
In centinaia urlano “bregungia”
La manifestazione dell’ARC ha radunato in tantissimi, attivisti LGBT, giovani persone di ogni età ma anche politici
Sono circa le 15, davanti al THotel in via dei Giudicati, quando da un lato e dall’altro della strada, sotto il vigile controllo delle forze dell’ordine, si radunano in centinaia richiamati dal collettivo dell’ARC, per manifestare come in tutta Italia dopo la bocciatura in Senato del DDL Zan in tema di lotta all’omotransfobia.
Tra i promotori e in prima linea c’è Camilla Soru, consigliera comunale di Cagliari, che ritiene “che non si possa fare un passo in dietro sui corpi e sui diritti delle persone”.
Tra gli striscioni che rilanciano la difesa dei diritti per ogni genere c’è anche uno striscione di Amnesty International a difesa dei diritti umani e il sostegno per la liberazione di Patrick Zachy, imprigionato ingiustamente in Egitto.
Il collettivo ha presentato un manifesto per presentare il grido di protesta per la manifestazione della vergogna, tradotta in sardo “bregungia”, contro il voto del Senato e, sopratutto, gli applausi e le urla successive dei senatori che hanno bloccato una legge che avrebbe rafforzato la difesa dei diritti in particolare per omosessuali, e transessuali ancora oggi vittime di discriminazioni anche nel nostro Paese.
Il deputato primo firmatario Alessandro Zan, a Cagliari per la presentazione del suo libro “Senza Paura”, si è presentato del collega sardo Andrea Frailis, verso le 16 per presentare i prossimi passi parlamentari e non solo della lotta “contro l’odio”
Diversi i politici presenti sia alla manifestazione che alla presentazione del libro, nei video le dichiarazioni di Andrea Frailis, deputato del PD e organizzatore dell’iniziativa, Francesco Agus , capogruppo in Consiglio regionale dei Progressisti, e Romina Mura, deputata del Partito Democratico.
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