità locale di consumo critico, che risponda alla esigenza di mettere a disposizione delle persone prodotti di qualità a prezzi contenuti e fornire strumenti di riflessione.  Ci proponiamo inoltre di promuovere azioni concrete per lo sviluppo dell’economia locale».

Come contribuiscono i soci alla crescita del progetto?

«Il progetto non può prescindere dall’impegno attivo dei soci, che devono mettere a disposizione un po’ del loro tempo. Oltre questo tempo dedicato all’Emporio i soci possono, se vogliono,  intervenire in tutte le fasi di gestione del progetto  partecipando ai gruppi di lavoro che sono collegati direttamente al consiglio di amministrazione della cooperativa. Stiamo lavorando per avere una gestione di “governance dinamica” basata sul consenso, che possa tener conto il più possibile delle opinioni di tutti i nostri soci».

Quali sono i vantaggi dell’Emporio collaborativo?

«Con l’Emporio collaborativo, i soci troveranno tutto quanto serve loro per liberarsi dalla grande distribuzione, avendo anche la possibilità di stabilire quali prodotti trovare nel negozio. Al tempo stesso stiamo dando vita ad una comunità di consumatori consapevoli, attenti alla qualità dei prodotti e rispettosi del lavoro dei produttori. Faremo ciò riducendo la filiera, acquistando cioè direttamente da produttori prevalentemente locali. Oppure rivolgendoci a filiere etiche e sociali per i prodotti non reperibili in Sardegna»

Come si può diventare soci di “Mesa Noa Food Coop”?

«Per diventare socio, basta versare una quota sociale pari a 125 euro, e vale per sempre. Il nostro è un progetto aperto. Chiunque fosse interessato può partecipare alle nostre iniziative, e ragionare con noi sui temi del consumo critico. Naturalmente ci piacerebbe che tante persone si unissero a noi diventando soci, o anche solo partecipassero contribuendo alla diffusione dei valori che sono alla base del nostro progetto. Più o meno un anno fa eravamo solo sei oggi siamo quasi un centinaio, ma ci auguriamo di essere molti di più nei prossimi mesi».

Quartu, verde pubblico ancora in rivolta

Questa mattina è ripresa la protesta dei 30 lavoratori del verde pubblico di Quartu, arrabbiati per l’ennesima promessa della giunta Delunas di un bando che “forse” arriverà a breve.

In programma per questa mattina del 29 maggio dovrebbe esserci l’apertura delle buste economiche per l’aggiudicazione provvisoria dei lavori ma gli operatori promettono di restare accampati fino a che non vedranno trasformarsi in realtà le promesse della giunta.

Con le famiglie dei dipendenti logorate dalla poca sicurezza lavorativa si è schierata anche una madre che ha voluto portare il proprio supporto alla protesta:

Vorrei che mio figlio potesse giocare in un parco adatto a lui e decoroso per la città. La giunta sta mettendo in secondo piano il nostro futuro, ossia quelli che oggi sono bambini ma che un domani saranno adulti che non vorranno rimanere in questa città abbandonata a se stessa.

È iniziata la protesta dei lavoratori del verde pubblico sotto gli uffici del comune di Quartu, a breve l’articolo

Pubblicato da Profilo Sociale su Mercoledì 29 maggio 2019

Instagram, istruzioni per l’uso: masterclass con Francesco Pruneddu

Un miliardo di utenti attivi ogni mese, oltre 500 milioni quelli attivi ogni anno, oltre 300 milioni usano le Stories. Sono questi i numeri di Instagram, il social network diventano sempre più popolare e utilizzato dalle persone comuni e dalle aziende.

Mercoledì 12 giugno 2019, a partire dalle ore 09.30, in via Eligio Porcu 116 a Quartu Sant’Elena, STARTER Cooperativa Sociale organizza una masterclass con Francesco Pruneddu (@ch_ecco), social media manager di varie aziende, brand ambassador nella promozione delle aziende di food & wine e influencer.

Attraverso una parte teorica e una parte pratica, Pruneddu illustrerà metodi e trucchi per poter gestire al meglio il proprio profilo, potersi muovere nel mercato odierno, promuove nel migliore dei modi un progetto, la propria azienda e il proprio hobby.

Che si tratti di lavoro o divertimento, in comune c’è sempre una cosa, il proprio smartphone. Grazie a questo infatti abbiamo in mano la possibilità di poterci mostrare a tutto il mondo sul social con il maggior tasso di crescita mai registrato, la piattaforma adatta allo sviluppo di strategie di marketing nuove ed in costante aggiornamento. La condivisione dei contenuti visivi, l’uso degli hashtag, fa si che l’interazione sia superiore a qualsiasi altro social network.

Questo il programma della masterclass: scegliere Instagram, vantaggi e opportunità del visual storytelling, numeri, crescita e engagement; come sfruttare al meglio il terzo social network più usato al mondo tra biografia, profilo personale o business, insight, foto, video, storie e hashtag, il fenomeno dello shadow-ban tra tag e didascalia; come affinare la propria presenza su Instagram per accrescere l’audience e creare engagement; il fenomeno Stories: perché e come usare la funzione sempre più amata su Instagram; consigli e trucchi per creare stories, sfruttare sondaggi, dirette, boomerang, album tematici; i migliori tool e app per editing, repost, monitoraggio e programmazione come Snapseed, Vsco, Lighthroom, Inshot, Unfold, Downloadgram, Onlypult; microinfluencer e influencer; Instagram Adv per creare una campagna pubblcitaria; esempi di account da seguire per farsi ispirare prima di dar vita al proprio progetto fotografico su Instagram; la sicurezza su Instagram attraverso l’autenticazione a due fattori e cosa fare in caso di furto dell’account.

Il workshop è realizzato con il contributo della Fondazione di Sardegna nell’ambito delle iniziative di Artigiani in Mostra 2019.

I biglietti sono disponibili online su Eventbrite.

Evento facebook – Instagram masterclass con Francesco Pruneddu

Scautismo e ambiente: 100 ragazzi per pulire la città di Cagliari

Cento ragazzi in giro per Cagliari per “lasciare il posto un po’ migliore di come l’hanno trovato” come diceva il fondatore dello scautismo Sir. Robert Baden-Powell. Domenica 5 maggio, i ragazzi e le ragazze della Branca Rover e Scolte (dai 16 ai 21 anni) dei gruppi scout di AGESCI Zona di Cagliari hanno partecipato all’iniziativa denominata “PuliScout Day”. Il tema principale dell’incontro annuale dei ragazzi è stato la salvaguardia dell’ambiente. Primo dei quattro punti di un programma pluriennale scelto dai ragazzi a maggio 2018.    

La giornata, ideata e progettata dai ragazzi, è iniziata alle ore 09.00 contro l’incontro dei partecipanti al Parco di Monteclaro. Dopo un momento iniziale, i ragazzi sono stati divisi in gruppi e hanno raggiunto cinque zone della città di Cagliari: via Flavio Gioia; piazza Marco Polo; via Calamosca; viale Ciusa e via Machiavelli.  Giunti nelle postazioni, i ragazzi, armati di guanti e buste hanno ripulito le zona interessata differenziando i rifiuti. Al termine della mattinata sono state raccolte oltre cento buste tra secco e plastica, numerose casse con bottiglie di vetro. Sono stati trovati anche tanti rifiuti ingombranti come pezzi d’auto, legno e vecchi televisori.

Nel pomeriggio, i ragazzi si sono incontrati negli spazi del parco per confrontarsi sul lavoro svolto e per discutere di alcune proposte concrete legate all’ambiente. Tra queste: una petizione per l’istituzione di una carbon tax che possa dare delle premialità alle aziende virtuose e la proposta di un contratto antiplastica, disponibile online, che prevede: l’utilizzo di contenitori per la raccolta differenziata; l’eliminazione della plastica monouso dalle sedi dei gruppi scout; il maggior riutilizzo dei materiali da riciclo come bottiglie vuote o carta; l’utilizzo minore possibile di autovetture per le attività dei gruppi incentivando l’uso dei mezzi pubblici; l’uso di detersivi e saponi biodegradabili scelti leggendo attentamente l’etichetta o affidandosi ad app come “Greenity”; la massima attenzione allo spreco dell’acqua e l’uso di batterie ricaricabili. All’incontro erano presenti anche alcuni volontari di Legambiente Sardegna che hanno presentato ai ragazzi le loro iniziative e si sono confrontati su temi come la mobilità, la raccolta differenziata, ambiente e territorio.

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